Villa d’Este, meraviglia del Rinascimento italiano - Oj Eventi

Villa d’Este, meraviglia del Rinascimento italiano

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Villa d’Este, meraviglia del Rinascimento italiano

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Villa d’Este è una meravigliosa dimora rinascimentale che si trova a Tivoli, alle porte di Roma. Progettata dall’architetto Pirro Ligorio e costruita alla fine del XVI secolo, oggi Villa d’Este è un capolavoro di arte e natura. Non a caso, nel 2001 è stata inclusa tra i siti patrimonio dell’Unesco

 

Le origini della villa 

Il cardinale Ippolito II d’Este, figlio di Lucrezia Borgia e di Alfonso I d’Este duca di Ferrara, ad inizio Rinascimento volle realizzare la villa. Scelse Tivoli come sede perché aveva ricevuto in dono da Giulio III, allora Papa, diversi territori in quella zona. Il cardinale, deluso per non essere stato eletto pontefice, voleva far rivivere in quei terreni i fasti delle corti ferraresi, romane e francesi e soprattutto eguagliare la magnificenza di altre dimore, come Villa Adriana.

Alla realizzazione della Villa, inaugurata nel 1572, lavorarono diversi artisti di un certo rilievo, tra cui il Bernini. Ciò ha contribuito alla realizzazione di un meraviglioso parco, famoso per le sue fontane e i suoi giochi d’acqua

Dopo un periodo di incuria e di abbandono, alla fine dell’Ottocento il cardinale Gustav von Hohelohe intraprese lavori di ristrutturazione. Durante quegli anni visitarono Villa d’Este anche personaggi noti quale il musicista Franz Liszt che proprio qui compose la sonata per pianoforte “Giochi d’acqua a Villa d’Este”.

Durante la Prima Guerra Mondiale, Villa d’Este divenne di proprietà dello Stato Italiano e aperta al pubblico. Fu oggetto di restauro nuovamente dopo la Seconda Guerra Mondiale, per rimediare ai danni provocati dai bombardamenti del 1944. Questi lavori, proseguiti negli anni, ci hanno consegnato Villa d’Este così com’è oggi: un giardino rigoglioso dove natura e opera umana convivono in simbiosi

Grazie alle numerose fontane e corsi d’acqua, Villa d’Este è uno dei modelli più imitati nei giardini europei del manierismo e del barocco. Tra questi, l’esempio più famoso sono i giardini della Reggia di Caserta.  

 

Il giardino e le suggestive fontane di Villa d’Este

Articolato tra terrazze, scalinate, viali e pendii, il giardino ricorda i Giardini pensili di Babilonia. Notevoli furono gli sforzi per convogliare l’acqua direttamente dal fiume Aniene, per poter realizzare numerose fontane e abbellire i giardini. La villa, infatti, si può definire un capolavoro di ingegneria idraulica, sia per il complesso sistema di distribuzione dell’acqua, che per i primi sistemi idraulici automatici, mai usati prima di allora.

Le fontane di Villa d’Este sicuramente stupiscono per la propria unicità. Le Fontane dell’Organo, per esempio, devono il loro nome ad una serie di suoni e melodie musicali che riescono a produrre grazie ad un meccanismo ad acqua presente al loro interno. 

La Fontana del Bicchierone, detta anche “del Giglio”, aggiunta nel 1661, è un grosso calice, collocato nel giardino e circondato da siepi, opera di Gian Lorenzo Bernini

Scenografiche e di particolare impatto sono le Cento Fontane, che fiancheggiano il viale lungo cento metri. 

La Fontana dell’Ovato, la più barocca della villa, presenta uno straordinario effetto regalato dalle rocce e dai flussi d’acqua. Essi, infatti, rappresentano i monti Tiburtini, dai quali discendono tre fiumi: Aniene, Erculaneo e Albuneo. 

Nella parte più bassa del giardino si trova la Rotonda dei Cipressi, un piazzale contornato da enormi cipressi secolari, tra i più antichi esemplari esistenti.

La fontana più imponente è la Fontana di Nettuno, realizzata anche questa da Gian Lorenzo Bernini. A completare la scenografia di questa fontana, in basso, ci sono gli specchi d’acqua delle tre peschiere.

 

Leggende e fontane romantiche

Proseguendo nel giardino, si incontra la scenografica Fontana dei Draghi, che per la sua posizione centrale risulta essere il cuore del parco. La leggenda vuole che questa fontana venne realizzata in una sola notte, nel 1572, come omaggio a papa Gregorio XIII, ospite della villa. Infatti, il suo stemma di famiglia, i Boncompagni, aveva come simbolo dei draghi alati

Uno dei luoghi più belli e romantici di Villa d’Este è la grande terrazza che dà verso le colline e la campagna romana. Vicino, si trova la Fontana della Rometta o semplicemente la Rometta, una barchetta collocata dentro la fontana. Intorno possiamo ammirare siepi, antiche architetture, zampilli e cascatelle. 

Villa d’Este è uno splendido esempio di villa rinascimentale, situato a pochi passi da Roma, dove il visitatore perde il suo sguardo in un crescendo di visioni prospettiche e architettoniche.

 

E tu, sei mai stato a Villa d’Este? Raccontaci la tua esperienza!

Articolo di Renata Tanda

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