
La storia di Piazza Venezia, uno dei luoghi più famosi di Roma, ha origini antiche. Situata al centro della Capitale, è vicinissima al Campidoglio, e da essa si diramano alcune delle più importanti strade della città: Via dei Fori Imperiali, Via del Corso, Via del Plebiscito, Via del Teatro Marcello.
Ma qual è la sua storia? Ecco alcune curiosità sulla piazza
La prima sistemazione di Piazza Venezia è di stampo rinascimentale, ma l’aspetto attuale del luogo si deve quasi interamente a importanti interventi di fine Ottocento e primi del Novecento. Per secoli la piazza è stata semplicemente il punto di arrivo di via del Corso, una piazza piccola ma molto frequentata dai romani.
Il Vittoriano
Nel 1870 Roma diventa la capitale del nuovo Stato. Si decise allora di fare di Piazza Venezia il fulcro della nuova capitale, facendo convergere nuove strade verso il centro cittadino. Alla morte del re Vittorio Emanuele II, per glorificare la raggiunta unità nazionale, si fece costruire un grande monumento dedicandolo al “padre della patria”. Per realizzare l’imponente opera, fu necessario allargare la piazza e demolire molti edifici circostanti. Il monumento verrà inaugurato nel 1911 e ciò renderà la piazza un importante centro politico, dove si svolgono le manifestazioni nazionali più importanti.
Alla fine della Prima Guerra Mondiale, fu aggiunto un altro elemento molto significativo: fu costruito l’Altare della Patria, in cui venne tumulato un soldato italiano sconosciuto caduto durante il conflitto, divenuto celebre col nome di Milite Ignoto, a memoria di tutti i soldati caduti in guerra e mai ritrovati.
Il nome della piazza: Palazzo Venezia
Situato sul lato ovest della piazza, fu costruito per volere di Paolo II. Una volta divenuto papa, arricchì l’opera cercando di rendere il palazzo una degna dimora papale. Fu il cardinale Marco Barbo, nipote del pontefice, a completare l’edificio nel 1467. Fu proprio in questo periodo che parte del palazzo fu concessa come sede degli ambasciatori della Repubblica veneta. Da allora in poi il palazzo divenne noto col nome di Palazzo Venezia, e da qui la piazza prese il nome che conserva ancora oggi. Il palazzo fu, fino alla fine dell’Ottocento, il punto di arrivo della corsa dei Barberi, la corsa dei cavalli di Barberia che correvano senza fantino, che si svolgeva, a Carnevale, da Piazza del Popolo lungo via del Corso.
Nel 1929, Benito Mussolini lo scelse come sede lavorativa e del Governo e dal balcone pronunciava i suoi discorsi alla folla sottostante. Sempre durante gli anni del regime, Mussolini decise di creare un grande viale per collegare il Colosseo a Piazza Venezia, aprendo la veduta verso il grande monumento antico: nacque così Via dei Fori Imperiali.
Palazzo delle Assicurazioni Generali
Di fronte al Palazzo Venezia, nei primi anni del Novecento, è stato costruito il Palazzo delle Assicurazioni Generali, nell’ambito delle ristrutturazioni della piazza. Caratteristico è l’ornamento presente nella facciata, il Leone di San Marco, proveniente da un bastione delle mura di Padova. Il palazzo ripete le caratteristiche fondamentali del dirimpettaio Palazzo Venezia: la facciata è caratterizzata da arcate al pianterreno, e da una lunga serie di bifore romaniche sovrastate da finestrelle. I locali, oggi occupati da una banca, un tempo ospitavano il famoso Caffè Faraglia, che attirava una clientela facoltosa e raffinata, come Gabriele D’Annunzio. Purtroppo l’eccessiva sorveglianza e le continue perquisizioni dovute alla presenza di Mussolini nell’antistante Palazzo Venezia ne causò la chiusura nel 1933.
Palazzo Bonaparte
Sul lato nord, tra Piazza Venezia e via del Corso, troviamo il Palazzo Bonaparte, dove visse la nobildonna Maria Letizia Ramolino, madre di Napoleone Bonaparte.
Madama Lucrezia
All’angolo della Piazza si trova un gigantesco busto femminile, detto popolarmente Madama Lucrezia. Unica presenza femminile del gruppo di statue parlanti, in passato vi venivano affissi epigrammi satirici e di critica al governo papalino.
Piazza Venezia è una delle piazze più iconiche di Roma, ricca di storia, fascino e cultura, che ogni anno ospita milioni di turisti. Che aspetti a visitarla?
Articolo di Renata Tanda