
Vignola è una località dell’Emilia-Romagna situata nella provincia di Modena, il nome, dal latino “vineola”, sta ad indicare la coltivazione della vite che un tempo era praticata sui terreni del Panaro.
È un paese ricco di fascino e culto, sono molti i luoghi d’interesse da vedere quando si viene in visita da queste parti.
Adagiata sul fiume Panaro e con le colline modenesi sullo sfondo, Vignola vanta una storia che inizia molto tempo fa: il primo documento che testimonia la presenza di un centro abitato è datato 826 d.C.
Ma tranquilli, oggi non siamo qui per annoiarvi come a scuola, quando l’insegnate vi chiedeva di tirare fuori il libro di storia.
Piuttosto, vogliamo raccontarvi cosa c’è dietro la fama di questo paese che l’ha portato ad essere così famoso.
Non sono racconti di guerre o castelli quelli che state per leggere.
Cosa si trova a Vignola
Ebbene sì, le ciliegie sono uno dei tanti motivi per cui il paese di Vignola è conosciuto.
In particolare, è la varietà di ciliegia Moretta ad essere ricercata dal mondo intero. Questo frutto è una coltivazione autoctona di grande qualità, un prodotto eccellente che rende orgogliosi i modenesi.
Non a caso nel 2012, la ciliegia Moretta ha ottenuto il riconoscimento IGP dell’Unione Europea.
Nonostante le piccole dimensioni e l’inevitabile rassomiglianza estetica a qualsiasi altra ciliegia, appena si assaggia la Moretta di Vignola un’esplosione di gusto pervade il palato.
Il suo sapore dolce ed intenso, caratterizzato da qualche nota acidula, renderà subito chiaro il motivo per cui questa ciliegia è tanto desiderata.
Hai mai assaggiato questo frutto prelibato?
Se la risposta è negativa bisogna rimediare!
Ogni anno, nel mese di giugno in città si tiene la festa “Vignola è tempo di ciliegie”. Il filo conduttore dell’evento è il colore rosso rubino che tinge il tanto amato frutto, protagonista indiscusso.
Tra i banchetti, le vetrine a tema, le mostre e le varie degustazioni (non scordiamo la tradizione viticola del paese), non manca l’occasione di provare la gustosa ciliegia.
Festa dei ciliegi in fiore a Vignola
Okay, sappiamo che la tua mente appena hai letto “ciliegi in fiore” è volata fino in Giappone.
E anche se la Festa dei Ciliegi in Fiore di Vignola, non ha nulla a che vedere con quella giapponese, non è da sottovalutare!
Ad inizio della stagione primaverile, gli alberi da frutto si vestono di un bellissimo abito bianco, il colore dei fiori (in Giappone sono rosa). File di ciliegi donano fascino ed eleganza all’intero paese di Vignola, riuscendo a rendere più graziosa anche la sua imponente Rocca.
La festa attira ogni anno migliaia di persone e turisti che accorrono per assistere alle sfilate dei carri e aggirarsi per mercatini.
Con la Festa della Fioritura dei Ciliegi si accoglie la nuova stagione, nella speranza che risulti gentile e produttiva per i raccolti, soprattutto quello della Moretta.
Il periodo migliore per vedere gli alberi in fiore è quello che va da fine marzo ai primissimi giorni di aprile.
Cosa comprare a Vignola: la Torta Barozzi
Un’altra eccellenza culinaria di cui vanno molto fieri gli abitanti di Vignola, e di cui avrai già sicuramente sentito parlare, è la famosissima Torta Barozzi.
Come molti dei dolci e piatti iconici italiani, anche questa torta porta con sé una storia fatta di tentativi, sfide e passione.
All’interno del laboratorio della Pasticceria Gollini, ancora attiva e presente a Vignola, nasce la ricetta segreta di questo tipico dolce modenese.
È nel 1886 che il Signor Eugenio Gollini riesce finalmente a trovare l’equilibrio perfetto per la sua torta al cioccolato.
Eugenio è sempre stato un abile e curioso pasticcere, amava sperimentare nuovi sapori e cimentarsi in sfide per mettere alla prova le sue capacità.
Alla base dell’idea della Torta Barozzi, c’era l’intento di riuscire ad inventare un dolce che incontrasse il gusto di tutti quanti. Così il pasticcere iniziò a provare e riprovare, a mescolare ingredienti diversi, tecniche di cottura e spessore della torta.
Ad ogni nuovo tentativo faceva assaggiare ad amici e clienti il frutto delle sue fatiche e ogni volta raccoglieva giudizi e pareri, facendone immenso tesoro. Eugenio voleva riuscire a soddisfare il palato di tutti loro e finalmente dopo vari esperimenti, nasce la ricetta definitiva della Torta Barozzi.
Ma perché si chiama Barozzi se ad averla creata è il Signor Gollini?
In realtà, inizialmente la torta venne chiamata Torta Nera, essendo il cioccolato l’ingrediente principale.
Poi, nel 1907, in occasione del quarto centenario della nascita del famoso architetto di Vignola, Jacopo Barozzi, la torta prese il suo cognome.
A proposito dell’architetto, visitate il Palazzo Barozzi, da lui progettato e situato nel centro storico del paese.
La ricetta del famoso dolce di Vignola
La ricetta della torta di Vignola è rimasta immutata e segreta nel corso degli anni.
L’unica cosa che possiamo sapere sono gli ingredienti che la compongono, ma non il procedimento.
Uova, zucchero, mandorle, burro, arachidi e ovviamente, cioccolato fondente.
Ecco tutto ciò che occorre per creare un dolce di immensa bontà e in grado di piacere a chiunque.
Talmente buono e di successo che nel 1948 diventa un marchio registrato.
Ad oggi, la famiglia Gollini e i nipoti del Signor Eugenio, portano avanti con cura e amore l’attività e la produzione della sua torta.
La ricetta è rimasta identica all’originale e un fatto curioso è che nonostante si possa parlare di dolce storico, in quanto nato nell’Ottocento, si tratti in realtà di una torta al passo con i tempi.
Un dolce senza farina che la rende molto apprezzata dai celiaci che spesso riscontrano ancora parecchie difficoltà in fatto di cibo.
Insomma, Eugenio era un signore dalle lunghe vedute!
E come nel caso della ciliegia Moretta, se non avete mai assaggiato una mattonella al cioccolato del Signor Gollini, vi invitiamo a farlo al più presto venendo a trovare la famiglia nella pasticceria di Vignola.
Diffidate dalle imitazioni che nel corso degli anni, vedendo il successo del tipico dolce, hanno provato a riprodurlo con scarsi risultati.
Andrete a Vignola e assaggerete uno dei suoi prodotti tipici?
Scrivetecelo nei commenti, siamo curiosi di leggere le vostre opinioni!
Articolo di Katia Incerti
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