Nel cuore del centro di Parma troviamo la sede di numerose rappresentazioni operistiche, il Teatro Regio Parma: uno tra i più importanti teatri di tradizione in Italia, grazie al suo pubblico colto ed esigente.
Ogni anno attira migliaia di turisti in visita, chiamati ad ammirare la bellezza della platea e del palco, sovrastati da un meraviglioso dipinto che incornicia il grande lampadario di bronzo dorato creato appositamente a Parigi. Ma anche per godersi il programma della stagione lirica e dei concerti organizzati durante tutto l’anno, e non mancano certo gli eventi per i più piccini.
Il Teatro Regio, da quando venne costruito è stato protagonista dei cambiamenti avvenuti all’interno del melodramma ottocentesco e del secolo successivo. E sebbene non sia noto come il Teatro alla Scala di Milano, rimane una delle case della tradizione operistica italiana.
Chi ha costruito il Teatro Regio di Parma?
In origine il Teatro Regio Parma, si chiamava Nuovo Teatro Ducale, e nacque per volontà della duchessa Maria Luigia d’Asburgo, moglie di Napoleone. Venne chiamata a sovrintendere il Ducato di Parma, Piacenza e Guastalla dopo il congresso di Vienna.
Maria Luisa era amante e sostenitrice della tradizione musicale, ma tuttavia sosteneva che il Teatro Farnese di Parma (teatro voluto dai duchi Farnese, regnanti del tempo) non rispondesse correttamente alle esigenze della città. Nel 1821 iniziarono dunque i lavori per la costruzione del Nuovo Teatro Ducale. Il teatro venne realizzato in otto anni: pensate che dalle sue stanze del Palazzo Ducale, Maria Luisa poteva accedere alla zona del teatro in cui compariva il suo trono.
Il 16 gennaio 1829 per l’inaugurazione andò in scena l’opera lirica Zaira del compositore Vincenzo Bellini. Quando, nel 1847, morì Maria Luigia e in città arrivò la famiglia dei Borbone, il teatro cambiò il suo nome in Teatro Reale e successivamente, dal 1860 in Teatro Regio. Nome che mantiene ancora oggi. Il Teatro Regio fu poi temporaneamente chiuso verso la fine del 1800 a causa delle ingenti spese che si dovevano sostenere per tenerlo aperto. Ma i cittadini parmigiani, tramite un referendum, riuscirono a farlo aprire per la stagione lirica 1894-1895.
La stagione lirica del Teatro Regio
Già sul finire dell’anno, al Teatro Regio si inizia a comunicare quello che sarà il programma della stagione lirica dell’anno successivo. Nel programma del Teatro Regio sono sempre presenti nomi importanti. Pensate che Pagliacci di Ruggero Leoncavallo fu presentato per la prima volta durante la stagione lirica del 1894 e ancora oggi trova sempre il suo spazio all’interno della stagione!
Il nome che non manca mai è indubbiamente quello del maestro Verdi. Opere come l’Aida o La Traviata sono sempre presenti, quasi d’obbligo. E poi Otello, Falstaff e Il Trovatore, tutte opere andate in scena accompagnate dalla musica di Giuseppe Verdi.
A classici come Don Giovanni di Mozart si affiancano opere più recenti come Il Matrimonio Segreto di Domenico Cimarosa e Adriana Lecouvreur. Proprio quest’ultima è mancata sul palco del Teatro Regio di Parma per più di quarant’anni! I nomi sono davvero tanti, tutti hanno sempre portato un’atmosfera di gioia e di leggerezza.
Tuttavia, il Teatro Regio di Parma nasce per accogliere i più vari generi di spettacolo, dall’opera alla danza, dalla poesia fino alle forme più varie di arte, ed è per questo che è sempre presente anche una rassegna di balletti chiamata “Parma Danza”, così come un nutrito calendario di concerti di musica classica e sinfonica. Ma l’atmosfera e lo sfarzo maggiore arrivano durante il Festival Verdi che si tiene ogni anno.
Il Festival Verdi
Facciamo un passo indietro. Giuseppe Fortunino Francesco Verdi, chiamato comunemente Giuseppe Verdi, fu un compositore e senatore italiano. Nacque proprio in provincia di Parma, a Busseto per la precisione. È universalmente conosciuto come uno tra i più grandi compositori e protagonisti del teatro musicale italiano. Vista la sua importanza in quanto uomo di musica e di politica, è naturale che abbia lasciato un segno indelebile nelle terre in cui è vissuto.
Ogni anno, a partire da metà settembre fino a metà ottobre, si celebra infatti il Festival Verdi. È un importante festival musicale di opera lirica e tra i protagonisti non manca mai il Teatro Regio. In quanto punta di diamante del territorio si fa carico di portare le opere di Verdi anche fuori dal teatro stesso e di farlo conoscere il più possibile.
Sono giorni vibranti di musica, opera, guide all’ascolto con confronti fra esperti, convegni, letture, mostre, tutte attività promosse dal Teatro Regio stesso che per l’occasione espone un programma ricco di messe in scena delle opere del maestro.
Una meravigliosa iniziativa che non conosco in molti è quella che riguarda il canto dal balcone. Durante quasi tutto il periodo del Festival, il Teatro Regio ha pensato a come ammaliare e intrattenere i propri cittadini. Tutti i giorni, a determinati orari sul balcone del Teatro esce un cantante lirico, che canta per i passanti pezzi delle opere del maestro Verdi. E vestito di tutto punto!
D’altronde, da un teatro come il Regio, non ci si poteva che aspettare iniziative piacevoli e sofisticate.
Come raggiungere Teatro Regio Parma?
Essendo ubicato nel cuore del centro città, a pochi passi dal Palazzo della Pilotta, ci sono due modi principali per arrivare al Teatro Regio: con l’autobus o tramite le vostre gambe.
- se arrivate con l’auto vi consigliamo di lasciarla presso il Parcheggio Toschi o presso il Parcheggio Goito, o ancora, presso il Parcheggio DUC vicino al comune. Da qui vi sarà possibile prendere una delle tante linee che arriva davanti al parco della Pilotta, adiacente al teatro. Le linee che vi arrivano sono 2, 9, 11, 21, ma anche 7, 8 e 9.
Piccolo consiglio per chi volesse ammirare il centro. Da Parcheggio Toschi con una bella camminata di soli 3 minuti potrete passare attraverso i magnifici portici della Pilotta per trovarvi il Teatro Regio sulla destra.
- se arrivate dalla stazione avrete la vita facile abbastanza facile. Potreste optare per una bella passeggiata di 20 minuti per il centro storico di Parma che vi farà arrivare direttamente sotto il teatro. Ma se preferiste non tardare potete prendere, di nuovo, una delle linee che dalla stazione arriva al teatro: 2, 8, 9, 12, 15 o 21.
Una volta arrivati a teatro potrete anche chiedere informazioni precise sulle varie tipologie di visite possibili. Il nostro consiglio è quello di andare armati di fotocamera per immortalare i meravigliosi interni del Teatro Regio.
Ha già visitato il teatro Regio Parma? Pensi di farlo durante il Festival Verdi o in un altro periodo? Se ti è piaciuto l’articolo, condividilo!
Articolo di Alessia Brignoli
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