San Martino della Battaglia, la torre della memoria - Oj Eventi

San Martino della Battaglia, la torre della memoria

San Martino della Battaglia

San Martino della Battaglia, la torre della memoria

 

"<yoastmark

San Martino della Battaglia è una frazione di Desenzano del Garda, località fra le più visitate del Lago di Garda. Situata fra le campagne di Sirmione, questa terra deve la sua fama all’unità d’Italia e alle lotte per ottenerla. Nella battaglia del 24 luglio 1859, l’armata sarda riesce a prevalere sui soldati austriaci. Il costo in vite umane però è ingente e i caduti nell’impresa meritano un simbolo. In memoria dei caduti per la lotta dell’unità, viene eretta una torre nel 1880.  Il monumento voluto dal re Vittorio Emanuele II è un tributo alla memoria dell’intera epoca risorgimentale.

 

L’origine del nome

In epoca medievale questo luogo era indicato come “San Martino de’ Rovedono” per la vicinanza al grande fossato Redone. Il termine significa grande “Rivus”, ovvero un canale per la raccolta di acque piovane e sorgenti. Il nome di San Martino della Battaglia deriva dalla piccola chiesa di San Martino e dalla battaglia del 1859. La chiesa apparteneva al Monastero di Santa Giulia a Brescia e nel 1870 era adibita ad ossario. Durante la battaglia, le forze del Regno di Sardegna, con l’aiuto di Napoleone III, riescono a sconfiggere gli austriaci. L’evento segna così profondamente queste terre da influenzarne il nome, oltre che la storia.

La torre di San Martino

Una volta arrivati a San Martino della Battaglia si nota immediatamente la splendida torre in stile neogotico. La strada per raggiungerla è leggermente in salita ed è facile da percorrere anche a piedi. La torre è stata edificata sul colle più alto di San Martino, fulcro della battaglia del 1859. La torre è alta 64 metri e dalla sua sommità si può godere di un panorama che ripaga la salita. Alla base, un grande tamburo cilindrico rastremato coronato da merli. Dal tamburo spicca il maschio cilindrico della torre, anch’esso rastremato. Alla sua sommità, la costruzione si allarga grazie ai medaglioni che sostengono i merli. Contrariamente a quando si potrebbe pensare, all’interno della torre non ci sono scale. Raggiungere la cima infatti è molto semplice grazie ad uno scivolo che si innalza a chiocciola. Le pareti della torre, inoltre, sono piene di affreschi del periodo del Risorgimento Italiano. Nella vicina Brescia si può visitare il Museo del Risorgimento, una delle esposizioni più ricche del periodo storico.

Immersa in un ampio parco, la costruzione è espressione del sentimento patriottico italiano. Viene realizzata anche grazie ad una partecipata sottoscrizione nazionale. Iniziata nel 1880, la torre viene inaugurata nel 1893 alla presenza di re Umberto I. Ai piedi della torre sorge la villa Contracagna, che il giorno della battaglia fu scenario di ben sette assalti contro le truppe austriache.

La battaglia

Nella primavera del 1859, le armate di Napoleone III si uniscono a quelle del re Vittorio Emanuele II per combattere le truppe austriache dell’imperatore Francesco Giuseppe. L’aiuto francese si deve a una serie di concause, come la campagna di Crimea, la politica di Cavour e gli errori del governo Viennese. Probabilmente è grazie a questa alleanza che i soldati del re risultano vittoriosi nella battaglia. I nomi San Martino e Solferino sono rimasti nella storia anche per ragioni tangenziali allo scontro. La battaglia a San Martino non fu l’unica, ma fu quella decisiva, nonché l’ultima. In un raggio di pochissimi chilometri si erano riuniti eccezionalmente tre capi di stato. L’armata Sarda, già consapevole di essere italiana, presentava numerosi volontari. Queste persone erano motivate e decise a contribuire attivamente nella seconda guerra d’indipendenza Italiana. Nell’armata francese, per la prima volta nell’Europa moderna, vi furono soldati di colore. La loro presenza era il simbolo delle imperanti politiche coloniali del periodo. Infine questo evento segna la nascita della Croce Rossa. I caduti calpestati e sepolti con cura ancor minore ispirano Henry Dunant per la creazione dell’associazione. Il contributo valse al suo fondatore il premio Nobel per la Pace.

Il museo San Martino e l’Ossario

Dietro la torre sorge il Museo San Martino. Al suo interno sono conservati cimeli della battaglia insieme ad altri reperti del Risorgimento. Realizzato nel 1939, il museo è composto da tre sale dove sono esposti esemplari dei cannoni impiegati nella battaglia. Si possono osservare armi bianche e da fuoco, divise e oggetti di vita quotidiana. Svariati dipinti raffiguranti i protagonisti della battaglia impreziosiscono l’edificio. Poco distante dalla torre si può accedere all’Ossario. Si accede alla Cappella Ossario attraverso un viale alberato. Sulla facciata della cappella si possono ammirare tre mosaici ad opera degli artisti Salviati di Venezia. All’interno dell’Ossario sono custoditi i resti di migliaia di combattenti dell’armata sarda e dell’esercito austriaco. Come la torre, l’ossario è un monumento che celebra la vita dei soldati che si sono immolati per la patria. In fondo all’abside spiccano i crani dei caduti. Ornamenti floreali, tricolore e corone tributano i resti dei combattenti.

La Rocca di Solferino

Poco distante dal parco dell’Ossario, si trova il museo Solferino. L’edificio espone oggetti e reperti molto simili al vicino museo San Martino. Le due località hanno affrontato i medesimi scontri, quindi è normale che condividano anche i ricordi. Anche Solferino, a modo suo, possiede una torre storica. La rocca si trova in cima al colle più alto di Solferino ed era contesa per la sua posizione strategica. La rocca risale al 1022 ed è alta 23 metri. “La Spia d’Italia” è circondata da un ampio parco e al suo interno si conservano numerosi cimeli della battaglia. Lungo la rampa lignea che porta alla terrazza panoramica sono esposti documenti relativi alla Zecca dei Gonzaga. Nella grande “Sala dei Sovrani”, nei pressi della terrazza, campeggiano i ritratti di Vittorio Emanuele II e di Napoleone III. Dalla terrazza si può godere di uno splendido panorama e scorgere in lontananza la torre di San Martino. L’orizzonte è occupato dalla vasta pianura padana, dalle prime propaggini degli appennini e dal Lago di Garda.

Rievocazione storica

Per ricordare gli eventi passati a San Martino della Battaglia e Solferino, ritorna il più importante appuntamento rievocativo risorgimentale d’Italia. Come ogni anno, in tre giornate di giugno, si terranno iniziative commemorative, concerti e incontri culturali. Fra gli eventi in programma, imperdibile la suggestiva fiaccolata della Croce Rossa.

E voi siete mai stati a San Martino della Battaglia? Siete mai stati alla torre o alla rocca? Fatecelo sapere nei commenti!

Articolo di Daniele Barbisoni

Iscriviti per ricevere news su Brescia

Scopri gli eventi su Brescia

Entra nella nostra chat telegram

Contattaci per assistenza