Città bolognese ricca di storia e bellezze naturali, eventi di intrattenimento e di cucina tradizionale. Stiamo parlando di San Lazzaro di Savena. Numerosi gli edifici da visitare riconosciuti patrimonio dell’UNESCO e il territorio offre percorsi ciclabili e sentieri per lunghe passeggiate. Ogni anno a fine luglio si svolge la fiera di San Lazzaro, evento di spettacoli e concerti con diversi artisti e stands gastronomici di piatti tradizionali. Il parco dei Gessi, le grotte ed il paesaggio naturalistico della città da alcuni anni ospitano anche l’evento “Il Silenzio del Tempo”, ovvero il Festival eco-musicale realizzato per opera del compositore Carlo Maver.
L’Abbazia di Santa Cecilia della Croara
Sulla zona collinare della città ecco l’Abbazia di Santa Cecilia della Croara, in passato annessa ad un antico convento che deteneva le proprietà terriere circostanti e divenuto oggi il chiostro della chiesa. Il luogo si distingue per le lussuose ville patrizie costruite all’epoca per la nobiltà, che prediligeva dimorare nelle bellezze del paesaggio di campagna, immerse nella natura.
Nel periodo estivo l’area del chiostro diviene lo spazio di spettacoli di musica classica ed il piazzale regala una vista panoramica su Bolognae pianura. Il complesso strutturale comprende la chiesa, il suo ex convento, il campanile, un chiostro ed i ruderi di un camposanto. Il tutto proclamato da Unesco ‘Monumento messaggero di una cultura di pace’.
Costruita nel 1095 d.C. tra le opere d’arte vi si trovano la Via Crucis in cotto policromo risalente al XII secolo, due dipinti dell’artista bolognese barocco Andrea Donducci “il Mastelletta” raffiguranti Santa Cecilia e San Girolamo, un’opera del bolognese Annibale Carracci, i cui soggetti sono Sant’Antonio da Padova e Gesù bambino con angelo.
Villa Cicogna di San Lazzaro di Savena
Alle porte di Bologna a San Lazzaro di Savena ecco Villa Cicogna, una rinomata struttura costruita nel 1500 da Giacomo dei Principi Boncompagni, con l’impronta architettonica di Giacomo Barozzi.
La struttura viene nuovamente edificata due secoli dopo dai nuovi proprietari Principi Colonna, che hanno provveduto ad aggiungere restauri ed affreschi su cui figurano immagini bibliche, scene della mitologia greca e di battaglie avvenute nell’Europa settecentesca.
San Lazzaro di Savena, il Castello Dolfi-Ratta
Fin dall’antichità nota come Villa Bosdari, il castello Dolfi-Ratta rimane nella periferia di Bologna ed è una struttura nobiliare della città di San Lazzaro di Savena. La costruzione della villa risale al XV secolo, in origine luogo di ricovero per i malati di lebbra ed area di difesa contro il brigantaggio. All’epoca sede del lazzeretto, ha acquisito il nome dalla città ed oggi accoglie i visitatori con un’impronta di ristrutturazione tipica del periodo cinquecentesco e ritocchi del ‘700. A metà Settecento la fortezza diviene proprietà della marchesa Maria Dolfi-Ratta e vengono eliminate le strutture difensive fino a diventare una villa nobiliare. La struttura occupa un’estensione di diversi ettari con un parco e giardini annessi. Al piano terra l’edificio comprende una loggia, alcune sale dipinte a tema di soggetti mitologici, una piccola cappella, l’auditorium ed ospita eventi di vario genere.
Parco dei Gessi Bolognesi e Calanchi dell’Abbadessa
Tra i primi colli bolognesi si trova il più grande parco carsico dell’Emilia-Romagna, con sentieri, grotte e rupi che regalano le bellezze naturali del territorio. Un parco naturale in Bologna che offre numerosi percorsi per passeggiate ed escursioni, appunto il Parco dei Gessi e dei Calanchi dell’Abbadessa, ma anche nei dintorni.
