Pollenzo è l’antica città romana di Pollentia, fondata alla fine del II secolo a.C. Oggi invece è per lo più conosciuta come piccola frazione del comune di Bra, nella provincia piemontese di Cuneo. Questo piccolo centro si affaccia direttamente sul fiume Tanaro. Pollentia era rinomata per le sue ceramiche, per la tintura della lana e per il suo commercio di vino. Oggi invece, Pollenzo ospita l’Università degli Studi di Scienze Gastronomiche. Si tratta del primo polo universitario completamente focalizzato sulla cultura e storia del cibo. Inoltre, questa affascinante frazione fa parte del Patrimonio Mondiale dell’umanità Unesco. Fu il re Carlo Alberto a creare lì una vera e propria azienda agricola, con vigneti e cantine. Le tecniche di vinificazione sperimentate all’epoca sono ancora in uso oggi giorno per i principali vini rossi delle Langhe. Scopri questo affascinante borgo, tra una visita nei vigneti e una degustazione di vino!
Luogo di battaglie
Il senatore Claudiano fece riferimento all’antica residenza feudale. La posizione strategica di Pollenzo le ha conferito grande importanza militare in epoca romana. La domenica di Pasqua, 6 aprile 402 d.C., il luogo fu teatro della battaglia di Pollentia. Si tratta di un feroce scontro tra i Romani e i Visigoti. Durante questo combattimento i Visigoti, guidati da Alarico, furono sconfitti dal generale romano Stilicone. Fu così che Alarico e i suoi soldati vennero cacciati dal suolo italiano. In un secondo momento, in epoca medievale, questo piccolo centro divenne capoluogo di contea. In aggiunta, gli venne anche conferito lo status di una prestigiosa residenza feudale. Pollenzo acquisì il suo aspetto medievale grazie al re Carlo Alberto di Savoia. Il re chiamò a sé gli artisti più famosi del suo tempo per lavorare alla Chiesa di San Vittore, alla Cascina Albertina e al castello.
Il posto perfetto per uno scavo archeologico
Molto nota è visitata per le sue forme neogotiche è la Chiesa di San Vittore. La chiesa è stata costruita negli anni Quaranta, insieme al Castello di Pollenzo: la residenza reale. Durante i lavori per la sistemazione di tubature nel piazzale di fronte la residenza reale, alcuni tecnici hanno scoperto delle antiche tombe! In mezzo a questi sepolcri, c’era anche quello di una donna di alto rango morta verso la metà del V secolo circa. Ovviamente era risaputo che, in precedenza, la piazza era adibita a cimitero. Il dettaglio che più ha colpito gli esperti è stato il grado di conservazione del cadavere della dama. Dalla salma, sepolta con diversi oggetti personali, tra cui degli orecchini d’oro, è stato possibile datare la dama e determinarne l’etnia. Dai medesimi scavi sono state anche rinvenute le mura di un antico anfiteatro romano. Questo piccolo centro è proprio un fulcro di reperti d’epoca romana.
Cosa visitare
L’Italia è il Paese con il maggior numero di Patrimoni Unesco, e questo borgo è proprio uno di quei siti! Che siate in zona o di passaggio, merita una visita. Primo tra tutti è il Castello Reale di Pollenzo. È una delle residenze sabaude riconosciute come Patrimonio Unesco, nel 1997.
Non trascurare la Banca del Vino un museo della fine degli anni Novanta. È nato con lo scopo di ripercorre la storia dei vini italiani selezionando e conservando i migliori vini del Paese. La Banca si trova all’interno del complesso dell’Agenzia, centro economico-finanziario della tenuta reale dei Savoia.
Un altro luogo di interesse è la Chiesa di San Vittore Martire, una chiesa parrocchiale in stile neogotico dell’Ottocento. Il progetto fu ideato dall’architetto Ernest Melano. La facciata esterna in mattoni rossi è arricchita da grandi archi, il campanile e le guglie in pietra. Sia la facciata che i lati della chiesa sono decorati da statue di santi. Il re Carlo Alberto fece realizzare un accesso esclusivo per accedere alla tribuna reale direttamente dal giardino del castello. Ultimo, ma non per importanza, è il ponte Moresco di Pollenzo. Si tratta della struttura di un antico ponte sospeso, costruito a metà dell’Ottocento, sulle sponde del fiume Tanaro.
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Il polo universitario
L’Università degli Studi di Scienze Gastronomiche nacque nel 2004 e la sua sede si trova proprio a Pollenzo. Venne promossa dall’Associazione Slow Food, in collaborazione con le Regioni Piemonte ed Emilia-Romagna. Si tratta di un ateneo privato legalmente riconosciuta dal Ministero dell’università e della ricerca.
Persone dotate di conoscenze e competenze nel settore agroalimentare. Specialisti capaci di guidare la produzione, esperti di distribuzione e consumo di cibo. I suoi studenti vengono formati con un’ottica indirizzata a contribuire a un futuro più ecosostenibile. I suoi laureati sono impiegati nel settore delle produzioni agroalimentari artigianali e industriali. Si occupano di piccola, media e grande distribuzione nel settore turistico, nell’educazione alimentare e in enti e organizzazioni. Molti di loro sono diventati anche grandi imprenditori.
La UNISG e il suo rettore si vantano di formare i grandi gastronomi del domani. Grazie al suo prestigio, l’Università di Scienze Gastronomiche è diventato uno dei principali centri internazionali di ricerca per nuovi modelli di metodi agricoli e sulla biodiversità.
Come raggiungerlo?
Viaggiando in macchina, è facilissima da raggiungere!
Da Torino, per mezzo dell’autostrada A6 (Torino- Savona), esci al casello di Marene; prosegui in direzione Alba-Bra. A Roreto di Cherasco, segui le indicazioni per Pollenzo-Alba;
Da Asti, segui le indicazioni per Alba – Bra. Giunti sulla tangenziale di Alba puoi procedere per Bra-S. Vittoria e una volta arrivato a Cinzano puoi svoltare a sinistra per Pollenzo;
Da Cuneo e provincia segui la statale 231 in direzione Fossano – Bra. Giunti a Roreto di Cherasco, dopo aver superato la rotonda, svolta a quella successiva a destra e segui indicazioni per Pollenzo-Alba.
Ti abbiamo convinto a visitare questo borgo in provincia di Cuneo? Bene! Facci sapere se ti ha colpito particolarmente e se la consiglieresti a qualcuno! Taggaci nelle tue foto e non dimenticarti di gustare un ottimo vino, a Pollenzo!
Articolo di Daniele Atza
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