Porta Palio a Verona: architettura e curiosità - Oj Eventi

Porta Palio a Verona: architettura e curiosità

Porta Palio

Oggi ti porterò in Veneto, più precisamente a Verona. Questa splendida città, dichiarata patrimonio dell’umanità dall’UNESCO, cela dietro ogni angolo meraviglie diverse. Ed è proprio grazie alla sua peculiare urbanistica e per la ricchezza culturale e artistica che le è stato conferito questo importantissimo merito. Oggi ci addentreremo per le strade di questa meravigliosa città per arrivare alla scoperta della Porta Palio, opera incompleta di Michele Sanmicheli. È stato un celebre architetto rinascimentale della città di Verona che ha contribuito a fare si che Verona diventasse un vero e proprio tesoro urbanistico.

Sanmicheli e “la sua architettura nuova, bizzarra e bellissima”

Sono proprio questi i 3 aggettivi che Vasari usò per descrivere Porta Palio quando la vide. Ma chi è Sanmicheli? Sapevi che a Verona esistono dei tour turistici guidati per vedere tutte le sue opere? Sanmicheli è considerato uno degli architetti più influenti rinascimentali e la sua opera comprende edifici religiosi, ville, fortificazioni militari e progetti urbanistici.

Architetto e fedele cittadino, dal carattere schivo e umile, Sanmicheli avrebbe potuto godere di una fama maggiore. Decise però di rifiutare varie committenze pur di rimanere nella sua città natale alla quale ha lasciato una preziosissima eredità. Nel corso della sua attività venne comunque elogiato da celebri artisti quale Vasari, Leonardo, Michelangelo e il Veronese.

Grandissimo architetto, ma anche ingegnere e urbanista. In un certo senso possiamo dire che, con l’uso di ampi accessi e rettilinei, anticipò la struttura base delle grandi capitali Europee odierne.

Riusciva ad ispirarsi all’antico senza limitarsi banalmente a ricreare una copia. La sua voleva sempre essere una rielaborazione fresca e originali di elementi esistenti. Sapeva farlo, ottenendo risultati belli e funzionali. Non pensi anche tu che la sua genialità sia stata proprio questa?

È sepolto nella chiesa di San Tommaso, edificio al quale lavorò contribuendo al rinnovo.

Scopri gli eventi su Verona

Porta Palio, tra onomastica e curiosità

“Poi si rivolse, e parve di coloro

che corrono a Verona il drappo verde

per la campagna; e parve di costoro

quelli che vincono, non colui che perde”.

Lo hai riconosciuto? Esatto, è proprio lui, uno dei padri della cultura e della lingua italiana: Dante Alighieri.

Sapevi che nella Divina Commedia venisse citato il rinomato palio di Verona? Sai di cosa si tratta? Il palio era una corsa a piedi e a cavallo che percorreva tutto il corso dell’antica Via Postumia e terminava nei pressi della Chiesa di Sant’Anastasia. Venne istituito nel 208 ed è la più antica corsa organizzata. Venne interrotto nel 1798 a causa della dominazione francese e fino alla sua ripresa che risale al 2008.

Proprio a questo dobbiamo il nome della Porta del Sanmicheli, o meglio dire il secondo nome. Infatti, in precedenza, questo monumento, si chiamava Porta Sisto, ma poi prese il nome attuale per il Palio che si teneva nel centro di Verona e iniziava in prossimità del punto in cui oggi sorge Porta Palio.

Un altro nome con il quale è conosciuta è Porta Stupa, che in dialetto veronese significa chiusa. I veronesi erano infatti abituati a vedere questa Porta sempre chiusa eccetto che durante il periodo del raccolto e del Palio di cavalieri e fanti.

Vuoi sapere un’altra curiosità? Porta Palio è effettivamente inserita nel sistema delle mura difensive della città e ne doveva essere l’entrata secondaria, il nuovo accesso, ma non ha mai avuto un’effettiva funzione militare. Veniva usata come deposito per le armi e i cittadini, durante i periodi di piena dell’Adige, ne guardavano ansiosi i battenti perché impedivano lo scorrimento delle acque.

Rappresenta comunque una felice unione, a livello architettonico, tra una funzione militare e lo stile rinascimentali. Non è esagerato dire che, riprendendo le parole del capitano veneziano Sforza Pallavicino, in Europa non ha eguali. A livello stilistico, supera anche Porta Nuova, nonostante anche essa sia tra le opere più belle del Sanmicheli.

Porta Palio e la sua struttura

A livello visivo, una delle cose che colpisce è che la facciata esterna e la facciata interna sono molto diverse tra di loro. Sulla prima ci sono dei riferimenti al Teatro Romano, come le colonne di ordine dorico, timpani ornamenti raffinati e nelle chiavi di volta che danno verso la campagna, possiamo notare i busti di guerrieri romani.

La seconda invece, presenta uno stile più rustico e imponente. Questa volta il riferimento è all’Arena di Verona, famosissimo simbolo della città che dista solo 850m da Porta Palio. Gli stili sono diversi, perché si voleva comunicare qualcosa diverso alle persone che stavano entrando nella città e alle persone che la stavano lasciando.

La pianta è rettangolare, ed è anche più grande di Porta Nuova. Ha un’ampiezza maggiore anche rispetto le altre Porte del Sanmicheli, e questo ne conferisce un’aria sfarzosa. Per questo, infatti, non sembra un edificio militare, perché ha più un aspetto monumentale.

Collega la città e la campagna attraverso un passaggio carraio centrale e due pedonali laterali. Originariamente erano presente anche ponti levatoi.

Corso Porta Palio

È una delle strade più importanti di Verona e ricalca fedelmente Via Postumia. Inizia con Porta Palio e termina all’incrocio con vicolo San Silvestro e largo Don Bosco. Percorrendo il rettifilo potremmo ripercorrere, letteralmente il percorso del Palio del drappo verde. Durante il cammino potrai anche goderti la vista di qualche altro gioiello architettonico artistico. Vuoi sapere quali?

Iniziamo con la Chiesetta Sconsacrata di Santa Caterina Vergine e Martire. Quasi di fronte potrai trovare il palazzo di Orti Manara, di un altro architetto Veronese, Luigi Trezza. Proseguendo vedrai la chiesa barocca di Santa Teresa degli Scalzi.

Proprio prima di arrivare a Porta Palio, vedrai l’imponente ospedale di Santo Spirito. È una costruzione austriaca di metà 800. La struttura ricorda gli schemi ospedalieri di quel tempo, con ampi corridoi e ampie e luminose sale operatorie. Originariamente al suo posto c’era una piccola chiesa dedicata a Santo Spirito. Napoleone iniziò ad usarla come ospedale e si decise così di ampliarlo. Sapevi che il treno per trasportava i feriti arrivava direttamente all’interno dell’ospedale?

Purtroppo, essendo un ospedale militare non è aperto al pubblico ma è possibile ammirarlo solo esternamente. Tuttavia, i gruppi particolarmente interessati possono provare a fare una richiesta di visita all’esercito.

E tu, hai mai visitato Parta Palio? Raccontaci la tua esperienza!

Articolo di Giuliana Pecorilli

Iscriviti per ricevere news su Verona 

Scopri gli eventi su Verona

Entra nella nostra chat telegram

Contattaci per assistenza