Piazza di Spagna – è indubbiamente una delle piazze più conosciute di Roma. Piena di negozi di lusso, con turisti e romani che passeggiano nei dintorni, è il luogo di ristoro per eccellenza. Non a caso l’area tra la piazza e la Scalinata di Trinità dei Monti viene definita il salotto di Roma. Andiamo scoprire 9 curiosità su questo splendido luogo!
1. Francia Vs Spagna
A metà del 1600 l’attuale Piazza di Spagna era in realtà divisa in due triangoli: uno a nord e uno a sud. Il primo, a settentrione, denominato Piazza di Francia ospitava la sede dell’Ambasciata francese. Il secondo, a meridione, denominato Piazza di Spagna ospitava invece la sede dell’Ambasciata di Spagna presso lo Stato Pontificio e, dopo il 1870, presso la Santa Sede. Le due potenze rivali in questo modo si fronteggiavano simbolicamente e non. Ad oggi il palazzo dell’Ambasciata spagnola mantiene la sua originaria funzione di residenza ed uffici dell’Ambasciatore di Spagna presso la S. Sede, mentre l’Ambasciata francese si è spostata a Palazzo Farnese.
2. La colonna dell’Immacolata Concezione
Si erge esattamente di fronte all’Ambasciata spagnola e fu voluta da Papa Pio IX nel 1857 ed è opera dell’architetto Luigi Poletti. Il progetto del gruppo scultoreo fu complesso sin dalle origini, comprendendo 4 statue, 4 bassorilievi, la colonna ed una statua di bronzo e ottone raffigurante la Vergine. Tutto questo per definire un insieme che raggiunge quasi i 30 metri di altezza. La tradizione vuole che ogni anno, la mattina dell’8 dicembre, una squadra dei Vigili del Fuoco metta una corona di fiori celebrativa tra le braccia della statua dell’Immacolata.
3. Il Collegio di propaganda Fide
Nel 1626 il palazzo fu donato a Papa Urbano VIII Barberini il quale lo adibì a collegio con lo scopo di formare missionari cattolici capaci di diffondere il culto anche nei luoghi più remoti. La magnifica facciata, con lo splendido movimento concavo-convesso che rende la struttura dinamica, è un interessante esempio di arte barocca opera del Bernini. Tuttavia non è integralmente opera sua, essendo stata poi completata dal Borromini su commissione di Papa Innocenzo X Pamphili, successore di Papa Barberini.
4. Bernini contro Borromini
Come già detto, il Borromini ottenne l’incarico del Palazzo di Propaganda Fide alla morte di Papa Urbano VIII. Egli non solo completò il lavoro con maestria, ma si concesse anche del tempo per fare un dispetto al suo rivale che abitava lì di fronte. L’artista decorò sia le finestre che lo stemma papale con delle enormi orecchie d’asino. Bernini partì subito al contrattacco scolpendo sul proprio terrazzo un gigantesco fallo. Gli interventi provocatori dell’uno e dell’altro vennero presto rimossi per motivi di decenza e decoro, ma rimangono tra i tanti aneddoti sulla loro rivalità.
5. La Fontana della barcaccia
Ai piedi della Scalinata di Trinità dei Monti c’è la Fontana della Barcaccia. Ideata da Pietro Bernini, padre del più famoso Gian Lorenzo, nel 1626 su commissione di Papa Urbano VIII fu poi completata dal figlio nel 1629. La fontana ha la forma di una barca con prua e poppa identiche, immersa in una piscina ovale. Il nome, che può apparire dispregiativo, celebra in realtà le note barcacce utilizzate per trasportare il vino. A cosa s’ispirò il Bernini padre per idearla? C’è chi dice che esistesse nella zona una naumachia (edificio dove si svolgevano giochi e battaglie navali). Altri sostengono invece che Papa Urbano VIII fosse rimasto affascinato da una barca trasportata lì durante un’inondazione del Tevere. In realtà l’illusione che l’imbarcazione scolpita stia per affondare si deve ad un escamotage utile a risolvere il problema della bassa pressione dell’acqua che alimentava la fontana.
6. La sala da the
Al numero 23 di Piazza di Spagna si trova la Sala da tè Babington’s, istituita nel 1893 da due facoltose inglesi: Isabel Cargill e Maria Babington. Il locale ebbe subito un importante ruolo nella diffusione del tè nella città di Roma. Sin dalla sua apertura è un punto di ritrovo per tutti gli anglosassoni residenti nella città, ma anche per intellettuali e personalità del mondo della politica, dell’arte e dello spettacolo.
7. La Casina Rossa
La Casina Rossa apparteneva a Anna Angeletti che era solita affittare camere ai turisti. Tra i tanti che vi entrarono e risiedettero ci furono anche il poeta inglese Keats e il pittore Severn i quali ospitarono per un periodo anche Shelley. Nel 1906 la Casina Rossa fu acquistata dalla Keats-Shelley Memorial House, fu restaurata e dal 1909 è un museo e una biblioteca aperta al pubblico.
8. Le botticelle
Le Botticelle sono carrozze turistiche trainate da cavalli caratteristiche della Capitale. Pochi anni fa Piazza di Spagna ne era invasa, ma dopo le ultime proteste di organizzazioni che tutelano gli animali il numero si è decisamente ridotto. Puoi comunque trovarne un paio e farti un giro per Roma in carrozza!
9. Film
Piazza di Spagna è un senz’altro luogo iconico della città, non stupisce quindi che compaia in diversi film che hanno che hanno segnato la storia della cinematografia. Tra i più celebri vale la pena di ricordare Vacanze Romane del 1953, con Audrey Hepburn e Gregory Peck, e Roma città aperta nel 1945 diretto da Rossellini. Piazza di Spagna ha sempre ospitato numerosi turisti e continua ad essere una delle piazze più trafficate e iconiche di Roma. Questo si deve senz’altro sia alla sua posizione che alla sua bellezza artistica e importanza storica. Cosa aspetti a visitarla?
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Articolo di Alice Mariti
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