La Via del Fantini è un itinerario escursionistico praticabile a piedi, di oltre cinquanta chilometri che inizia dalla città fino a San Benedetto del Querceto. Il sentiero parte dal Museo della Preistoria ed arriva all’Area Archeologico-Naturalistica di Monte Bibele. Un viaggio nelle bellezze paesaggistiche e storico-culturali del territorio. La ciclovia dei Gessi di Gaibola è un attraversamento moderatamente breve ma piuttosto faticoso per le salite, contraddistinto dalla presenza di una tipologia di roccia, appunto il Gesso.
Oltre ai boschi il circondario presenta verso valle zone sotto-boschive ed anche fluviali, con la scelta di molte piste ciclabili. Durante il tratto attraversando la Val di Zena, i turisti possono ammirare le bellezze di parchi naturali e borghi che incontrano lungo i sentieri. Ma nel percorso, da scoprire anche i siti archeologici, i musei ed i ritrovamenti di Luigi Fantini.
Cosa c’è da vedere a San Lazzaro di Savena?
La grotta di Farneto, situata all’interno del Parco dei Gessi e Calanchi dell’Abbadessa in Farneto, è stata scoperta dal ricercatore Francesco Orsoni nel 1871 ed a metà 1900 Fantini ha trovato dei reperti che risalgono al periodo del Rame. Oggi tali ritrovamenti vengono custoditi presso , il Museo Archeologico di Bologna, il Museo Archeologico Paleoambientale di Budrio e il Museo della Preistoria della città. La grotta è stata riaperta al pubblico dal 2008 in seguito ad una frana, per cui si sono resi necessari gli interventi di ricostruzione ed oggi è destinazione turistica per visite guidate.
La dolina della Spipola è la più estesa dei gessi bolognesi, contenente a sua volta doline minori ed accessi ad altre grotte, con i fondi ricoperti da un’ampia vegetazione. Mentre la grotta omonima (grotta della Spipola) scoperta dal noto ricercatore Fantini nel 1932 attraverso il passaggio del “Buco del calzolaio” oggi è un percorso di 500 metri e nota attrattiva per i turisti. Attraverso una visita guidata è possibile scoprire le diverse formazioni carsiche sotterranee del parco regionale, passando per cunicoli. Si tratta di un’esperienza entusiasmante, ideale sia per gli adulti che per i bambini.
Il Museo della Preistoria della città, aperto al pubblico dal 1985 il cui titolare è il Comune, mostra le ricchezze naturalistiche ambientali, culturali e paesaggistiche, attraverso i Gessi Bolognesi ed i reperti dei popoli antichi.
Cosa fare oggi a San Lazzaro?
Nella città vengono organizzati dagli agriturismi ed aziende agricole locali degli spettacoli musicali, eventi e concerti sostenuti dal Comune per valorizzare il patrimonio agricolo territoriale. Dalla nota via Emilia risaltano le coltivazioni con i prodotti di eccellenze biologiche ed enogastronomiche famose in tutta Italia. Qui a due passi da Bologna la terra regala la qualità di olio, prodotti ortofrutticoli e vino. La cucina emiliana è un’eccellenza mondiale, tra i prodotti tipici regionali vi sono: i tortellini in brodo o al ragù, formaggi e salumi pregiati.
Anche i vini figurano tra le eccellenze ed i produttori locali sono in gran parte aziende a conduzione familiare con esperienza nella tradizione vinicola. I turisti hanno la possibilità di conoscere le dinamiche di elaborazione del vino direttamente visitando le cantine dei produttori. Le aziende vinicole spesso offrono ai visitatori delle degustazioni in associazione a prodotti gastronomici territoriali.
Sei pronto per immergerti nelle bellezze naturali, culturali di San Lazzaro di Savena ed assaporare le sue specialità enogastronomiche? Faccelo sapere nei commenti!
Articolo di Elena Canini
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