
La fiera di San Nicolò, dolce parentesi in una città dalle molteplici facciate.
Questa splendida città offre momenti meravigliosi in qualsiasi giorno dell’anno. È un luogo poliedrico e da qualsiasi angolazione che la si guardi dona il meglio di sé.
La si conosce per i suoi monumenti, per il suo mare e per essere la punta estrema est dell’Italia ma si conosce anche per una festa amata dai bambini. La festa di San Nicolò.
Innanzitutto, chi è ? Il suo nome deriva da San Nicola vescovo di Mira nato e vissuto a Patara in Turchia. Non si conosce molto di lui ma dalla sua figura è nato il più grande dispensatore di regali di tutto il mediterraneo, meglio conosciuto come Babbo Natale.
Chi era San Nicolò?
La leggenda narra che il Vescovo San Nicola viene a sapere che tre bambine poverissime vengono vendute dalle proprie famiglie perché non potevano sposarle perché non si potevano permettere la dote. Così il santo a notte fonda si reca presso le loro abitazioni e lascia sul davanzale sacchetti con delle monete d’oro
Il culto di San Nicola è molto sentito nella zona di Trieste, Gorizia, la zona di Tarvisiano e Sappada, nelle altre località si festeggia Santa Lucia il 13 dicembre come nella maggior parte delle regioni del nord Italia.
Si festeggia M San Nicolò la notte tra il 5 ed il 6 dicembre ed è una festa amatissima dai bambini e viene raccontato che Lui scende sulla terra a cavallo del suo asinello e porta dolcetti e mandarini a tutti i bambini buoni. E a quelli più birichini? Di certo…il carbone!
Essendo una festa molto sentita i bambini qualche giorno prima della magica notte scrivono delle bellissime letterine indirizzate al santo chiedendo desideri e regali.
krampus
Come si festeggia San Nicolò?
Viale XX Settembre la mattina del 5 dicembre è inondato da commercianti che laboriosamente montano le loro bancarelle per dare vita a quella che sarà la notte più dolce ed emozionante per grandi e piccini. La strada si riempie di profumi unici, frutta secca caramellata, zucchero filato ed anche porchetta. Una magnifica esperienza per ogni tipo di palato.
Questa festa non si celebra solo a Trieste, nella zona dell’arco alpino assume infatti un’altra faccia. Direi tenebrosa. Durante questa notte le strade dei paesi della Carinzia, sono inondate da delle figure nettamente lontane da quella docile e benevole di San Nicolò.
Figure tetre ma affascinanti riempiono i borghi con la loro presenza notevole. I Krampus fanno parte del folklore del nord est Italia (tradizione sentita anche in Trentino – Alto Adige), molto temuti dai bambini ma anche dagli adulti visto che amano spaventare con le loro gesta e movimenti. Bisogna stare attenti perché non usano solo spaventare ma anche torturare con fruste di legno tutto sempre in sicurezza. Sfilano per le strade la notte del 5 dicembre anticipando l’arrivo di San Nicolò. Così c’è la contrapposizione tra il bianco ed il nero.
Dove il bene ed il male si incontrano, tradizioni e leggende si intrecciano, con questa festa si aprono le porte al periodo più luminoso e magnifico dell’anno.
San Nicolò non è solo un momento di incontro di pura allegria e paura ma anche un luogo dove la comunità greco orientale di Trieste si incontra per pregare e per parlare.
La Chiesa Greco-Ortodossa
La Chiesa Greco Ortodossa di San Nicolò conosciuta come San Nicolò dei Greci, costruita tra il 1784 ed il 1787 e dopo circa trent’anni la facciata viene ridisegnata in perfetto stile neoclassico. Quando si varca il portone principale si entra in un mondo totalmente diverso dall’esterno. In pieno stile bizantino, questo dovuto alle influenze dei secoli scorsi con i paesi dell’est, fanno da padrona le tante icone sulle pareti ed il punto luce centrale, simbolo che distingue le chiese ortodosse.
La comunità greco ortodossa a Trieste viene costituita ufficialmente a Venezia nel 1498 ma ha radici molto più lontano nei secoli e grazie alla posizione strategica della città è riuscita a radicarsi bene nel tempo. Tutto questo grazie ai rapporti della città con i paesi vicini scambi culturali e commerciali. Ogni volta che una nave attraccava al porto di Trieste da essa si trasportava un pezzo del paese di provenienza. Viaggio dopo viaggio la città si è riempita di cultura e storia dei vari paesi. Il mare è stato un grande alleato, una distesa di acqua portatrice di storia ed usanze.
Oggi la comunità greco ortodossa è ben integrata nella quotidianità di Trieste e nei vicoli. Nelle piazze e nei modi di fare ed anche nel dialetto si distingue bene la loro impronta.
La città di Trieste
Trieste
La forza di Trieste è la vicinanza con il mare, infatti essa è un porto molto importante, sia per il commercio attuale che per il turismo navale.
Quando si arriva per la prima volta a Trieste per la fiera di San Nicolò ci si accorge che questo angolo di terra non offre solo dolcetti, mandarini e krampus, ma molto altro. Essendo il porto di Trieste molto importante per il traffico navale, oltre che per il commercio da qui partono anche navi da crociera.
Trieste è molto altro e ci vorrebbero pagine e pagine per poter descrivere tutto il suo potenziale e le sue meraviglie. Non riuscirei a spiegarlo in mille parole ma ci sono agenzie online che lo fanno con passione e professionalità. È il loro lavoro e per poter fare un tour perfetto meglio affidarsi agli esperti così si ha la certezza che tutto sia perfetto.
E tu conoscevi la storia di San Nicolò? Facci sapere fra i commenti quanto ne sai!
Articolo di Alessandra Sarracino
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