Vittoriano: cosa rappresenta e quanto costa - Oj Eventi

Vittoriano: cosa rappresenta e quanto costa

Vittoriano

Il Vittoriano, situato sul colle del Campidoglio a Roma, è un imponente complesso monumentale che unisce la Roma antica a quella moderna.

Rappresenta uno dei simboli più iconici di Roma e dell’intera nazione italiana. Inaugurato nel 1911 per commemorare il 50º anniversario dell’Unità d’Italia, è dedicato a Vittorio Emanuele II, primo re d’Italia, e celebra l’unità e l’identità nazionale. Al suo interno, il complesso ospita anche l’Altare della Patria, con la statua della dea Roma, e il Sacello del Milite Ignoto.

Che cosa rappresenta il Vittoriano?

Frecce tricolore

Frecce tricolore

Il Vittoriano di Piazza Venezia rappresenta un’icona patriottica e un simbolo dell’identità nazionale italiana. Il monumento è spesso teatro di importanti eventi istituzionali. Qui si celebrano le commemorazioni dell’Anniversario della Liberazione, della Festa della Repubblica e della Giornata dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate.

In queste occasioni il Presidente della Repubblica e altre autorità depositano una corona d’alloro in omaggio al Milite Ignoto. Il Vittoriano, gestito dal 2020 dall’Istituto VIVE del Ministero della Cultura, continua a rappresentare un simbolo tangibile della storia e dell’orgoglio nazionale italiani.

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Architettura del Vittoriano

Alto 70 metri (81 metri con le quadrighe), largo 135 metri e profondo 130 metri, il complesso del Vittoriano occupa un’area di 17.550 metri quadrati. I 243 gradini delle scalinate esterne conducono al sommoportico sopraelevato e all’elegante colonnato corinzio.

Le opere che fanno parte del Vittoriano celebrano i sentimenti del Risorgimento italiano, con statue che rappresentano le Vittorie alate e simboli vegetali come la palma e l’alloro. Tuttavia, le interpretazioni nel corso del tempo sono state soggette ad ambiguità interpretative, che riflettevano le divisioni politiche e sociali dell’epoca. Mentre per alcuni il monumento era simbolo di unità e libertà, per altri rappresentava un mezzo di ostentazione del potere militare, soprattutto durante il periodo fascista.

L’architettura e le opere del Vittoriano sono state concepite con l’obiettivo di creare uno “stile nazionale” che combinasse elementi neoclassici con motivi dell’architettura italiana e francese. Anche le Fontane dei due mari hanno un significato simbolico. Rappresentano il mare Adriatico e il mar Tirreno, quindi l’intera penisola italiana. La terrazza, infine, commemora le municipalità unite all’Italia dopo la prima guerra mondiale, con altari dedicati a ciascuna città.

La parte più iconica dell’intero complesso è forse l’Altare della Patria con la tomba del Milite Ignoto. Quest’ultima è circondata da fiamme perenni e serve da luogo di commemorazione per i caduti in guerra. Infine, la statua equestre di Vittorio Emanuele II, al centro del monumento, simboleggia il ruolo del sovrano nell’unificazione italiana.

Chi ha voluto l’Altare della Patria?

Statua equestre di Vittorio Emanuele II

Statua equestre di Vittorio Emanuele II

Dopo la morte di Vittorio Emanuele II di Savoia nel 1878, si avviarono iniziative per erigere un monumento in suo onore. Dopo alcuni concorsi falliti, si decise di posizionare il monumento sul colle del Campidoglio. La decisione suscitò controversie, tuttavia la scelta era simbolica, poiché voleva rappresentare il potere della nuova Italia. Del progetto finale si occupò l’architetto Giuseppe Sacconi, che prese ispirazione dai grandi santuari ellenistici. In origine prevedeva un vasto foro aperto ai cittadini con scalinate e un maestoso portico con colonnato. Il foro inizialmente sarebbe dovuto essere realizzato in marmo di Carrara e travertino (abbondante a Roma), ma si finì per essere usato il marmo botticino.

Di fronte a una folla entusiasta, Emanuele III inaugurò il complesso il 4 giugno 1911, cinquantesimo anniversario dell’Unità d’Italia. Alla cerimonia presero parte la regina Elena, Margherita di Savoia, il Presidente Giovanni Giolitti, oltre a seimila sindaci d’Italia, veterani e studenti delle scuole romane.

