
Rovigo presenta tre porte di accesso alla città: una di queste è proprio Porta San Bortolo, risalente all’epoca trecentesca.
Ci troviamo a Rovigo dunque, nella zona del Polesine, che sorge tra i fiumi Adige e Po, a sud della regione Veneto.
Sulle popolazioni che hanno abitato o hanno transitato nella zona di Rovigo, si sa ben poco. Si sa per certo però, che fu abitata prima dagli antichi Veneti e poi da Romani. Sulla città di Rovigo non si hanno molte fonti storiche e il primo documento pervenuto risale all’838.
Il piccolo villaggio all’epoca viveva principalmente di agricoltura e pesca. L’agricoltura tra l’altro era resa molto difficile a causa dell’ambiente paludoso tipico del Delta del Po.
Eppure, da quella situazione povera e precaria, Rovigo è ora una delle città più importanti della regione grazie alla grande importanza storica, racchiusa nei mattoni che la proteggevano.
Scopriamo dunque la storia di Porta San Bortolo, o San Bartolomeo, e cosa possiamo trovare nei dintorni!
La storia attorno alla Porta San Bartolo
Da povero villaggio a borgo medievale: com’è iniziato tutto?
Partiamo dal 920. Il vescovo di Adria si trasferì nel villaggio per spostare momentaneamente la sede vescovile. Infatti, al tempo erano frequenti le scorrerie da parte degli Ungari, per questo spostò la sede e fece costruire una fortificazione.
Gli Estensi, famiglia proveniente da Este, provincia di Padova, pare fossero presenti a Rovigo già nel 1117. Dominarono la zona per circa tre secoli e furono loro ad ampliare la fortificazione nel XII secolo.
Il maschio del castello è conosciuto tutt’oggi con il nome di Torre Donà. Alta ben 66 metri, è una delle più alte torri medievali in Italia.
Attorno la città, una massiccia cinta muraria proteggeva la comunità. A fine 1400, i Veneziani presero il controllo del territorio di tutto il Polesine. Restaurarono la cinta muraria nel 1482 e costruirono Porta San Bortolo.
La cinta muraria attorno al borgo, come vi abbiamo detto all’inizio, presentava tre porte di accesso alla cittadina: Porta San Bortolo, Torre Pighin e Porta S. Agostino.
La Porta San Bortolo è quella che nel tempo si è meglio conservata. La struttura si affaccia sull’attuale Piazza Umberto Merlin, così da mettere in comunicazione il centro della città con il quartiere posto a sud, da cui prende il nome di San Bortolo.
Nel 1797, vi fu la caduta della Repubblica di Venezia e l’occupazione francese. In tutte le città occupate, e Rovigo non fece eccezione, le lapidi murate sulla torre furono oggetto di vandalismi da parte dell’esercito francese, questo con lo scopo di rimuovere ogni legame con la Serenissima.
Sulla porta era infatti possibile vedere la lapide che menzionava Alvise Tiepolo, il podestà responsabile del territorio del Polesine nel 1643.
Come arrivare e cosa trovare nei dintorni della Porta San Bortolo
Il tragitto per arrivare a questa attrazione di grande importanza storica è davvero semplice. Dalla stazione degli autobus di Piazzale Fratelli Cervi di Rovigo, consigliamo di fare il percorso a piedi, poiché saranno 15 minuti per assaporare la storia della città in tranquillità.
Dalla stazione dunque, bisogna proseguire verso il centro, camminando su viale Regina Margherita. Arriverai ad una piccola rotatoria, prosegui diritto. Passerai di fronte al celebre ed antico Hotel Regina Margherita e raggiungerai la rinomata pasticceria La Favorita.
Prosegui e ti troverai proprio in centro città, e troverai le indicazioni per raggiungere Piazza Matteotti, dove vedrai Torre Donà, maschio del castello Estense. Passerai tra Palazzo Roverella, tra la pinacoteca di Rovigo dall’architettura ferrarese e Palazzo Roncale, un museo archeologico dallo stile veneziano. Ti ritroverai in Piazza Umberto Merlin, che è conosciuta anche come Piazza Roma. Qui troverai Porta San Bortolo, nel cui interno risiede una pizzeria da asporto tra le più buone in città, ottima per una gustosa merenda!
I trascorsi del passato di Rovigo si possono vedere, facendo una semplice passeggiata nelle vie del centro e per le piazze. Scoprirai così luoghi nascosti e antichi resti della città medievale.
Cosa ne pensi? Avevi già visitato Rovigo? Conoscevi i monumenti e le attrazioni citate? Faccelo sapere nei commenti!
Articolo di Asia Colonna
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