
La Torre degli Asinelli si erge maestosa nel cuore pulsante di Bologna, tra le vie medievali che si aprono su piazze e portici. Alta e slanciata, è un simbolo di potenza e fierezza che abbraccia il cielo con la sua presenza imponente.
Realizzata in mattoni rossi, presenta una base massiccia che si affaccia sulla piazza sottostante. La struttura culmina in una piattaforma panoramica che offre una stupenda vista mozzafiato sulla città e oltre. Wolfgang Goethe la descrisse così nel suo “Viaggio in Italia”: “Veduta splendida! A Nord si scorgono i colli di Padova, quindi le Alpi svizzere, tirolesi e friulane, tutta la catena settentrionale, ancora nella nebbia. A occidente un orizzoonte sconfinato, nel quale emergono solo le torri del Modenese. A oriente, una pianura sconfinata fino all’Adriatico, visibile al sorgere del sole. Verso sud i primi colli dell’Appennino, coltivati e lussureggianti fino alla cima, popolati di chiese, di palazzi e di ville, come i colli del Vicentino”.
Perché è famosa la Torre degli Asinelli?
Bologna è famosa per le sue due torri principali, la Torre degli Asinelli e la Torre Garisenda, che sono diventate simboli distintivi della città. Queste torri medievali facevano parte di un grande numero di torri (più di 200) che una volta punteggiavano il panorama urbano di Bologna. Le famiglie aristocratiche della città le costruivano principalmente per scopi difensivi e come per mostrare la propria ricchezza e potenza.
Insieme alla vicina Torre Garisenda, la Torre degli Asinelli costituisce uno dei segni distintivi del panorama urbano di Bologna, donando alla città una bellezza senza tempo. Con i suoi 97,2 metri d’altezza, è una delle torri medievali più alte d’Europa e rappresenta uno dei principali monumenti della città.
Storia della Torre di Bologna
La Torre degli Asinelli, situata in piazza di porta Ravegnana, è uno dei simboli di Bologna. Costruita tra il 1109 e il 1119, si erge maestosa con i suoi 97,20 metri di altezza. Le origini della torre sono ancora oggetto di discussione. Si presume che il suo nome derivi da Gherardo Asinelli, il nobile cavaliere di fazione ghibellina a cui si attribuisce la sua costruzione. La torre fu commissionata l’intento di affermare il prestigio e la ricchezza della famiglia Asinelli, in un periodo di contrasti politici tra Papato e Impero.
La Torre degli Asinelli, oltre ad essere utilizzata per segnalazioni e avvistamenti durante attacchi, fungeva anche da prigione temporanea e luogo di tortura. Una gabbia di ferro, posta a una ventina di metri da terra, ospitava i condannati alla pena capitale, esponendoli alle intemperie e al pubblico
Durante i secoli, la torre ha subito danneggiamenti da colpi di cannone, incendi e fulmini. Nel 1513, fu colpita da una palla di cannone, mentre gli incendi distrussero principalmente le scale in legno. I fulmini, tuttavia, causarono danni più significativi, fino all’installazione di un parafulmine nel 1824. Nel corso dei decenni, sono state avanzate diverse proposte per installare un ascensore all’interno della Torre, tutte respinte per timori riguardanti possibili danni strutturali.
La torre ha avuto anche un utilizzo scientifico. Nel luglio 1790, lo scienziato Giovanni Battista Guglielmini effettuò un esperimento lasciando cadere delle sfere di piombo dalla cima della torre per misurarne la deviazione. I risultati suscitarono l’interesse della comunità scientifica italiana.
Come mai la Torre degli Asinelli è storta?
La Torre degli Asinelli di Bologna non è storta nel senso tradizionale del termine, ma presenta una lieve pendenza o inclinazione, che è comune in molte torri medievali. La sua pendenza verso ovest di 2,23 metri la rende la torre inclinata più alta d’Italia.
Questa inclinazione è dovuta principalmente alle caratteristiche del terreno su cui è stata costruita e alle tecniche di costruzione dell’epoca. In particolare, la Torre degli Asinelli è stata eretta su un terreno morbido e argilloso, che nel corso dei secoli ha subito un cedimento. Inoltre, la costruzione in mattoni e pietra della torre, insieme alla sua considerevole altezza, può aver contribuito a un certo grado di inclinazione nel corso del tempo. La Torre della Garisenda, “gemella” della Torre degli Asinelli, presenta un’inclinazione anche più evidente.
Come si sale sulla Torre degli Asinelli?
La bellezza della Torre degli Asinelli non risiede solo nella sua imponenza architettonica. Ciò che la rende ancora più affascinante è la possibilità di scalare i suoi 498 gradini e raggiungerne la sommità. Da qui si apre una vista a 360° sulla città di Bologna e sulle sue torri, i suoi tetti e campanili.
La torre è aperta, con prenotazione obbligatoria, fino alle 17:15 durante il periodo invernale, fino alle 18 nel periodo primavera/autunno e fino alle 19 in estate. Durante i mesi estivi, da giugno a ottobre, l’ultimo ingresso è alle 20:15. Gli animali non sono ammessi, e sono vietati borse voluminose e calzature inadeguate per la salita.
La scalata può essere impegnativa, ma è sicuramente gratificante. Ad ogni rampa di scale superata, ci si avvicina sempre di più al cielo, fino a quando, finalmente, ci si trova sulla piattaforma di osservazione. In media, ci vogliono circa 15-20 minuti per salire fino in cima. Il tempo può allungarsi se si fa una sosta lungo il percorso per riposare o ammirare la vista.
Un simbolo di identità e orgoglio
La Torre degli Asinelli è molto più di un semplice monumento: è un simbolo di identità e orgoglio per i cittadini di Bologna. Nel corso dei secoli è stata testimone di eventi storici, lotte e conquiste, e ha continuato a dominare il paesaggio urbano con la sua presenza imponente. Oggi è un’attrazione per i visitatori che giungono da ogni parte del mondo per contemplarne la bellezza e immergersi nella storia millenaria di questa affascinante città.
La torre è così importante che definisce addirittura la misura ufficiale della tagliatella nella ricetta depositata. La striscia di pasta dovrebbe infatti essere larga 8 mm da cotta, pari alla 12.270 millesima parte dell’altezza della torre.
La Torre degli Asinelli è molto più di un semplice monumento: è un’icona di Bologna, una testimonianza vivente della sua storia e della sua cultura. Salirne i gradini significa non solo conquistare una vista spettacolare sulla città, ma anche scoprire un patrimonio millenario che continua ad affascinare generazioni di visitatori.
E tu sei mai salito sulla Torre degli Asinelli? Raccontacelo nei commenti!
Articolo di Giorgia Rimondi
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