Per gli amanti della musica a Torino c’è ne è per tutti i gusti, ogni anno sono molti i concerti organizzati nella città della Mole Antonelliana e non mancano mai i nomi illustri.
Una tradizione lunga secoli, che si diffonde dapprima nel circuito dei teatri torinesi e che continua con la televisione e i concerti negli stadi e nei palazzetti.
La storia di Torino, legata saldamente alla musica, ha dato alla luce grandi artisti del passato e dei giorni nostri. È un settore sempre in primo piano nella città sabauda e anno dopo anno ha saputo riconfermare la sua rilevanza a livello nazionale con eventi d’eccellenza. L’offerta degli spettacoli musicali spazia dall’opera alla musica elettronica, dal rock all’ Hip-hop, dal pop al jazz, fino ad arrivare ai generi più sperimentali.
Torino: una tradizione di grandi musicisti
A Torino non mancano i nomi celebri che hanno guadagnato le vette della musica italiana e i cui concerti in città sono un sold-out assicurato.
Per un musicista una delle emozioni più grandi è quello di portare uno spettacolo nella propria città. Allo stesso modo per una città è sempre motivo di orgoglio quando un artista che ha sfondato torna dove tutto è cominciato.
La grande tradizione musicale torinese affonda le sue radici nell’epoca delle orchestre e del grande teatro d’opera. Tant’è che la Rai decise di stabilire proprio qui il suo Archivio Musicale dell’Orchestra Sinfonica Nazionale per rendergli omaggio.
Ma anche nella cultura più pop la scena torinese ha continuato la sua tradizione. Da qui hanno iniziato a muovere i primi passi artisti come Carlo Prato, Alberto Pestalozza e Fred Buscaglione.
In epoca più moderna da Torino arrivarono alle luci della ribalta cantanti del calibro di Rita Pavone ed Umberto Tozzi. I quali, nella stagione calda della musica rock, che spopolò a cavallo dei decenni 60 e 70 del secolo scorso, riuscirono a conquistare il grande pubblico.
Negli anni 80, quando si impose la musica dance, troviamo i Righeira, con i quali iniziò un lungo filone di artisti di musica elettronica a Torino. Negli stessi anni inoltre trovava largo seguito anche il punk e a rappresentare la città troviamo i Negazione, i Blue Vomit a cui seguirono i Linea 77 e i Rimozionekoatta.
Gli anni 90 furono poi un periodo aureo per i musicisti torinesi. In questi anni si sono affermati e hanno conquistato le classifiche nazionali (e talvolta anche internazionali) Gabri Ponte, gli Effeil 65, Gigi d’Agostino, i Motel Connection e Frankie Hi-nrg mc.
Arrivando ai giorni nostri, dove è l’hip-hop a comandare, a rappresentare Torino nella musica troviamo Willie Peyote, Shade, Ensi e Rosa Chemical.
Luoghi dove sentire i concerti a Torino
A Torino la musica si respira ovunque, i concerti degli artisti di strada in centro si incontrano in qualsiasi piazza o via. Per non parlare dei numerosissimi locali dove si fa musica dal vivo.
Per chi cerca invece eventi più grandi e importanti la città offre numerosi luoghi in cui andare ad ascoltare gli artisti più famosi.
A partire dalla grande tradizione dei teatri torinesi, che giocano un ruolo fondamentale negli eventi che approdano in città, ma la cui capienza è limitata. Fino agli stadi in cui giocano il Torino e la Juventus, che, quando non sono impiegati per le partite, si trasformano in enormi palcoscenici.
Inoltre, in concomitanza ai Giochi Olimpici Invernali di Torino 2006, sono stati inaugurati diversi palazzetti che oggi vengono sfruttati per eventi e per la musica.
I più importanti sono senz’altro:
- Il Palaruffini, che prende il nome dal vicino Parco Ruffini.
- Il Palatorino, una volta conosciuto come Mazda palace.
- Il Palasport Olimpico, progettato dall’architetto giapponese Arata Isozaki.
I concerti più importanti della storia di Torino
A Torino hanno suonato in concerto i più grandi nomi del panorama musicale italiano e mondiale. Grazie anche ai numerosi festival che vengono organizzati, il capoluogo piemontese è riuscito negli anni ad imporsi come una delle città ammiraglie per la musica in Italia.
Artisti come Miles Davies o Louis Armstrong si esibirono a Torino, per non dimenticare i Rolling Stones allo Stadio Comunale nell’82. Suonarono lo stesso giorno della finale contro la Germania e Mick Jagger dal palco profetizzò la vittoria italiana che da lì a poco sarebbe diventata realtà.
La lista potrebbe andare avanti all’infinito e spaziare in tutti i generi musicali esistenti, quindi è meglio non dilungarsi. Tuttavia ci sentiamo in dovere di citarne 2 che per importanza o particolarità sono rimasti nei ricordi di tutti i fortunati presenti.
Bob Marley a Torino nel 1980
Il concerto di Bob Marley a Torino andò in scena il 28 giugno 1980 allo stadio comunale. Era la prima volta che il Re del Reggae si esibiva in Italia in una doppia data che toccò Milano e Torino.
Fu un evento epocale, che attirò un pubblico immenso, alcuni addirittura parteciparono ad entrambe le date. D’altronde la figura del cantante di Kingston andava oltre la musica. Era una vera e propria icona del suo tempo, uno sciamano che parlava di spiritualità e lotta per i diritti civili su un ritmo ipnotico. Nessuno voleva lasciarsi scappare l’occasione. Dopo quel concerto Bob ne riuscì a fare solo altri 13 prima di essere colto dal malore che se lo portò via e quelle furono le uniche due sue date in Italia in carriera.
Chi era presente ancora oggi ha la pelle d’oca nel ricordare la potenza di quella musica che parlava di pace e fratellanza e della fortuna che hanno avuto a sentirla dal vivo.
Un’ultima curiosità di questo concerto epocale fu la figura di un giovane chitarrista napoletano che aprì il concerto, la cui carriera stava per decollare. Il suo nome era Pino Daniele.
Gli U2 a Torino nel 2001
Gli U2 suonarono il 21 luglio del 2001 al vecchio Stadio delle Alpi di Torino, che in quel giorno ospitò più di 70 mila spettatori. Era l’unica data italiana di quel tour e fu scelto lo stadio della Juventus come palcoscenico, perché gli ammiratori sarebbero arrivati numerosi da tutta Italia. La storia di questo concerto, oltre che essere ricordato per la sua grandezza, si collega a ciò che stava accadendo a pochi chilometri di distanza a Genova.
Quell’estate l’Italia aveva gli occhi di tutto il mondo puntati addosso in occasione del G8 che si tenne nella città ligure. Nello stesso periodo Bono, frontman della band, si era affermato come filantropo e fu chiamato ad intervenire durante il summit.
Arrivò al concerto di Torino direttamente da Genova, riunendosi con il resto della band, e portava con sé un messaggio di ciò che stava avvenendo al G8.
Sulle note di “Sunday Bloody Sunday” la voce del cantante gridò “Violence is never right!”, purtroppo però il mondo stava prendendo un’altra direzione.
Il giorno prima del concerto era morto Carlo Giuliani e mentre gli U2 suonavano la loro musica di pace, nello stesso momento si verificavano gli orrori della scuola Diaz.
Sei di Torino e ami i concerti? Facci sapere qual è stato il più spettacolare a cui hai assistito. Raccontacelo su OJ Eventi.
Articolo di Renato M.G. Sarlo
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