
Un nome legato alla storia e alle magnifiche bellezze di un territorio unico nel suo genere, è di Ponte dell’Olio che stiamo parlando! Un borghetto dall’ affascinante e graziosa vista. Una storia socioeconomica legata al commercio di olio e ad un ponte adagiato sulla Val Nure, che lascia i visitatori sognare tra i corsi d’ acqua dell’appennino Piacentino. L’epoca del turismo frenetico è ormai fuori moda: come al solito OJ eventi ha la soluzione pronta per il turista più esigente in cerca di rilassarsi e trascorrere un weekend in piena tranquillità in uno dei borghi emiliani più storicamente rilevanti.
Origini di un polo commerciale in continua espansione
In origine “Pagus Ferraticanus”, oggi Ponte dell’Olio, quest’ area collinare costituiva il cuore pulsante degli scambi commerciali tra la Liguria e le terre padane. L’ esportazione dei grani e il commercio di olio, con diversi torchi e parecchi mulini presenti, garantiva al territorio una fiorente attività di scambio. I commercianti locali trattavano, oltre all’ olio d’ oliva, anche sapone, zucchero, miele, lino, fagioli e olio per lampade. A partire dal 1617, l’evento più rilevante della zona era la Fiera annuale di tre giorni, che rendeva Ponte un polo economico per i traffici commerciali, e un centro di primissimo livello per la varietà di prodotti locali. Nel corso del 1800, il paese era suddiviso in tre contrade: quella del borgo e della piazza, la strada della mola e il cantone della fornace. Le attività principalmente praticate nella zona erano l’agricoltura e l’allevamento, i prodotti ricavati venivano venduti sia nel mercato settimanale sia nelle fiere annuali. Per uno sviluppo commerciale ancora più rigoglioso, venne realizzato, nel 1835, un ponte in sasso, grazie a Maria Luigia d’ Austria. Con la costruzione della prima fornace, dopo la metà del XIX secolo, iniziò l’industrializzazione del paese. Altre attività produttive ultracentenarie sono le trafilerie e viterie, la famiglia “Soavi” con 130 anni trascorsi tra distillati, ferramenta e ottonami, ed un bottonificio costruito nella seconda metà dell’Ottocento.
Cosa visitare? L’imbarazzo della scelta fra chiese e castelli
La chiesa parrocchiale di San Giacomo custodisce l’organo più importante della Val Nure, realizzato dall’ organaro bergamasco Antonio Sangalli nel 1860. A fianco della chiesa si trova la suggestiva torre campanaria, realizzata nel 700, mentre sulla destra, la Torre dell’Orologio, opera risalente al XIX secolo. Villa San Bono, nel centro abitato di Ponte dell’Olio, oggi di proprietà del Convento di San Raimondo, ospitò, nella prima metà dell’Ottocento, la celeberrima regina Carolina di Brunswick . Sulla sponda orientale del Nure, sorge il castello medievale di Riva, con una poderosa torre affacciata sul torrente e altre piccole torri di diverse forme e dimensioni. Interamente costruito con sassi e ciottoli del Nure, oggi il castello è di proprietà dei Fioruzzi che ne completarono il restauro negli anni Trenta. Il castello di Fulignano ospita oggi un’azienda agrituristica e si presenta come una possente residenza fortificata. Costruito in pietra e mattoni, con basse torri circolari poste agli angoli di una pianta quadrangolare, nelle cantine ha sede il museo della pigiatura.
Vieni a scoprire le antiche fornaci!
Le antiche fornaci di Ponte dell’Olio sono un complesso monumentale realizzato, a partire dal 1890, per la produzione di calce viva da costruzione. La prima fornace aveva pianta circolare, in seguito venne aggiunta ad essa una seconda di base ellittica. Oggi restaurate dal Comune, le fornaci producevano la calce viva a ciclo continuo, mediante la cottura del carbonato di calcio. La calce prodotta dalle fornaci era di ottima qualità e veniva venduta soprattutto in Piemonte.
Attività outdoor a Ponte dell’Olio
Nel periodo che va dalla primavera all’ autunno, Ponte dell’Olio è il posto giusto per trascorrere il proprio tempo libero camminando e scoprendo splendidi panorami. Immergiti nella quiete delle selve piacentine e delle colline ricolme di vigneti: numerosi percorsi ciclopedonali collegano Ponte a Vigolzone, Podenzano, San Giorgio e Carpaneto. In mountain bike, gli appassionati esploreranno il circondario grazie a tre percorsi con cartografia digitale e traccia scaricabile tramite GPS. E se si parla di sentieri, questa località rappresenta il punto di partenza del “più grande comprensorio dedicato agli sport outdoor” che vanta 560 km di sentieri percorribili a piedi, in mountain bike e anche a cavallo!
Un occhio alla gastronomia!
Il comune insiste sulla celebre Strada dei vini e dei sapori dei Colli Piacentini. Il percorso si snoda tra le valli di Arda, Nure, Trebbia e Tidone, tra panorami naturali e perle architettoniche mozzafiato. I prodotti tipici sapranno coccolare le papille gustative dei viandanti in viaggio lungo queste strade. La Pancetta piacentina DOP, con i suoi colori e profumi è sicuramente l’ammiraglia nell’immensa flotta di salumi e formaggi provenienti dal territorio. Ancora il salame cotto – consumato a Ferragosto -, il celebre Cotechino e diversi formaggi completano l’offerta culinaria del territorio pontolliese.
Tortelli, aniolini e ravioli fanno da contorno al piatto più classico delle colline piacentine: pisarei e fasö, gnocchetti di farina impastati con acqua e conditi con sugo di pomodoro, lardo e fagioli. In ossequio con le consuetudini casearie del circondario, il Grana Padano DOP ed il Provolone Piacentino aspettano di essere degustati, insieme ai vini tipici di queste terre come il Gutturnio, l’ Ortrugo o il Vin Santo di Vigoleno.
Cosa fare a Ponte dell’Olio?
Nel mese di maggio si tiene ogni anno la Fiera della Pancetta piacentina, in concomitanza con la Festa di Primavera. Degustazioni, mostre tematiche e mercatini artigianali fanno da contorno all’evento, atteso da visitatori di tutta Italia. Il 15 ed il 16 di agosto viene celebrata la Festa di San Rocco, mentre in autunno si susseguono numerose Sagre per la promozione delle specialità del territorio, con musica e danze popolari a far da sfondo a bancarelle ed esposizioni. Da non scordare la fiera agroalimentare “I Sapori del Borgo”, solitamente nella seconda domenica di novembre. Per l’occasione diversi espositori si danno battaglia a colpi di squisitezze locali nella cosiddetta “Via del Gusto”, allestita nella splendida Piazza I Maggio.
Come raggiungere Ponte dell’Olio?
Il paese è facilmente raggiungibile percorrendo la SP 654, provenendo da Piacenza in direzione sud. Ponte dell’Olio, non essendo fornita di una stazione ferroviaria, è facilmente raggiungibile in autobus con le corse delle Autolinee Tempi.
Non resta molto da aggiungere se non suggerirvi di salire in sella alla vostra mountain-bike e lanciarvi nella prossima avventura targata OJ, in piena linea con lo stile di vita italiano e le ritualità esperienziali delle colline centrosettentrionali. Non dimenticare di portare coltello, forchetta e calice. Le calorie da smaltire non mancheranno e ancor meno i ricordi indimenticabili che l’Appennino piacentino saprà imprimere nella memoria del viaggiatore alla scoperta di Ponte dell’Olio.
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Articolo di Michele Labellarte