Tempio della Rotonda: il monumento più artistico di Rovigo - Oj Eventi

Tempio della Rotonda: il monumento più artistico di Rovigo

tempio della rotonda

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Il Tempio la Rotonda, chiamato anche chiesa della Beata Vergine del Soccorso o semplicemente La Rotonda, è il monumento artistico più noto di Rovigo, città medievale nel sud del Veneto.

A Rovigo, all’epoca della costruzione del Tempio, si contavano già abbastanza chiese. Quindi perché costruire questo santuario? In un oratorio vicino vi era un dipinto della Madonna molto popolare: in molti si recavano per ammirarlo e pregare. La Diocesi perciò decise che un dipinto così popolare doveva essere conservato in un luogo migliore. A causa della poca documentazione, non si sa per certo il motivo di tanta devozione. Ciò che venne documentato è che molti ricevettero grazie dopo aver pregato di fronte al dipinto e che Rovigo in quell’anno vide un grande afflusso di credenti.

Questo monumento attira ancora oggi molti credenti e non, che la visitano per la sua grande e singolare bellezza. Viene chiamata “rotonda” per la sua pianta ottagonale regolare, che le conferisce questo aspetto a cerchio.

Scopriamo la storia di questo splendido monumento e cosa attira migliaia di persone a recarsi per ammirarne la sua maestosità!

 

Tempio della Rotonda: storia e costruzione del santuario

La chiesa risale al 1594. Il progetto era di Francesco Zamberlan e numerosi artisti lavorarono alla sua elaborazione. Il progettista, nonostante non fosse un vero architetto, aveva lavorato con Palladio e per questo possiamo notare elementi palladiani nel Tempio. Grazie alle numerose offerte portate dai fedeli, i lavori procedettero velocemente.

Nonostante questo, la chiesa fu oggetto di contese e polemiche durante la costruzione. Questo ne rallentò i lavori e qualche incidente di percorso, come la cupola che dovette essere demolita a causa di difetti.

Il dipinto della Madonna del Soccorso fu inserito nella nicchia l’8 settembre 1608.

La costruzione del campanile procedette a singhiozzo. I lavori vennero più volte ripresi ed interrotti, protraendosi per oltre un secolo. Si può dire completato solo nel 1774, con la presenza di quattro campane.

Anche le decorazioni all’interno avanzarono a rilento, venendo completate nel 1684.

L’interno è in tipico stile barocco. Nell’arte barocca si ricerca la complessità, la fantasia, l’esagerazione. Essa punta a colpire lo spettatore, suscitare sorpresa e meraviglia. La luce e il colore sono aspetti fondamentali, utilizzati per coinvolgere le emozioni

Nel Tempio della Rotonda troviamo 20 statue raffiguranti dei Santi. Uno di questi è San Bellino, Patrono di Rovigo

L’organo del Tempio della rotonda risale al 1767, costruito dal veneziano Gaetano Callido, famoso organaro dell’epoca. 

Il soffitto è decorato da un affresco del 1887 che raffigura un miracolo della Madonna del Soccorso.  Il miracolo sarebbe la fine dell’epidemia di peste che aveva colpito Rovigo.

Ciò che affascina del Tempio della Rotonda è proprio l’effetto che suscita nel visitatore. Vedendola da fuori, bianca, classica, in stile che riprende quello palladiano, tutto ti immagineresti, tranne che quello che poi trovi in realtà. Una chiesa che coinvolge con il suo stile carico, dinamico, in contrasto rispetto all’esterno. 

Per avere più informazioni riguardo le visite, dai un’occhiata al sito, del Tempio della Rotonda. Troverai anche un calendario eventi e molto altro!

 

Le curiosità sul Tempio della Rotonda

Non poche sono le curiosità riguardanti questa struttura. Tra vicende e simboli che la coinvolgono, noi abbiamo preso i più interessanti!

Due giorni prima dell’inizio della costruzione, accadde un fatto che non venne mai dimenticato. Dove doveva essere eretto il Tempio, vi era una parte dell’oratorio dove era conservato il dipinto. Il muro dell’oratorio doveva essere dunque demolito per sgomberare l’area. Il responsabile della demolizione, durante i lavori venne travolto dal crollo del muro stesso. Rimase incolume. Questo fu visto come un miracolo ovviamente e nel corso della storia venne tramandato di generazione in generazione.

La forma circolare del Tempio non venne certo pensata a caso. Essa infatti nel Rinascimento simboleggiava la perfezione di Dio. L’ottagono inoltre, aveva anch’esso un aspetto simbolico. Il numero otto richiamava la redenzione del Cristo, ovvero i sette giorni della creazione e l’ultimo della Pasqua. Nell’architettura odierna, che poco fa caso ai simboli religiosi, la pianta circolare risulta adatta per esprimere razionalità, equilibrio e il senso del dominio dell’intelligenza umana sulla natura.

Il santuario non era utilizzato molto come luogo di culto. Oltre a essere meta di pellegrinaggi, aveva la funzione di deposito del grano! Il Polesine è sempre stata una zona in cui l’agricoltura era molto rilevante. I chicchi di grano hanno bisogno di essere conservati in un luogo ben areato e privo di umidità. Per questo venne adibito un locale nella chiesa come granaio pubblico.  

L’architetto del campanile prese spunto da quello di S. Marco a Venezia. Per esempio, le finestrelle per illuminare la scala interna sono in posizione asimmetrica, per creare un motivo dinamico.

 

Allora cosa ne pensi? Ne avevi già sentito parlare o lo hai già visitato? Faccelo sapere nei commenti!

Articolo di Asia Colonna

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