
Tra i borghetti dell’hinterland reggiano, la bella Vezzano sul Crostolo spicca per essere immersa nel cuore delle terre matildiche, con il loro tipico panorama verdeggiante ed i piccoli paesi pronti a stupire il visitatore più attento ai tesori nascosti che la nostra bella Italia può offrire. Lasciati cullare dalla brezza che spira dalle vette dell’Appennino Reggiano per accompagnarvi in una vacanza originale e rigenerante, dove attività outdoor, microstoria e gastronomia si fondono in un unico vortice esperienziale che saprà restare impresso nella memoria di chi vorrà visitare Vsân.
Geografia Vezzanese
Posto sulla riva sinistra del torrente Crostolo, il comune di Vezzano si estende longitudinalmente nel primo quadrante delle Colline Reggiane, famose con il nome di Terre Matildiche in onore della celeberrima aristocratica di origine Longobarda, Matilde di Canossa. Il territorio comunale di Vezzano sul Crostolo, con i suoi circa 166 metri di altitudine rispetto al livello del mare, comprende le frazioni di Casola Canossa, La Vecchia, Montalto, Paderna e Pecorile . Il ridente borgo si trova a circa 13 chilometri di distanza dal capoluogo ed è attraversato dalla S.S. 63, detta anche “del valico del Cerreto”. Gli appassionati di paesaggi bucolici solcati da piccoli corsi d’acqua potranno, oltre a quelle del Crostolo, visitare le rive del torrente Campola, suo affluente.
Storia medievale e recente
La prima menzione dell’insediamento risale orientativamente alla prima metà del IX sec. d.C., in una donazione al Monastero di Sant’Alessandro di Parma operata dalla regina Longobarda Cunegonda di Laon. Il territorio passerà sotto l’egida del Comune di Reggio nel 1188, con un solenne giuramento della popolazione locale. L’assetto amministrativo perdurerà sino alla Restaurazione, quando gli spazi di Vezzano saranno spartiti tra Scandiano, San Polo e la stessa Reggio nell’Emilia. Nel 1859, su iniziativa del Regio Commissario Luigi Carlo Farini, futuro Presidente del Consiglio dei Ministri tra il 1862 e il 1863, sarà istituito il comune di Vezzano sul Crostolo come oggi lo conosciamo. Nel 1944 la frazione di Bettola è stata il teatro di una rappresaglia tedesca nell’ambito della guerra partigiana, che portò alla morte di circa 30 civili.
Si ritiene che in quel di Pecorile invece si sia tenuto nel 1970 un importante incontro della sinistra eversiva dell’epoca, che portò alla nascita delle Brigate Rosse.
Monumenti di Vezzano sul Crostolo
I turisti in cerca di approfondire la microstoria troveranno pane per i loro denti nell’architettura religiosa tipica di Vezzano. Le tre chiese di Santa Eufemia (XI secolo), San Martino (XII secolo) e di San Michele (XIV secolo) sono i principali luoghi di culto storici del circondario, visitabili e ricchi di cultura. Importante ricordare come la prima delle tre fu donata al Monastero di S.Apollonio di Canossa in compensazione di alcuni tesori inviati proprio dalla Contessa Matilde per finanziare la guerra di Papa Gregorio VII contro l’imperatore Arrigo IV del Sacro Romano Impero.
Punti d’interesse naturalistico
La principale attrazione per gli amanti della natura e della vita all’aria aperta è sicuramente l’Ecoparco “Pinetina”, esteso su un’area di circa 55 ettari che parte dalla cima del Monte Grafagnana ed arriva fino alle rive del Crostolo. Il bioparco ospita diverse specie faunistiche, da uccelli come il picchio rosso maggiore, il fringuello o la cornacchia grigia sino a mammiferi, su tutti il muflone, il daino e il capriolo, senza dimenticare la presenza di lupi e cinghiali. La “Pinetina” ospita anche diversi percorsi didattici in cui vivono animali domestici come asini e conigli in appositi recinti pensati per le esigenze di conoscenza dei più piccoli.
La fitofauna è estremamente varia, con una prevalenza di pino nero, diverse specie di pioppo, cerri, roveri, salici bianchi e molte altre specie, che danno vita ad una flora estremamente variegata. Gli amanti di scarponi, alpenstock e zaino in spalla potranno invece cimentarsi in diversi percorsi di trekking, di cui i più famosi sono certamente i due itinerari ad anello. Quelli che collegano il Monte Grafagnana al Monte del Gesso, quello da Montalto al Monte Duro e la pista ciclopedonale che segue il corso del torrente Crostolo in lunghezza per tutta l’estensione di Vezzano. Nel Parco Matildico di Montalto, invece, con un paesaggio lagunare surrealistico, si potranno affrontare i percorsi acrobatici aerei per adulti e bambini, canoa sul lago e soft air.
Cibi tipici
Impossibile rinunciare alla golosità dei prodotti tipici del territorio. Lasciati tentare da una semplice ma gustosissima Mnestra ovvero Minestra, da una moltitudine di varietà di pasta all’ uovo come i cappelletti, ravioli, passatelli e alle impareggiabili tagliatelle con ragù alla bolognese. D’ altro canto, da una zona conosciuta in tutta Europa per la produzione di prelibati salumi e formaggi, rinomati a livello globale, non ci sarebbe altro da aspettarsi.
Il Prosciutto di Parma, il Parmigiano Reggiano e altri insaccati locali come il Culatello di Zibello sono la più lussuriosa forma di cedimento che metterà alla prova anche il più motivato salutista. La vitivinicoltura a Vezzano sul crostolo è una forma di arte produttiva con elevati standard qualitativi e di originalità. Essendo il paese posto a 162 metri, i produttori locali ritengono Vezzano in posizione perfetta per un’ottimale resa dei vigneti. Questi conferiscono al circondario un ulteriore surplus visivo in termini naturalistici.
Come raggiungere Vezzano sul Crostolo
La S.S. 63 “valico dei Cerreti” è l’arteria di collegamento principale del comune di Vezzano sul Crostolo, che dalla stessa viene attraversato in senso orizzontale. E’ agevolmente raggiungibile anche in treno o autobus partendo dalla Stazione di Reggio Emilia, con un tempo di percorrenza di circa 1 ora. Per chi volesse muoversi in automobile le tempistiche saranno più clementi con una distanza di 13 km copribile in meno di 30 minuti. L’aeroporto più vicino è quello di Bologna.
Ora non resta che programmare la tua vacanza in quel di Vezzano sul Crostolo! Diversi momenti indimenticabili ti aspettano in una cornice pensata per soddisfare i sensi e lo spirito, in piena armonia con il romantico paesaggio dell’Appennino Reggiano.
Raccontaci la tua esperienza nei commenti. E se ti piace l’articolo condividilo!
Articolo di Michele Labellarte
Iscriviti per ricevere news su Reggio Emilia
Entra nella nostra chat telegram