Triora: scopri i misteri della città delle streghe in Liguria - Oj Eventi

Triora: scopri i misteri della città delle streghe in Liguria

Triora

Triora, affascinante borgo nell’entroterra ligure in provincia di Imperia, è celebre per il suo paesaggio montano e la sua ricca storia. Il borgo appare come un tipico villaggio medievale, con stradine strette e acciottolate e un antico castello con torri difensive.

Nominato tra i borghi più belli d’Italia e insignito della Bandiera Arancione, il riconoscimento del Touring Club Italiano per i piccoli comuni che eccellono in accoglienza e valorizzazione del patrimonio, Triora attira ogni anno migliaia di turisti affascinati dalla sua storia unica. È infatti conosciuto come “il paese delle streghe” per alcuni eventi storici che lo caratterizzano.

Ogni anno vi si svolgono manifestazioni legate al tema delle streghe e del mistero. Immerso in un ambiente naturale di uliveti e boschi, offre numerosi sentieri per gli amanti della natura, rendendolo una meta imperdibile per chi cerca autenticità e tradizione.

Perché Triora è chiamato il borgo delle streghe?

Murales a Triora

Murales a Triora

Questo borgo è noto come il “borgo delle streghe” per un procedimento giudiziario svoltosi a Triora tra il 1587 e il 1589, durante il quale molte donne furono accusate di essere responsabili di una tremenda carestia e quindi incriminate per stregoneria. Questo evento traumatico ha lasciato un segno profondo nella comunità locale, tanto che il paese viene spesso definito “la Salem d’Italia”.

Nel 1587, Triora soffriva ormai da due anni di una grave carestia, probabilmente causata da una gestione economica inefficace da parte dei proprietari terrieri locali. Tuttavia, il Parlamento cercava un capro espiatorio e richiese l’intervento dell’Inquisizione, temendo un possibile attacco da parte di presunte streghe.

Più di quaranta donne di ogni estrazione sociale – spesso guaritrici o esperte di medicina popolare – furono accusate di compiere riti satanici e sabba demoniaci. Le vittime subirono torture fisiche e psicologiche che portarono tredici di loro a confessarsi come colpevoli. Tra le vittime delle torture ci furono Isotta Stella, che morì, e un’altra donna che si suicidò. Alcune case furono trasformate in prigioni, tra cui la celebre “casa delle streghe”.

Nel giugno 1588 le persecuzioni si intensificarono, estendendosi anche ai comuni vicini come Castel Vittorio e Sanremo, creando un clima di tensione che rimase impresso nella storia locale.

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Che fine hanno fatto le streghe di Triora?

Purtroppo, a Triora le autorità torturarono le donne accusate di stregoneria, causando la morte di molte di loro. Alcuni storici sostengono che, dopo l’intervento dell’Inquisitore di Genova e le richieste di fermare il processo, le autorità trasferirono molte donne a Genova.

Le sentenze finali, emesse tra il 1589 e il 1590, furono relativamente clementi: alcune furono assolte o condannate a penitenze, mentre altre furono rilasciate. Il destino preciso di tutte le accusate non è del tutto chiaro, ma probabilmente molte di loro furono liberate dopo l’obbligo di abiura.

Come si chiamano le streghe di Triora?

Le streghe a Triora venivano chiamate “bagiure” in dialetto locale, con derivazione dal termine “bàzure” ovvero l’erba di Santa Barbara comune (o Barbarea vulgaris) una pianta erbacea perenne utilizzata spesso nella tradizione culinaria ligure. Questo termine ha però assunto anche connessioni con le pratiche di guarigione e le credenze popolari legate alle streghe.

In passato, le donne accusate di stregoneria spesso conoscevano le proprietà delle erbe, utilizzandole per preparare rimedi naturali e piatti rustici. Queste conoscenze erano viste con sospetto dalla società dell’epoca, contribuendo alle superstizioni.

In questo borgo la figura delle streghe è parte della cultura locale, legata sia alla storia che alla tradizione gastronomica. Infatti in questa zona esistono diversi piatti tipici intrisi di questo antico folklore, come per esempio la “frittata delle streghe” preparata appunto con erbe selvatiche locali.

Cosa vedere a Triora?

Il Castello di Triora

Il Castello di Triora

Uno dei principali punti d’interesse del borgo è la zona della Cabotina, un piccolo quartiere periferico oltre le mura che in passato ospitava gli alloggi delle donne ai margini della società. Qui è possibile trovare la celebre Casa delle Streghe (detta anche Ca’ de Baggiure), un antico edificio che servì da carcere per le donne accusate di stregoneria durante il famoso processo del ‘500. Questo luogo, carico di storia e mistero, simboleggia le ingiustizie subite dalle vittime dell’inquisizione.

Non lontano si trovano ben due spazi museali, il Museo Etnografico e della Stregoneria, dove reperti storici e documentazione raccontano la vita delle streghe e il contesto delle persecuzioni, e il Museo Civico e Diffuso con sale dedicate alla natura e alle tradizioni locali, oltre che un approfondimento su il tema della sacralità femminile. In questi luoghi i visitatori possono immergersi in un’atmosfera che evoca le paure e le credenze di un’epoca passata.

La Fontana delle Streghe a Triora è un simbolo affascinante legato alla storia del borgo e alle sue tradizioni. Si trova nel centro del paese e tradizionalmente qui venivano lasciate offerte di vario tipo come monete o gusci di noce per gli spiriti del bosco o per le streghe come rito di buon auspicio.

La Chiesa di San Bernardino è un altro luogo di grande significato, con affreschi che narrano storie locali, compresi gli eventi legati alla caccia alle streghe. Passeggiando per le stradine del borgo, si possono scoprire angoli nascosti e storie dimenticate. Tutto il paese è infatti come un museo a cielo aperto, con dipinti, murales e oggetti rituali come fantocci di streghe sparsi su porte, case e finestre di tutto il borgo.

Quando è la festa delle streghe a Triora?

La Cabotina, il quartiere delle streghe

La Cabotina, il quartiere delle streghe

La Festa delle Streghe a Triora, detta anche Strigòra, si tiene generalmente nel mese di agosto, nel secondo fine settimana. Durante questo evento si svolgono rievocazioni storiche, mercatini di prodotti tipici, concerti e spettacoli dal vivo.

Durante la notte di Halloween, il comune organizza una festa gratuita all’aperto, dove grandi e piccini, travestiti, scoprono cultura e folklore tra concerti, cibo e laboratori

Come si chiama l’ultima strega di Triora?

Nel 2022, il comune di Triora ha assegnato la cittadinanza onoraria alla signora Antonietta, detta Chetta, di 94 anni, considerata da molti l’ultima ‘strega’ di Triora. La donna è da sempre conosciuta in paese come un’esperta di erboristeria e per questo motivo è stata premiata simbolicamente nell’ambito del festival annuale legato alle streghe.

Grazie alla sua esperienza e alle sue nozioni di botanica, apprese sin da bambina seguendo le orme del padre contadino, Antonietta ha trasmesso a molti giovani la sua passione per l’erboristeria e per le cure naturali.

Triora è davvero un luogo magico tutto da scoprire. Visitarlo in prima persona è l’unico modo per entrare a pieno nella sua atmosfera misteriosa e scoprire i segreti della sua storia.

Grazie anche ai suoi eventi caratteristici, l’eredità delle streghe continua a ispirare e affascinare, rendendo questo splendido borgo un luogo davvero unico da scoprire.

E tu sei già stato incantato dai misteri delle streghe di Triora? Condividi l’articolo con gli amici e vieni a scoprirla!

Articolo di Butti Stefania Giorgia

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