Torre Donà: le origini di una delle più alte torri italiane - Oj Eventi

Torre Donà: le origini di una delle più alte torri italiane

torre donà

Rovigo, nella zona del Polesine, a sud del Veneto, è stata una delle più importanti città fortificate del Medioevo.

Di quell’epoca rimangono tracce di mura, torri e porte cittadine, per poi lasciar spazio a monumenti rinascimentali. Tra ciò che rimane del Medioevo, Torre Donà è forse l’esempio meglio conservato di una grande importanza storica.

Torre Donà infatti è una delle torri di epoca medievale più alte in Italia. È alta 66 metri e domina silenziosa ancora tutta la città.

Ma quali sono le sue origini? Qual è la sua storia? E cosa ne è oggi di questa imponente struttura?

La storia di Rovigo è ancora racchiusa all’interno di questi monumenti e si hanno pochissime fonti storiche. Molte si contraddicono, altre presentano lacune. Dunque, ricostruire i fatti, per gli storici è stata un’impresa. 

Tuttavia, sveleremo alcuni segreti della Torre e della città che sono giunti sino a noi!

Le origini della Torre Donà

Rovigo, da villaggio paludoso divenne città murata nell’838 per volere del Vescovo di Adria, che era arrivato in cerca di riparo dalle scorrerie degli Ungari

La città dunque presentava semplici mura di mattoni, quando gli Estensi occuparono la zona. La famiglia nobile, proveniente dalle zone di Padova, dominò per quasi tre secoli e ampliò le fortificazioni.

Gli Estensi crearono un castello attorno al 1324. Circa due secoli dopo la sua costruzione, vennero erette delle mura difensive e venne ampliato il castello stesso. Questo perché temevano le invasioni barbariche che all’epoca terrorizzavano le cittadine. 

Vennero costruite due torri ai lati del castello: Torre Donà e Torre Grimani.

Torre Donà è caratteristica non solo per la sua altezza ma anche per la sua pendenza dovuta al cedimento del terreno. Alla base troviamo i resti di una prigione mentre sulla sommità una campana, che scoccava in occasione di avvenimenti importanti.

Torre Grimani è chiamata anche “Torre mozza”. Questo perché la parte superiore è crollata e come l’altra torre, è pendente. 

Rovigo perse nel tempo la sua funzione strategica, dato che le paludi rappresentavano una sicura barriera naturale. Tuttavia, vide vari scontri. Questi furono la guerra di Ferrara, la guerra della Lega di Cambrai e della Lega Santa. Le ultime due avvennero nel 1500.

A fine 1400 il Polesine passò in mano alla Serenissima Repubblica di Venezia e a fine 1500, questa cedette il castello fino ad allora in mano ai Donà. Questa famiglia nobile, che diede il nome alla torre, utilizzò il castello come sede della propria reggenza fino a quando la cedette ai Grimani nel 1800. Quello che successe dopo portò ad un lento declino della città, perdendo valore. Vi fu l’occupazione francese che vandalizzò molti monumenti per far sparire tracce della Serenissima. Poi, quanto tornò di proprietà italiana, Rovigo non fu mai debitamente mantenuta.

La Torre oggi

Con il passare dei secoli, tra le guerre che rovinarono la cinta muraria e la mancanza di manutenzione, i resti medievali sono assai pochi rispetto a un tempo.

Ciò che rimane oggi dell’antica città medievale sono:

  • le due Torri del catello (in totale in passato erano 8);
  • la terza torre annessa alla cinta muraria, con porta cittadina, chiamata Torre Pighin;
  • una parte di mura del castello;
  • tre porte (delle 5 iniziali), che prendono il nome di Porta San Bortolo, Porta S. Agostino e Torre Pighin.

Negli anni ’60, vi è stato un recupero del castello per una sua rivalorizzazione.

Ora dunque troviamo nella parte frontale Piazza Matteotti, dove è possibile salire lungo le mura grazie ad un’altura erbosa e alberata. Nella parte retrostante invece troviamo un giardino, con area pic-nic ed un parco giochi.

Inoltre, sono in atto vari lavori di ristrutturazione per poter vedere Rovigo dall’alto.. salendo in cima alla Torre! A ottobre 2020 il castello compie ben 1100 anni e i cittadini non vedono l’ora di poter visitare quella torre che da sempre fa parte dello skyline della loro città.

Cosa pensi di questo monumento e della sua storia? Avevi mai sentito parlare della storia di Rovigo? Faccelo sapere nei commenti!

Articolo di Asia Colonna

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