Rocca D'Anfo: dov’è e come nasce questa meraviglia - Oj Eventi

Rocca D’Anfo: dov’è e come nasce questa meraviglia

Rocca d’Anfo

Situata sulla sponda del Lago d’Idro nei pressi nell’antico confine con la Lombardia il complesso militare si estende per circa 50 ettari. Nasce all’epoca dei Visconti, per poi passare a far parte della Repubblica di Venezia, ma trova il suo massimo splendore durante l’occupazione napoleonica. Il generale, infatti, visitò personalmente la rocca, pranzò insieme a suoi generali, e diede ordini affinché la fortezza fosse ampliata e fortificata ulteriormente. La ristrutturazione avvenne studiando attraverso accurati studi del territorio, tecnica all’avanguardia per l’epoca, ma non venne mai completata vista la caduta di Napoleone. In seguito essa divenne il massimo avamposto del potere asburgico della Valle sabbia, divenne poi un avamposto di Garibaldi, dove il 3 luglio fu medicato a seguito di una ferita alla coscia. Durante L’Unità d’Italia la fortezza venne ristrutturata ulteriormente, e venne sfruttata durante la Prima Guerra Mondiale come centro logistico dell’intera linea difensiva. In seguito divenne una caserma e un deposito di armi che venne sfruttato anche durante la seconda guerra mondiale, fino al 1992, quando fu del tutto smilitarizzata e trasferita al Demanio Statale.

Dopodiché la Rocca fu abbandonata e vittima di atti vandalici, finché non fu deciso di dichiararla patrimonio storico e si diede iniziò ad una fase di recupero strutturale.

Non solo un reperto storico: le attrazioni della Rocca d’Anfo

La Rocca è posizionata su una collina verde e mostra una vista paesaggistica mozzafiato. Una metà irrinunciabile per gli amanti del trekking di tutte le età. Sono presenti, infatti, due percorsi, il Percorso “Dalla Serenissima al Regno d’Italia”, adatto per tutte l’età è praticabile senza grande esperienza nello sport, e il il Percorso Napoleonico. Essi sono l’unico modo che si ha per poter visitare la rocca attraverso una visita guidata. Con il primo potrete visitare la batteria Veneta e le sue mura e, dal 2020, la batteria Tirolo, potendo godere della meravigliosa vista dall’alto della Valle sabbia, sede di graziosi paesini come Bagolino, mentre con il secondo si avrà addirittura la possibilità di ammirare i sotterranei e il celebre Osservatorio del periodo napoleonico.

Il luogo è inoltre solito accogliere Spettacoli di Danza o Rappresentazioni teatrali, con cui potrete assaporare un po’ d’arte in una dei luoghi più storici e suggestivi che il nostro territorio offre.

E in un luogo così a contatto con la natura, perché non poter praticare dello Yoga nella Rocca, o una passeggiata al chiaro di luna?

Come si compone la Rocca d’Anfo?

Come protezione della porzione Nord è posta la Batteria Belvedere, costruita in epoca napoleonica e che si estende per 432 metri quadrati. Parte più alta della rocca, offre un paesaggio completo della natura e del piccolo, ma incantevole, lago. Unitamente a essa, la Batteria Rolando e la Batteria Tirolo, costituiscono la linea difensiva verso il Tirolo. Con i suoi 500 metri quadrati la Batteria Rocca Vecchia, di epoca veneziana, funge da portale di accesso verso il Tirolo. Attraverso una serie di scalette adibite a vie di collegamento, che si ergono su un dislivello di rocce a strapiombo, si passa alla Batteria veneta, costruita nel medesimo arco storico, ma posizionata in posizione più sopraelevata. A completare le batterie della rocca è posta la Batteria Statuto. Una delle attrazioni non può che essere la Caserma della Gola, edificio costruito come un palazzo residenziale parigino, che si affaccia sulla Piazza d’Armi. A difesa del complesso sono poste le Mura Venete e una serie di edifici difensivi, tra i quali la Torre avanzata della Lunetta. Tutta questa struttura era controllata dal Palazzo del Comando ora denominato Caserma Zanardelli, zona d’ingresso alla Rocca.   .

Dove alloggiare e dove mangiare? Cosa fare una volta terminata la visita?

Come già detto la Rocca è nei pressi del Lago D’idro, posto ideale in cui trovare un alloggio o un ristorante in cui mangiare.

Inoltre spesso durante le visite offrono una degustazione dei piatti tipici della zona.

Il territorio è infatti conosciuto per i suoi salami e i suoi formaggi. Irrinunciabile è un’assaggio del salame o delle formaggelle di capra, accompagnato dal Vino Cantine Torreggiani, vino tipico della zona. Il formaggio che, però, distingue la zona, e che deve essere immancabile nella vostra degustazione, è il Bagoss, un formaggio fatto con il latte crudo di vacca bruno-alpina a cui si aggiunge dello zafferano. Cugino di questo formaggio, altra prelibatezza da non perdere, è il Nostrano Valtrompia.

Una volta terminata la visita alla Rocca il Lago d’Idro offre la possibilità di continuare la propria escursione nella natura, con visite in barca. Se, invece, non si è ancora stanchi della storia e si vuole visitare altro, a pochi passi sorge il Museo di Santa Giulia a Brescia, nominato il “museo della città” ed eletto Patrimonio Mondiale dell’Umanità.

Come arrivare alla Rocca d’Anfo?

La Rocca è visitabile dall’8 aprile al 29 ottobre. Le visite partono dalla Caserma Zanardelli, dove è presente uno spazioso parcheggio per auto.

Per quelli che viaggiano senza auto il bus regionale LN013 conduce da Anfo alla Rocca. Le stazioni treno più vicine sono quelle di Brescia, Desenzano del Garda e Trento, mentre gli l’aeroporto Brescia-Montichiari e in alternativa l’aeroporto di Verona-Villafranca e quello di Bergamo, sono le stazioni d’atterraggio più vicine.

Ci siete mai stati alla Rocca d’Anfo? Cosa ne dite? Fatecelo sapere nei commenti!

Articolo di Matteo Francesco Pino

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