
Si sente spesso dire che, in Italia, di turismo ci potremmo tranquillamente vivere, ma siamo sicuri che sia realmente così? Il settore turistico in Italia è uno dei comparti dell’economia che regala maggiori soddisfazioni: non si tratta solamente di svago e attività ricreative, anche la cultura e l’enogastronomia sono nodi centrali del turismo nostrano.
L’Italia ha la splendida capacità di attrarre un turismo internazionale proveniente principalmente dall’Europa, ma anche dal resto del mondo. Negli anni sono aumentati costantemente i visitatori di origine asiatica, ma sempre più persone arrivano anche dagli Stati Uniti e dal Canada. Un altro fattore determinante che potrebbe aprire gli occhi a molti imprenditori su quanto il nostro turismo sia solido è il lato interno: moltissimi italiani decidono di trascorrere le vacanze in Italia, invece che andare all’estero. Il turismo interno è molto particolare, in quanto è costante tutto l’anno. In montagna d’inverno e al mare d’estate, ma nelle città d’arte si manifesta in ogni stagione.
Nonostante tutti questi lati positivi, questo settore economico nasconde anche un rovescio che bisogna tenere in considerazione: la sostenibilità è sempre più messa in dubbio, mentre grandi multinazionali incidono negativamente sui piccoli imprenditori.
I numeri del turismo in Italia
Il nostro Paese è uno dei cinque più visitati in tutto il mondo. Ogni anno arrivano nella nostra nazione tra i 90 e i 100 milioni di visitatori internazionali. Il comparto turistico genera introiti per circa il 5% del PIL nazionale e, se consideriamo anche le cifre fatturate dal indotto, arriviamo a circa il 13% del totale. A questa cifra corrispondono ovviamente numerose figure professionali che trovano lavoro: da chi lavora col pubblico, fino a chi promuove campagne pubblicitarie verso mete turistiche. Il settore turistico corrisponde a circa il 6% degli occupati totali italiani. È interessante anche notare come il turismo culturale abbia un valore stimato di oltre 70 miliardi di euro. Confrontando questi dati con le medie europee, scopriamo che il turismo italiano è quello che genera più posti di lavoro in tutta Europa ed è uno dei principali per spesa media dei visitatori.
Alcune domande e curiosità
Quali sono le principali destinazioni turistiche in Italia? Il primato spetta a Roma con una media di oltre 25 milioni di visitatori, seconda Milano e terza Venezia. Invece dove vanno gli italiani in vacanza? I maggiori spostamenti per le vacanze dei nostri connazionali si hanno in agosto e le mete preferite sono Puglia, Toscana e Sicilia. Ovviamente tutti questi dati variano di anno in anno, anche perché ci sono eventi che possono modificare rapidamente il quadro. Ad esempio pensiamo a Matera che nel 2019 è diventata capitale della cultura europea aumentando a dismisura il suo turismo. Oppure prendiamo in considerazione tutti quegli eventi ciclici che si ripetono ogni anno come festival e raduni.
Come investire nel turismo?
Si tratta di una domanda molto complicata e a cui è molto difficile dare una risposta unica. In base alle qualità di un’impresa, questa potrebbe decidere strategie non applicabili ad altre aziende. Sicuramente è sempre più interessante valutare l’idea di creare piattaforme di turismo sostenibile in Italia. Un bel esempio è Fair B&B, un’alternativa alla più nota Air B&B.
La differenza sostanziale tra queste due tipologie di attività è che la prima restituisce parte dei guadagni dovuti al turismo, alla comunità in cui il turismo avviene. Si tratta di un bellissimo esempio di sostenibilità, in quanto i visitatori contribuiscono allo sviluppo della comunità di residenti della zona invece che essere causa di gentrificazione. Quindi è importante per chiunque decida d’investire in questo settore, comprendere come integrarsi al meglio nel tessuto sociale in cui la sua azienda andrà a operare.
Cosa ne pensi? Investiresti nel turismo in Italia? La tua impresa è sostenibile? Dacci la tua opinione nei commenti.
Articolo di Amos Granata