
Reggiolo: un paese di confine
Cap: 42046 – La storia di Reggiolo parte dalla palude e attraversa i secoli, dal primo insediamento fino ad oggi. Un paese di confine tra le regioni Emilia-Romagna e Lombardia, a metà strada tra Mantova e Modena, una comunità di 10.000 abitanti che continua a seguire le sue tradizioni con orgoglio e passione. Un paese che non si è fermato nemmeno dopo il 2012, l’anno della scossa che dopo averci fatto ballare ci ha costretti a fermare tutto, seppur temporaneamente. Reggiolo ha dimostrato di sapersi rialzare cambiare il suo aspetto e puntare dritto verso la luce in fondo al tunnel per affacciarsi nuovamente alla vita.
Cenni storici
Fieramente parte della Pianura Padana, Reggiolo nasce su di un terreno molto fertile, ad oggi una delle migliori agricolture per le produzioni di eccellenti prodotti riconosciuti in tutto il mondo. Il paese dista oggi 130km dal Mar Adriatico, 170km dal Mar Ligure e poco più di 16km dal fiume Po, eppure prima dell’anno 1000 qui c’era un porto e le poche famiglie che vivevano questa terra erano famiglie di pescatori e barcaioli, difficile anche solo pensarlo adesso. Molti popoli diversi hanno influenzato e lasciato un segno in queste terre. I Romani poi i Goti, i Longobardi ed infine le signorie con i ducati, tra queste la più significativa è senz’altro quella dei Canossa, capace di rendere Reggiolo punto strategico ed avamposto fortificato per la difesa. Restano tutt’ora riconoscibili la maestosa Rocca ed il Castello che caratterizzano la piazza principale, vale poi la pena ricordare che la vice regina d’Italia, Matilde di Canossa, ha concluso la sua vita a Bondanazzo, nelle campagne intorno a Reggiolo.
Gli eventi di paese
Sono molte le iniziative che scandiscono i mesi dell’anno, tra queste le più importanti sono:
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La Gara dei norcini
In febbraio il paese è in festa per questa gara tipica e molto sentita per la produzione di ciccioli, detti anche ‘Caramelle di maiale’.
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Roccaciocc
A marzo è il momento di assaggiare cioccolato e vedere sfilare le spose tra le dimore storiche più scenografiche.
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La Festa della birra
Giugno è per i brindisi a base di birra grazie a questa celebre festa, una bella iniziativa che ha sempre devoluto gli incassi in beneficenza ed ha ideato una gara divenuta celebre anche fuori dalla nazione: l’ormai celebre ‘Ruttosound’.
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La Festa della zucca
A settembre si apre il periodo della zucca, ingrediente fondamentale della nostra cucina, è questa l’occasione perfetta per organizzare una gran festa in stile medievale con cui riempire strade e piazze con caratteristiche rappresentazioni storiche
Sempre a settembre c’è un altro evento recentemente introdotto che si tiene la prima domenica del mese e che raduna i riders di vespe. Scopo del raduno è quello di ricordare un ragazzo scomparso prematuramente, iniziative come queste raccontano meglio di mille parole la vicinanza di una comunità che ha trovato in una passione comune la forza di sorridere per un amico.
I ricordi più dolci
Ognuno di noi è particolarmente legato a dei ricordi speciali tra cui trovare immagini che riempiono la memoria e scaldano il cuore quando riaffiorano. Questo capita particolarmente con i ricordi d’infanzia, forse perché da piccoli riuscivamo ad essere felici con cose semplici.
Uno dei miei ricordi più preziosi riguarda il periodo di Natale, in quel periodo dell’anno ciò che da piccola aspettavo con maggior trepidazione era vedere la Rocca del paese illuminata, la fissavo per interminabili minuti, rapita dalla maestosità acuita dal brillio delle luci.
Altro ricordo impresso nella memoria è il profumo del pane, in un vicolo per il quale passavo spesso c’era un fornaio dalla cui bottega di spandeva il buon profumo di pane. Il pane appena sfornato sprigionava una tale fragranza che quasi riuscivi ad indovinare quanto croccante fosse la crosta… mi viene fame al solo pensarci!
Come non ricordare poi il Parco Sartoretti dove amavo giocare, un parco che aveva pavoni, conigli, galline, scoiattoli e caprette. quante foglie hanno mangiato dalle mie mani! e subito dopo si andava a prendere il gelato, rigorosamente…. Solo io voglio tornare bimba?
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Articolo di Marella Alcorini
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