Quarantena: qualche consiglio che forse non vi hanno ancora dato

Quarantena: qualche consiglio che forse non vi hanno ancora dato

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Nei giorni di fine Marzo 2020 sono circa 1 miliardo le persone in isolamento o quarantena nel mondo. La mia prima reazione – e forse anche la tua – è stata: ora mi godo un po’ di risposo e miglioro le mie abitudini quotidiane! Nella realtà dei fatti, però, le cose sono andate diversamente. Al decimo giorno di quarantena potevo già affermare con un certo dispiacere che non mi ero goduto il tempo libero e non avevo migliorato nessuna mia abitudine.

I primi due giorni li ho passati spalmato sul divano tra Netflix e televisione. Poi ho riscoperto i videogiochi dell’infanzia: altri tre giorni buttati perché, evidentemente, da piccolo ero più bravo in questi giochi. Al sesto giorno ho smesso di leggere libri e riviste, sostituendoli con uno scroll compulsivo della mia homepage Facebook. All’ottavo ho smesso anche di fare esercizio fisico (attività che da due anni svolgo regolarmente in casa provando una notevole soddisfazione). Al decimo giorno ero praticamente disperato.

Mi auguro che il tuo percorso in quarantena coronavirus (o per qualsiasi altro motivo) sia stato differente. Se invece anche tu accusi la reclusione prova a leggere come sto risolvendo i miei problemi. Spero che questi consigli possano esserti utili.

Quarantena: perché è così difficile?

Leggendo articoli di autori più autorevoli di me, si capisce subito che a fare la differenza sono spesso il contesto dove svolgiamo la quarantena e gli hobby che abbiamo. Per il contesto non possiamo farci molto: quello che abbiamo dobbiamo tenerci. E anche per gli hobby non possiamo fare più di tanto: quello che non ci interessava prima non inizierà a piacerci proprio oggi. In entrambi i casi la mia situazione non è affatto male. Godo di una discreta situazione in casa che, tra l’altro, è un edificio piuttosto spazioso e con un ampio terrazzo. Inoltre ho la fortuna di avere molteplici interessi: amo scrivere e leggere, suono la chitarra, sono appassionato di fumetti e di giocoleria. 

Per i fumetti ti consiglio Bao Publishing: trovi spesso offerte e formati digitali.

Mentre per imparare a fare il giocoliere visita Giocoleria.org: ci sono tutorial e link ai migliori siti web.

Nonostante tutto questo ogni minuto in casa mi era difficile – anche perché la mia passione più grande rimane viaggiare – e finivo con il procrastinare tutto (cliccalo, non te ne pentirai! Ma poi torna qua!). Ragionando su quello che sta accadendo e leggendo altri articoli, ho capito che non siamo in vacanza. Non possiamo evadere dalla situazione: Facebook è intasato di post riguardo l’emergenza e anche la televisione non è da meno – sia chiaro.. giustamente! Inoltre ci è stato chiesto di rivoluzionare completamente il nostro stile di vita da un giorno all’altro, che non è esattamente come bere un bicchier d’acqua. Quindi mi sono chiesto come poter “gestire” questi due aspetti.

Rimaniamo informati e approfondiamo: prima o poi, finirà l’isolamento

Sembrerà banale ma non lo è. Tutti siamo aggiornati sui numeri dell’emergenza e sui comportamenti da adottare per non mettere a rischio noi stessi o nostri cari, ma non basta. Ti chiedo di informarti sugli aspetti collaterali: cambierà la nostra vita? Lo smart working si consoliderà? Sta funzionando per tutti? Come stanno gestendo la situazione gli altri Paesi? Come sarà l’economia post coronavirus? Quali conseguenze avrà su di me o sulla mia azienda?

Se non hai problemi con l’inglese potresti seguire questi corsi gratuiti tenuti dalle migliori università del mondo: controlla se c’è qualcosa che ti interessa!

L’elenco di domande potrebbe essere infinito. Però cercare di rispondere a questi quesiti aiuta a spostare l’attenzione del nostro cervello sul “dopo” perché, comunque esso sarà, prima o poi ci dovremo vivere in quel “dopo”. Cerca di informarti tramite canali autorevoli e se possibile in più di una lingua. Incentra queste domande su di te, sul tuo lavoro e su quello dei tuoi cari.  