Visitare il Vittoriano: cosa vedere

Tra le attrazioni da non perdere:

  • Statua equestre di Vittorio Emanuele II. Fusa con bronzo proveniente dai cannoni del Regio Esercito, presenta dimensioni imponenti, con un’altezza di circa 12 metri e una lunghezza di 10 metri. Sul piedistallo sono raffigurate le 14 città nobili dell’Italia unita (Amalfi, Bologna, Ferrara, Firenze, Genova, Mantova, Milano, Napoli, Palermo, Pisa, Ravenna, Torino, Urbino, Venezia).
  • Terrazza panoramica del Vittoriano. Nota anche come terrazza delle Quadrighe, offre una vista spettacolare sulla città di Roma. Attraverso ascensori che sembrano sospesi nel vuoto, in un minuto si supera il profilo della Basilica di Santa Maria in Aracoeli, aprendo la vista sul Colosseo e i Fori Imperiali. Una volta arrivati a 70 metri di altezza, i visitatori possono godere di una vista a 360 gradi su tutta la città. Progettato da Giuseppe Sacconi, l’architetto del Vittoriano, questo spazio unico accoglie i visitatori con le imponenti quadrighe in bronzo, simbolo dell’Unità e della Libertà d’Italia. Ma è soprattutto il panorama mozzafiato che lascia senza parole: nessun altro luogo a Roma offre una vista così centrale, elevata e spettacolare
  • Museo centrale del Risorgimento. Il Vittoriano ospita diversi spazi espositivi dedicati alla storia d’Italia, in particolare al periodo risorgimentale. Il Museo, sul lato sinistro del monumento, espone dipinti, documenti e armi del periodo tra la fine del XVIII secolo e il primo conflitto. La scalinata d’ingresso riporta incisioni che narrano episodi significativi del movimento risorgimentale. Il Museo comprende anche il Sacrario delle Bandiere, dove sono conservate le bandiere di guerra dei reparti militari e altre unità navali italiane. L’ala Brasini, dedicata alle mostre temporanee, è divisa in tre locali espositivi e ospita mostre d’arte, storiche e culturali di interesse nazionale e internazionale.
  • Ala Fori Imperali. Affacciata sui Fori Imperiali, venne aggiunta al complesso in epoca fascista. Attualmente è in fase di restauro con l’intenzione di renderla uno dei maggiori spazi espositivi della Capitale.

Museo Nazionale di Palazzo Venezia

Palazzo Venezia

Palazzo Venezia

Se avete tempo, consigliamo anche di visitare l’adiacente Museo Nazionale di Palazzo Venezia.

Fondato nel 1455 per volere del cardinale veneziano Pietro Barbo, nel 1564 diventa sede dell’ambasciata della Repubblica di Venezia (da qui il nome). Nel corso dei secoli, l’edificio è stato dimora di numerosi pontefici e ha anche ospitato importanti eventi politici e diplomatici. Tra gli ospiti illustri che hanno varcato le soglie di palazzo Venezia vanno menzionati Erasmo da Rotterdam e l’imperatore Carlo V d’Asburgo. Nel Novecento fu il quartier generale del Governo fascista e nel 1916 fu trasformato in un importante museo di arte medievale e rinascimentale. Oggi Palazzo Venezia accoglie il pubblico con le sue preziose collezioni di porcellane e maioliche, l’armeria Odescalchi, il Lapidarium, i giardini e le suggestive sale storiche.

Le facciate severe del Palazzo nascondono infatti cortili, logge e ampie sale che custodiscono capolavori dal Medioevo al Neoclassicismo. Al suo interno si possono ammirare una vasta collezione di opere d’arte (tra cui opere di Bernini e Giorgione) e l’affresco del soffitto cinquecentesco di Vasari.

Quanto costa salire al Vittoriano?

L’ingresso al Vittoriano e al Giardino Grande di Palazzo Venezia è gratuito. Per accedere invece alla Terrazza Panoramica, al Museo del Risorgimento e al Museo Nazionale di Palazzo Venezia si deve fare un biglietto unico.  Valido per 7 giorni, include un ingresso per ciascuna di queste attrazioni. I prezzi sono 17 euro per la tariffa intera e 4 euro per quella agevolata (dai 18 ai 25 anni). Per i minori di 18 anni, persone con disabilità e altre categorie di utenti l’ingresso è gratuito.

Per accedere al Sacrario delle Bandiere e al Sacello del Milite Ignoto si deve invece consultare il sito del Ministero della Difesa per avere informazioni aggiornate.

E tu conoscevi già la storia del Vittoriano? Faccelo sapere nei commenti!

Articolo di Giorgia Rimondi

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