Tour operator: cos’è e perché da lui dipende un bel viaggio - Oj Eventi

Tour operator: cos’è e perché da lui dipende un bel viaggio

Tour operator

Tour operator è un termine inglese, traducibile in italiano come “operatore turistico”, un tempo chiamato wholesaler cioè “grossista”, che indica una figura professionale piuttosto moderna nell’ambito del turismo. Essa sorge difatti all’incirca negli anni Cinquanta del secolo scorso, in seguito all’estensione della possibilità di viaggiare a tutte le classi sociali.

Che cosa fa il tour operator

In particolare il tour operator, che non necessita di un luogo fisico ove esercitare, si occupa di pianificare e commercializzare a prezzo unico pacchetti turistici, ovvero viaggi preconfezionati. Essenziale per il tour operator, come per un pittore la tela, è il catalogo, ove espone e promuove la propria offerta. Qualora non sia distribuito attraverso il web, un catalogo cartaceo è possibile trovarlo solitamente presso un’agenzia di viaggio.

Distinzioni importanti

Benché si è detto che consista in una professione nuova, il tour operator si è velocemente distinto in molteplici categorie. I pacchetti turistici possono essere sia dettagliati e personalizzati sia alquanto basici. Nel primo caso c’è sicuramente dietro un tour operator autore. Questi si occupa scrupolosamente di creare un pacchetto che accompagni il cliente a ogni passo, e permettergli di vivere una bella esperienza, in grado di raggiungere per così dire una destinazione umana. La seconda tipologia di pacchetto è invece realizzata dal tour operator intermediario, che può limitarsi a programmare il viaggio e il pernottamento.

Vi è poi il tour operator organizer, i cui pacchetti sono “vuoti”, ovverosia che tutto sta alle richieste del cliente. In questo caso, può aiutare il professionista allestire un luogo fisico dove accogliere il cliente e organizzare meglio il suo pacchetto.

Prima di passare ad altre categorie, bisogna sapere che a volte, per ovvie ragioni, sono gli stessi fornitori dei servizi contenuti nei pacchetti turistici a progettare questi ultimi, a esempio come fanno tante imprese ricettive.

Forse il più ricercato nel web è il tour operator outgoing, il quale si occupa di viaggi all’estero, al contrario del tour operator ingoing, il cui scopo è di creare pacchetti turistici all’interno del proprio paese. Altra ripartizione dipende dalla destinazione. Vi sono tour operator specializzati in pacchetti turistici “di mare”, “di montagna”, culturali, naturalistici, enogastronomici, anche religiosi, oppure mirati a far conoscere il territorio da visitare.

Professioni parenti

Semplice comprendere la differenza fra l’agenzia turistica (o agenzia di viaggio) e il tour operator. La prima è spesso un’attività intermediaria fra il viaggiatore e il tour operator.

Azienda partner del tour operator è la DMC, destination management company, che si distingue da esso per il fatto di trovarsi nel luogo che il turista raggiunge, dunque limita il proprio esercizio entro un paese specifico. La DMC non si occupa esclusivamente di coloro che intraprendono viaggi di natura vacanziera ma anche di chi è in viaggio d’affari. Organizza, per l’appunto, anche meeting convention e congressi.

Se il tour operator crea pacchetti di viaggi-vacanza, la guida turistica si occupa di accompagnare il viaggiatore lungo la sua visita divulgando contenuti storico-culturali. Affini a quest’ultima figura professionale sono due. Da una parte l’accompagnatore turistico, che dirige il percorso del turista affinché riesca come da programma, pertanto risolve gli imprevisti, pensa agli aspetti burocratici, e così via. Dall’altra, l’animatore turistico, il cui scopo è di intrattenere il tempo libero del viaggiatore con svariate attività.

Come diventare tour operator

In genere un tour operator guadagna dai 30.000 ai 40.000 euro l’anno, quando comincia a essere competente. Innanzitutto, com’è ovvio, occorre una naturale predisposizione per un lavoro di questo genere, oltre che possedere uno scontato ma importante amore per il viaggio. Anche se è vero che alcuni di loro hanno più responsabilità di altri, come il tour operator organizer, tutti quanti dovrebbero conoscere alcuni aspetti fondamentali. Il mercato del turismo, saper studiare e comprendere le destinazioni più richieste e apprezzate, le esigenze più frequenti del turista, ecc. Pertanto, sebbene non sia obbligatorio, potrebbe essere vantaggioso un percorso universitario a indirizzo turistico, a esempio scienze del turismo.

Prospettiva del viaggiatore: una vera interruzione dalle fatiche odierne

Come si sa un buon lavoratore è chi riposa bene lungo la propria meritata pausa. Solo così torna al proprio mestiere con dinamicità e freschezza. Senza un buon riposo nessun mestiere funziona. Vale la pena rischiare la salute psicofisica spesso solo per ottenere da un superiore l’appellativo di gran stacanovista?

L’uomo moderno è colui che lavora più ore al giorno rispetto a ogni altro del passato. Si pensi che gli antichi romani lavoravano solo mezza giornata, il resto del tempo lo passavano in genere alle terme. L’uomo di oggi così deve far fronte a una grande tensione fisica e mentale che, oltre al resto, fa venire i capelli bianchi! Non si ha mai il tempo per nulla, e qualora si abbia, tutto deve essere pronto all’uso. In quale altro secolo poteva nascere il viaggio preconfezionato se non nel XX, lo stesso che non a caso ha creato gli alimenti pronti.

Niente innesca una vera interruzione dalle fatiche odierne come un viaggio preconfezionato, poiché organizzare personalmente un dettagliato itinerario oggigiorno è una specie di incubo, più stressante del lavoro stesso! Per questo può forse dirsi che oramai un buon viaggio dipende proprio dal tour operator.

Quand’è il momento giusto? Quando non riuscite più a ricordarvi in che anno vi troviate a causa dello stress lavorativo, quello è proprio il momento di affidarsi a un tour operator. E Il posto giusto dove guardare è proprio qui! Oj Eventi infatti offre una gran varietà di pacchetti turistici! Non resta che curiosare nel sito.

Che cos’è il viaggio?

Che cos’è il viaggio se non una terapia. Che cosa significa se non, oltre che conoscere e amare la destinazione e il viaggio stesso, finanche amare più di prima il luogo di provenienza. Come si suol dire, a volte bisogna perdere qualcosa per tornare ad apprezzarla con nuova vigoria.

Se pensate di dover andare su Marte per compiere un buon viaggio vi sbagliate. Per quanto l’informazione consenta di conoscere anche minuziosamente i baobab africani, l’Andalusia, Sharm el-Sheikh, l’isola di Bali, l’aurora boreale, Istanbul, o ancora Zanzibar, il Perù, Dubai, New York, Lourdes e i numerosi e caratteristici borghi italiani, vivere questi luoghi è qualcosa di profondamente diverso.

Lascia un commento descrivendo la tua esperienza come tour operator, oppure, se hai usufruito di un pacchetto turistico, raccontaci come è andata!

Articolo di Giuliano Monteneri

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