
Tempio della Beata Vergine della Ghiara: tra arte e religione
Reggio Emilia, in pieno centro storico si erge il Tempio della Beata Vergine della Ghiara. Il profondo legame con la città, gli affreschi e la sacralità dell’edificio unitamente alla grandezza degli spazi ci trasportano in un luogo di bellezza e suggestione.
Una storia di miracoli
La storia dell’edificio ha origini molto antiche. Nel 1313 si stabilì in città l’ordine religioso dei Servi di Maria, i quali costruirono, nel luogo a loro affidato, un edificio di culto molto semplice.
La svolta avvenne nel 1596 in seguito a due miracoli che ebbero luogo proprio in questa chiesa. Marchino – un giovane ragazzo sordomuto – riacquisì l’udito e la parola in seguito alle preghiere rivolte all’immagine della Beata Vergine della Ghiara. Solamente sei giorni dopo, sarebbe avvenuto un altro miracolo per cui una donna inferma da anni fu graziata da un’improvvisa guarigione.
In seguito a questi episodi, il luogo divenne teatro di molti pellegrinaggi, rafforzando così il legame con i cittadini. Grazie alle numerose offerte dei fedeli, già a partire dall’anno successivo iniziarono i lavori per il nuovo tempio, destinato a conservare il dipinto legato al primo miracolo. Al termine dei lavori – seguiti da Alessandro Balbo e Francesco Pacchioni – la basilica venne consacrata nel 1612 e affrescata da importanti artisti dell’epoca.
Arte e Architettura
Affreschi e dipinti ci arrivano oggi, fortunatamente, in ottime condizioni. Sulle pareti incontriamo numerosi dipinti ma è alzando lo sguardo che ci troviamo di fronte ad un vero e proprio tripudio di immagini e decorazioni. Le volte dei soffitti sono tutte affrescate e al centro è situata la cupola principale, anch’essa decorata. Diversi artisti – locali e non – si cimentarono nella pittura di un vastissimo panorama di soggetti e scene religiose tutte da scoprire. Tra le scuole pittoriche principali ritrovabili nel Tempio vi è quella dei Carracci.
Per quanto riguarda gli elementi architettonici, peculiare è la pianta a croce greca, la quale rende l’edificio quadrangolare e regala un ampio spazio centrale. Caratteristico è il Passetto, ovvero il piccolo passaggio che porta dalla sagrestia all’altare, interamente ricoperto di dipinti. Nonostante a primo impatto la chiesa risulti modesta, l’interno è ricco di meraviglie da osservare. La facciata esterna è di ordine dorico e ionico. Costituita da un laterizio rossastro con inserti in marmo bianco, la porta principale è ornata unicamente da un basso rilievo raffigurante l’omonima Vergine della Ghiara.
Curiosità: un tempo la via sulla quale si trova la basilica – Corso Garibaldi – era il corso di un torrente. L’area su cui è stata costruita era ghiaiosa e per questo detta “Giarra”, termine che oggi è diventato “Ghiara”.
Nei dintorni del Tempio della Beata Vergine della Ghiara
Se pensi di fare un giro per la città, il Tempio della Beata Vergine della Ghiara non è l’unica attrazione che ti consiglio di visitare, ma solo una delle tante!
Nel centro storico infatti vi sono altre due importanti chiese: il Duomo e la cattedrale di San Prospero. Entrambe le chiese sono situate in due grandi piazze che sicuramente meritano il tempo di una passeggiata o di un caffè. A due passi dalla Ghiara si trova, invece, Piazza Gioberti, dove si innalza un maestoso obelisco circondato da una fontana che rispecchia gli edifici circostanti, ricreando un affascinante gioco di riflessi.
Il centro storico non è molto grande e si può visitare in una giornata passeggiando comodamente tra vie, piazze e negozi. Imperdibile infine Piazza della Vittoria: la maggiore per dimensioni, ospita una moderna fontana e il teatro principale della città, il quale merita sicuramente una visita sia all’esterno che all’interno.
Hai già visitato il Tempio della Beata Vergine della Ghiara? Cosa ti ha colpito di più? Faccelo sapere nei commenti!
Articolo e Foto di Ilaria Ghirardini
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