
La Torino Noir è uno dei più importanti tour che il capoluogo piemontese regala ai suoi turisti. Come tanti sapranno, la città è famosa per i suoi innumerevoli segreti, tanto da essersi guadagnata il soprannome di “magica”. Ma quali sono i maggiori punti d’interesse di questo viaggio notturno? Perché è ritenuto uno dei più spaventosi d’Italia?
Cos’è il Torino Noir?
Questo famoso tour riesce a regalare emozioni davvero affascinanti a chi lo percorre. Infatti, è interamente incentrato su tutti i segreti e le storie al quanto macabre che sono avvenute centinaia di anni fa. L’atmosfera è rafforzata dal fatto che l’intero tour è svolto completamente di sera, questo per creare il giusta clima grottesco.
Quali sono i punti più interessanti della Torino Noir?
Questa passeggiata notturna durerà circa tre ore, nelle quali si potrà scoprire la storia dei seguenti luoghi:
- La Curia Maxima
- Il Quadrilatero Romano
- L’Arciconfraternita della Misericordia
- La torre campanaria del Duomo di Torino
La Curia Maxima
Questo è il primo tribunale di Torino e si trova in via Corte d’Appello. A pochi passi dall’Obelisco alle Leggi Siccardi. La Curia Maxima è rimasta in attività fino alla fine del 1800, come zona carceraria. Rientra in questo percorso a causa delle celle anguste presenti nel sotterraneo. Queste erano di piccole dimensioni e molto umide, i carcerati erano rinchiusi al loro interno a decine, a tal punto da non riuscirsi nemmeno a muovere.
Uno dei primi serial killer di Torino è stato arrestato e processato proprio all’interno della Curia Maxima. Stiamo parlando di Enrico Ballor. Il ventisettenne che nel 1901 si guadagnò il nome di “martellatore” per aver ucciso nelle vicinanze di Piazza Vittorio Veneto suo zio, la portinaia e altre due donne sconosciute, tutte a colpi di martello.
Fantasmi a Torino
Nella zona del Quadrilatero Romano riecheggia il nome di Enrichetta Naum, conosciuta anche come la prima e unica donna esorcista di Torino. Siamo nei primi del ‘900 e questa giovane donna, che abitava in via Cappel Verde, era conosciuta per i suoi grandi poteri magici. Infatti, era in grado di curare malattie e di combattere i demoni.
Sono pochi i fatti documentati, ma tra i più famosi c’è quello del quattordicenne Giuseppe Brossa. Quest’ultimo conobbe Enrichetta proprio perché era impossessato dal demonio. Si narra che grazie a dei particolari rituali e intrugli che preparava in casa, è stata in grado di curarlo completamente. Da quel momento in poi, si guadagnò il titolo di esorcista direttamente dalla Chiesa Cattolica.
Dalla sua morte, che avvenne nel 1914, molti abitanti della zona continuano a sostenere che la sua anima girovaghi ancora per via Cappel Verde. La leggenda popolare afferma che in alcuni momenti della notte i fantasmi dei demoni con cui ha combattuto cerchino ancora di spaventare i passanti.
L’Arciconfraternita della Misericordia
Questa è una piccola cappella che si trova nei pressi del Rondò della Forca ed era l’ultimo luogo che i condannati a morte vedevano. Infatti, faceva parte di un rituale che il boia e i sacerdoti compivano per espiare le ultime colpe del detenuto. La procedura consisteva nel provare prima la corda mettendogliela al collo e poi insieme a un cappellano pregare fino alle 11 del mattino, momento in cui il detenuto poteva avere il suo ultimo pasto, ovvero un brodo.
Dopodiché, il boia e i sacerdoti incappucciati portavano il condannato a morte al Rondò della Forca per giustiziarlo. A questo punto veniva stordito con un liquore molto forte, nel mentre altri confratelli si occupavano di raccogliere le offerte per la famiglia della vittima.
A esecuzione avvenuta, il corpo del condannato veniva gettato dentro una botola che si trova proprio al di sotto dell’Arciconfraternita. Tutt’ora, gli abitanti della zona, giurano di sentire gli spiriti di queste persone che si aggirano all’interno dei loro appartamenti.
La torre campanaria del Duomo di Torino
Il Duomo di Torino è famoso per i suoi grandi misteri e simbolismi. Tant’è che al di fuori troviamo una meridiana astrologica che in base ai moti del sole va a rappresentare la nascita e la morte di Cristo. Accanto alla famosa Cattedrale, troviamo la torre campanaria, eretta da Filippo Juvarra e famosa per l’omicidio del Duca Garipaldo di Torino. Quest’ultimo infatti, era odiato per aver rubato il trono al figlio primogenito di Re Ariperto I, uccidendolo.
Il tutto accadde durante la messa del giorno di Pasqua del 662 d.c.. Uno dei sostenitori del figlio del Re tagliò la testa al Duca di Torino e a sua volta venne ucciso dalle guardie del Duca. Sembra che questo doppio assassinio sia stato predetto da una strega qualche anno prima. Però nessuno la prese sul serio e anche lei fu condannata a morte proprio al Rondò della Forca.
Perché dovresti partecipare al tour della Torino Noir?
Torino è famosa per essere ricca di segreti e posti davvero molto particolari. Grazie a questo tour potrai scoprire le storie tramandate da millenni e accedere ai punti d’interesse resi pubblici solo per questa occasione. Chiunque abbia partecipato a questa passeggiata notturna ha confermato di rivedere la città con occhi diversi, non parliamo solo di turisti, ma anche di torinesi veri e propri.
Per concludere possiamo dire che questo splendido e macabro tour è adatto davvero a tutti. Probabilmente non sarà un’esperienza da ripetere ma sicuramente da fare almeno una volta nella vita. Inoltre, gli amanti dei gialli e degli horror non possono mancare a questo eventi a Torino che ha la possibilità di mostrare loro antichi attrezzi utilizzati per le torture delle vittime.
Conoscevi i segreti della Torino Noir? Ti piacerebbe visitare uno di questi luoghi per entrare in contatto con la vera storia della prima capitale d’Italia? Raccontacelo nei commenti
Articolo di Giorgia Lari
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