Io per esempio sono molto interessato alla questione dello smart working: sembra dare risultati molto positivi in termini economici, ambientali e personali. Continuerà? Una nota negativa è stata segnalata dal sistema dell’istruzione a distanza. Pare che molte scuole, specialmente quelle professionali, lamentino un’inefficienza del sistema: molti studenti non possiedono un computer o una connessione e ciò gli preclude le medesime possibilità dei loro compagni meglio supportati dalla famiglia.

Se vuoi leggere approfondimenti riguardo l’attualità, ti suggerisco Internazionale o Panorama: mi raccomando scegli quello che non corrisponde al tuo orientamento politico, aiuta a tenere la mente aperta!

Una routine per la quarantena: cambiare abitudini poco alla volta

Siamo abituati ad avere 8 ore della giornata condizionate da elementi esterni come il nostro impiego. Oggi in quarantena non siamo senza pensieri come in vacanza, quindi per rilassarci dobbiamo – almeno io devo – aver fatto qualcosa di schematico e produttivo. Forse è solo frutto di un’alienazione, però per me è così. Dobbiamo crearci una routine precisa e cercare di rispettarla al meglio. Ciò non toglie che se riceviamo una telefonata dall’amico annoiato possiamo – anzi, dobbiamo – interrompere e goderci un momento di socialità

Se vuoi migliorare le tue conoscenze senza dover studiare manuali universitari, prova Udemy: potrai gestire in autonomia i tuoi corsi. Molti sono gratuiti, altri hanno un costo davvero basso.

In alternativa, Ted è una piattaforma eccezionale! (Vedi link “procrastinare tutto” se non l’hai già cliccato).

Stabiliamo delle attività utili alla nostra vita fuori quarantena e delle attività che ci interessano veramente. Diciamo 3 o 4 ore per categoria. Adesso impostiamo orari precisi da dedicare ai compiti che ci siamo prefissati. Considera anche una decina di minuti di pausa tra un’attività e l’altra. Stabilisci anche una stanza della casa adibita a una specifica mansione in modo da cambiare fisicamente luogo. Non sembra ma aiuta.

Per imparare a suonare la chitarra ti consiglio Justin Guitars in inglese, oppure Chitarra da Spiaggia in italiano.

La mia routine

Io ho ripreso a fare esercizio fisico, però adesso lo faccio al mattino e in cantina. Mi aiuta ad avere più energie durante la giornata e soprattutto aiuta a non procrastinare al giorno dopo. Se sei abituato alla palestra, scoprirai con piacere che gli esercizi a corpo libero sono altrettanto impegnativi e danno risultati più stabili nel tempo Poi mi sposto in sala, che è diventata un ufficio, e scrivo gli articoli che mi spettano. Se non ho commissioni, scrivo comunque qualcosa di personale per tenermi allenato.

Un altro portale interessante dedicato al fitness è My Personal Trainer: video-esercizi, consigli sull’alimentazione e tanto altro.

A questo punto mi divido tra letture noiose ma utili e esercizi alla chitarra anche se non ne ho voglia. Youtube e le biblioteche online sono strumenti eccezionali e chissà, finita la quarantena potrei stupire qualcuno suonando decentemente. Cerco di cucinare piatti nuovi e salutari (si, beh, oggi carbonara), magari scopro che mangiare bene non è poi così male! Infine guardo qualche videocorso in streaming utile alla mia carriera, oppure visito virtualmente un museo su cui dovrò scrivere. Alle 17 in punto, stacco: sento gli amici in videochat, bevo un aperitivo sul terrazzo o guardo qualche episodio di una serie tv.

Il modo migliore per visitare i musei in streaming è Google Arts and Culture, ma puoi anche consultare il sito del museo di tuo interesse: vedrai che avranno attivato un percorso online.

Per gli e-book, puoi registrarti alla Biblioteca Digitale italiana, sono tutti gratuiti!

Non dimenticare i rapporti umani, apri la finestra e goditi quel che puoi dell’aria pulita primaverile, non subire le comunicazioni passive ma privilegia il lato attivo: siamo ancora esseri umani e abbiamo gli stessi bisogni di prima!

PS: non odiare chi vedi in giro per strada, non è compito tuo punirli. Rimani a casa e meriterai una lode maggiore di chi incautamente non lo sta facendo. Ma ricordati che non conosci la situazione di tutti: in quarantena le violenze domestiche purtroppo aumentano e lo “stare all’aria aperta” è parte attiva di molte terapie antidepressive. Saranno le forze dell’ordine, caso per caso, a sanzionare chi non rispetta le leggi.

Articolo di Amos Granata

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