
Ponte di Rialto – Il Ponte di Rialto è uno dei monumenti simbolo più noti di Venezia. Con un’arcata di 28 metri che permette anche alle imbarcazioni più grandi di passarvi sotto e una fondamenta di palafitte in olmo e larice vecchia quasi 500 anni, questo ponte è una vera e propria meraviglia dell’ingegneria medievale. Assieme a quelli dell’Accademia, del Calatrava e degli Scalzi, il Ponte di Rialto è oggi uno dei quattro ponti che attraversano il Canal Grande. Ma sapevi che prima della costruzione del Ponte dell’Accademia nel 1854 era l’unico di tutta la città? E che attorno alle sue origini si narra una leggenda agghiacciante con protagonista il Diavolo? Se sei curioso di saperne di più, continua a leggere! Scoprirai con noi le origini di questo famoso monumento.
Come è stato costruito il Ponte di Rialto?
Le più antiche colonie veneziane sorgevano sull’isola di Rivoalto, dove avvenivano scambi commerciali di merci e l’armamento delle navi. Da qui nacque la necessità di avere un camminamento che collegasse le due sponde del Canal Grande. Il primissimo abbozzo del Ponte di Rialto che oggi conosciamo era costituito da un sistema di barche accostate. Solo nel 1181 il doge ordinò la costruzione di un vero e proprio ponte in legno poggiato su palafitte. Nei tre secoli successivi esso subì numerosi crolli e danneggiamenti, venendo però sempre ripristinato sul modello precedente. Solo all’ultima costruzione in legno si aggiunse una parte centrale mobile a mo’ di ponte levatoio per far passare le imbarcazioni più grandi.
Quando esso cedette per l’ennesima volta, venne indetto un concorso per l’edificazione di una nuova struttura in pietra. Il progetto fu assegnato all’ingegnere Antonio da Ponte, che vinse contro i più grandi architetti del tempo, tra i quali Palladio, Michelangelo e Sansovino. Nel 1589 fu finalmente dato il via alla costruzione. I lavori furono però più lunghi e difficili del previsto a causa di problemi legati alle fondamenta instabili e alle proteste di alcuni negozianti la cui attività si sarebbe dovuta interrompere nel periodo di edificazione. Non tutti però conoscono le voci che circolavano al tempo sulle ragioni che stavano realmente tardando la realizzazione dell’opera.
Cosa vedere al Ponte di Rialto?
Dopo aver ammirato da sotto tutta la sua magnificenza e le immagini dell’arcangelo Gabriele e della Vergine Maria con una colomba al centro, realizzate da Agosto Rubini. Le figure di San Marco e di San Teodoro realizzate da Tiziano Aspetti. Dopo esser stato nel punto più alto del ponte e aver guardato affascinato il Canal grande, parliamo di cosa puoi vedere vicino al Ponte di Rialto.
Il Ponte collega una banchina chiamata Riva del Vin, raggiungendola puoi alzare lo sguardo e guardare palazzo Papadopoli. Nel tuo percorso potrai scorgere altri importanti palazzi, come Cà Rezzonico, ora museo del settecento veneziano.
Naturalmente non dimentichiamo di citare il Mercato di Rialto. È aperto tutti i giorni della settimana tranne la domenica e il lunedì. Potrai curiosare o pensare di andarci all’ora dell’aperitivo, è davvero molto frequentata, e potrai approfittare per fare il famoso cicchetto!
Come arrivare al Ponte di Rialto?
Vediamo come raggiungere il Ponte di Rialto, qui ti suggeriamo alcuni modi per arrivarci, così potrai scegliere quello che preferisci tra il più comodo, veloce, economico, ecc.
Si trova a circa metà lungo il Canal Grande. ti assicuro che è talmente imponente e c’è sempre tanta gente sopra che ti accorgerai appena sarai arrivato.
Teniamo come punto di partenza e riferimento Piazzale Roma, il piazzale della stazione, è un buon punto di partenza sia che arrivi in treno che in auto. La distanza che intercorre tra i due punti, Piazzale Roma e Ponte di Rialto è di circa due chilometri.
- Traghetto. La linea 2 ti porta in meno di 20 minuti a Rialto per un costo di circa 10 euro. Parte ogni quarto d’ora. Consulta in loco eventuali variazioni.
- A piedi. Facile. Ci sono indicazioni dalla stazione per tutto il percorso per arrivare davvero agevolmente, l’unico tuo “ostacolo” sono i turisti lungo il percorso, ma fanno parte di Venezia anche loro! Prendi la Direzione Torre dell’orologio, ti ritroverai nelle vie più ambite per lo shopping e proseguirai fino al Canal Grande, ancora alcuni passi e sarai arrivato.
Passeggiare tra le calli e attraversare tutti i ponti che collegano Venezia è sempre affascinante, anche vederla dal traghetto, però. Se vuoi risparmiare soldini e assaporare Venezia al suo interno la tua soluzione sarà quella di calpestarla, se vuoi invece investire dei soldi e risparmiare energie allora ti consigliamo il traghetto!
La leggenda del Ponte di Rialto
Chi assistette ai lavori per la costruzione del Ponte di Rialto cominciò a vociferare che i ritardi fossero da addurre a cause ben più misteriose rispetto alle sopracitate, dando vita a uno dei miti veneziani più inquietanti che conosciamo. Si narrava infatti che la costruzione dell’opera fosse ostacolata dal Diavolo in persona, il quale aveva un interesse personale a tardarne il completamento. In cambio del suo benestare alla prosecuzione dei lavori, questi pretese da Antonio da Ponte che gli venisse consegnata l’anima della prima persona che lo avesse attraversato.
Per il bene della città, Antonio fu obbligato ad accettare, ma nel frattempo architettò un piano per aggirare la promessa: il giorno dell’inaugurazione del ponte avrebbe liberato un gallo facendo in modo che questo passasse per primo. Il Diavolo venne però a sapere dell’inganno escogitato da Antonio e si vendicò presentandosi sotto mentite spoglie alla moglie incinta dell’architetto ed esortandola a raggiungere di corsa il marito a causa di qualche urgenza. Ella si precipitò a cercare Antonio e vistolo sulla sponda opposta del Canal Grande si fiondò oltre il ponte appena ultimato. Fu così che il Diavolo s’impossessò della sua anima e condannò quella del nascituro a vagare per secoli senza riposo.
Che gli intoppi alla costruzione del Ponte di Rialto fossero di natura ingegneristica ed economica oppure metafisica, sta di fatto che esso venne finalmente ultimato nel 1591 nella forma che tutti noi conosciamo. Perfino gli spazi dedicati alle ventiquattro botteghe ai suoi lati risalgono al progetto di Antonio da Ponte!
Oggi questo famoso monumento è una tappa obbligata in ogni tour che si rispetti. E tu l’hai già visitato?
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Articolo di Sara Mazzucchi
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