Villa Nani Mocenigo: dove si trova la villa della contessa impazzita? - Oj Eventi

Villa Nani Mocenigo: dove si trova la villa della contessa impazzita?

Villa Nani Mocenigo

La Villa Nani Mocenigo è il monumento storico e artistico più importante del comune di Canda, provincia di Rovigo. Questa struttura rinascimentale di grande impatto scenografico è uno splendido esempio di architettura palladiana. All’epoca Andrea Palladio era un architetto celebre in tutto il mondo per la singolarità dei suoi edifici. Tanti furono i nobili che si affidarono a lui o ai suoi allievi per la costruzione di ville padronali e luoghi di culto

La Villa Nani Mocenigo, circondata da un’aura di mistero e fascino, rappresenta un tesoro architettonico che si staglia nell’incantevole paesaggio del Polesine. Questo gioiello rinascimentale, con le sue imponenti colonne e la maestosa facciata, racconta le vicende di antichi nobili e le loro passioni nascoste. Tra i suoi corridoi silenziosi e i giardini secolari, sembra che l’eco delle gesta passate continui a risuonare, invitando i visitatori a esplorare i segreti sepolti sotto il manto del tempo. La storia della contessa Nani, avvolta nel velo dell’intrigo e del mistero, aggiunge un’atmosfera enigmatica che alimenta la curiosità di chiunque si avventuri tra le mura di questa straordinaria dimora.

Villa Nani Mocenigo suscita ancora oggi stupore per l’imponenza della struttura: elegante, semplice, solenne. “Qui siamo noi i padroni” sembrano dire le tipiche alte colonne palladiane bianche. 

La zona in cui Villa Nani Mocenigo sorge è denominata Polesine, una zona tra i due grandi fiumi Adige e Po. Il Polesine fu dominio della Repubblica di Venezia dal 1489 al 1797 e sottoposto a continue contese tra ferraresi e mantovani. Molti signori si stabilirono nella zona, tra cui i Nani Mocenigo.

La storia della villa è iniziata come tante altre a quel tempo, per poi rivelare delle sorprese…sei curioso di scoprire i misteri di questo monumento?

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La storia di Villa Nani Mocenigo e della contessa triste

Il Polesine è da sempre soggetto a ripetute alluvioni, che sconvolgono il territorio. Trattandosi dunque di una zona per lo più paludosa, era improduttiva. Pertanto, per sfruttarla nell’agricoltura, sarebbe stata necessaria la bonifica del suolo.

Ricche famiglie veneziane acquistarono grandi appezzamenti di terra, con il dovere di bonificarli.

Norma era che i nuovi signori costruissero imponenti edifici  padronali nel loro territorio. Lo scopo era quello di ostentare la ricchezza dei proprietari. La costruzione della villa iniziò nel 1580 e l’architetto era appunto un allievo di Palladio

La parte “cupa” della storia della villa però, attrae e inquieta i suoi visitatori. Si dice che all’interno vaghi ancora il fantasma della contessa Nani, soprannominata “Contessa triste”.

Nel 1600 la contessa Nani venne lasciata dal suo amato quando ancora risiedeva a Venezia. Era talmente disperata che i familiari pensavano fosse impazzita. Il fratello ordinò che la contessa venisse rinchiusa assieme alla dama da compagnia nella nuova residenza di Canda. Qui avrebbe dovuto ritrovare gioia e serenità, ma i mesi passarono e lei non migliorava.

Un giorno, la contessa tornò allegra. Cominciò così a organizzare feste e a ricevere ospiti. Poco dopo si dice che lei e la sua dama uscirono e comprarono dal fabbro dei rasoi. I ricevimenti continuarono e la contessa cominciò a conquistare molti signori. Ogni notte che però passava con qualcuno, questo spariva.

Si scoprì che la contessa gettava i suoi amanti in un pozzo pieno di rasoi! I malcapitati cercavano di raggiungere il canale, ma con estremo dolore procurato dai tagli. Forse era la sua vendetta per il tanto dolore o forse aveva perso il senno, ma questo non si seppe mai. La contessa e la dama sparirono, senza venir mai più ritrovate, finché i fantasmi non apparirono alle generazioni che abitarono la casa.

 

La struttura della Villa

La Villa è una struttura incredibile che comprendeva la casa padronale, un parco immenso, una cappella, il tutto circondato da una cinta muraria.

L’edificio è orientato a sud. Presenta due facciate di epoche diverse. Quella a nord risale al 1500 in stile palladiano; la facciata a sud, risale invece al 1600.

Il parco come lo vediamo oggi risale al 1775. È stato impostato come giardino all’inglese, con numerose statue mitologiche di pietra dei monti Berici. Questo materiale è ancora oggi di grande pregio e le statue rappresentano un ottimo reperto settecentesco.

La cappella a pianta ottagonale è situata in un angolo del parco. Dallo stile potrebbe risalire al Cinquecento, perciò doveva essere stata costruita durante o dopo la costruzione della vila. All’interno troviamo un altare in marmo. Sopra di esso un tempo c’era opera scultorea della Madonna, ma ora vi è solo una foto. 

L’area del parco è delimitata da una cinta muraria molto alta, quasi a voler ben protegger un prezioso tesoro. Era presente un massiccio portone carraio che ora però è stato rimosso.

Troviamo inoltre lungo la cinta muraria delle costruzioni di servizio risalenti al Cinquecento. Questi erano edifici adibiti come scuderia e dimora per la servitù. 

La Villa è dunque un’attrazione notevole, molto importante per ricostruire la storia del Polesine che comprende un arco temporale che va dal ‘500 al ‘700. 

Le Ville Venete, sono in totale 3803, sono distribuite tra Treviso, Vicenza, Verona, Padova, Venezia, Rovigo e Belluno. Sono presenti anche in Friuli Venezia Giulia (436).

Le Ville Venete, sono in totale 3803, sono distribuite tra Treviso, Vicenza, Verona, Padova, Venezia, Rovigo e Belluno. Sono presenti anche in Friuli Venezia Giulia (436).

Quante sono le ville venete?

Le Ville Venete, sono in totale 3803, sono distribuite tra Treviso, Vicenza, Verona, Padova, Venezia, Rovigo e Belluno. Sono presenti anche in Friuli Venezia Giulia (436).

Sono strutture architettoniche che hanno ognuna una storia unica nel loro genere, come quella della Villa Nani Mocenigo. Hanno un enorme valore culturale. Considerale tra le possibili visite da fare quando vieni in regione a sciare o al mare. Anche perché spesso ospitano iniziative di vario genere, culturali, culinarie e della tradizione veneta.

Hai già visitato questa villa o altri monumenti del Polesine? Sapevi della storia di Villa Nani Mocenigo? Faccelo sapere nei commenti!

Articolo di Asia Colonna

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