Valpolicella: un viaggio alla scoperta dei luoghi e dei vini della zona - Oj Eventi

Valpolicella: un viaggio alla scoperta dei luoghi e dei vini della zona

Valpolicella

Quando parliamo di Valpolicella, detta anche Valpoleséla in veronese, facciamo riferimento a quel vasto territorio collinare che si trova prima dell’inizio delle Prealpi Veronesi in Veneto e che si estende per ben 240 km2 . Il territorio comprende otto diversi comuni che fanno a capo alla provincia di Verona. Questi sono: Sant’Anna d’Alfaedo, Dolcè, Marano, Negrar, Fumane, Sant’Ambrogio di Valpolicella, San Pietro in Cariano e Pescantina.

La Valpolicella, nota in tutto il mondo per la sua produzione vitivinicola, è la patria di vini come l’Amarone, il Recioto e il Valpolicella Ripasso. I più esperti e appassionati, invece, conoscono questa zona anche per la sua architettura peculiare che ci racconta, attraverso splendide ville, capitelli votivi e chiesette, la lunga storia di questi luoghi.

 

La valle: posizione e geografia

Il territorio della Valpolicella presenta caratteristiche molto differenti da zona in zona. Infatti, è possibile individuare tre zone differenti sulla base della morfologia del paesaggio, della conformazione geologica e dalla presenza di diverse tipologie di vegetazione. Il territorio a nord, che si estende fino ai monti Lessini, presenta un paesaggio di natura montuosa, con vaste praterie adibite al pascolo del bestiame. La zona collinare, invece, subito a sud rispetto a quella montana, presenta dossi allungati. Inoltre, è per lo più adibita alla viticoltura, attraverso particolari terrazze artificiali in pietra, chiamate anche “marogne”. In questa zona è presente anche la coltivazione degli ulivi, ma unicamente nella parte più bassa della regione. Verso il suo confine meridionale, tracciato proprio dal fiume Adige, principale corso d’acqua della zona, troviamo un territorio prevalentemente pianeggiante. La pianura, grazie anche alle recenti opere di bonifica, si caratterizza per la sua fertilità, con ricche coltivazioni di ortaggi, alberi di pesco e di ciliegio e nuovamente l’uva. Infine, la Valpolicella confina a est con le colline di Parona e di Quinziano, insieme alla Valpantena.

Viste le colture di questa zona, ci è facile immaginare quale possa essere il clima caratteristico della valle. Infatti, si tratta di un clima complessivamente molto mite durante tutto il periodo dell’anno, anche grazie alla protezione delle catene montuose che ne tracciano i confini a nord. Inoltre, data l’esposizione al sole verso sud, è quasi possibile paragonarlo al clima mediterraneo, cosa che influisce direttamente sulla presenza di ulivi e cipressi. Durante l’inverno si registrano temperature più basse nelle zone pianeggianti, mentre in collina non è facile imbattersi in temperature che scendano di molti gradi sotto lo zero. In estate, invece, le temperature solitamente possono variare con una minima tra i 18 e i 20 gradi e una massima di 25-30. È comunque giusto ricordare che negli ultimi anni, a causa degli effetti del cambiamento climatico, anche questa zona registra temperature inusuali che implicano grandi conseguenze per le colture, inclusa quella della vite.

 

I luoghi della Valpolicella: tra ville e borghi

La Valpolicella, come dicevamo all’inizio, offre numerosi e diversi luoghi di interesse. Tra questi rientrano sicuramente le ville come la Villa Mosconi Bertani ad Arbizzano Negrar. Questo edificio, risalente al 1500 e circondato da uno splendido parco, fu la sede di un importante salotto letterario del drammaturgo Ippolito Pindemonte e della Contessa Mosconi. Un’altra magione particolare è la Villa Rizzardi a Negrar, nota soprattutto per il suo meraviglioso giardino. Quest’ultimo rappresenta uno degli ultimi esempi di giardini all’italiana. Ai grandi appassionati del Rinascimento italiano, invece, consigliamo Villa della Torre a Fumane, il luogo di ritrovo di intellettuali italiani ed europei.

Ma la zona della Valpolicella non è solamente ricca di ville maestose. Infatti, ospita anche borghi e paesi molto peculiari. Un luogo che non può sicuramente mancare nella lista è senza dubbio San Giorgio in Valpolicella, uno dei Borghi più belli d’Italia. Questo borghetto, chiamato anche “ingannapoltron” ossia “inganna pigri”, si trova in cima ad un piccolo colle. Raggiungere questo luogo è una bellissima esperienza, sia che si decida di raggiungerlo a piedi, seguendo una piccola strada irta tra i vigneti, sia andando con la macchina. Infatti, il borgo offre una vista panoramica speciale sul territorio circostante. Ma la vista non è l’unica attrattiva di questo luogo, perché anche il borgo stesso ha le sue meraviglie da essere scoperte. Come, per esempio, la Pieve Longobarda-Romanica, costruita completamente in pietra bianca calcarea del luogo, nel cuore del borgo. Questa rappresenta una delle chiese più antiche di tutta la zona del veronese. Infine, passeggiando per il borgo, è possibile anche raggiungere ristoranti dove potrete scoprire i piatti tipici del luogo.

 

I vini: Valpolicella Ripasso e Amarone

Come accennato in precedenza, la Valpolicella è molto nota in tutto il modo per i suoi vini. Quello che non molti sanno è che i vini noti per essere i più pregati della zona, ossia Ripasso e Amarone, si producono a partire proprio dallo stesso uvaggio che si utilizza per il Valpolicella classico o Superiore. I vitigni utilizzati per la produzione di questi vini sono: la Corvina, Corvinone e Rondinella. Nello specifico, il Valpolicella Classico, così come il Superiore, si produce a partire da uve fresche, attentamente selezionate a mano nel periodo della vendemmia.

Ma che cosa distingue il Valpolicella da quello di Ripasso? Il Valpolicella Ripasso è un vino DOC, prodotto nella provincia di Verona che si distingue dal suono quasi omonimo per la particolare tecnica di vinificazione volta a dare maggiore struttura al vino. Infatti, il Valpolicella viene messo a contatto con le vinacce del Recioto e dell’Amarone per un certo periodo, in modo tale che possa assorbirne gli aromi e i profumi.

Dall’altra parte, invece, abbiamo l’Amarone, un vino DOCG, dal colore rosso intenso, con un profumo intenso e molto riconoscibile. L’Amarone offre sentori di frutta matura, amarena e lampone, donando alla bocca una sensazione di pienezza. A differenziarlo è principalmente il fatto che l’Amarone si ottenga a partire da uve già appassite, mentre il Valpolicella Ripasso si ottenga a partire da uve fresche e solo successivamente “ripassate” nelle vinacce appassite dell’Amarone.

E tu hai mai visitato la Valpolicella? Che cosa ti piacerebbe visitare? Scrivilo nei commenti!

Articolo di Francesca Proni

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