
Naso ricurvo, pizzetto da capra e camminata goffa, queste sono solo alcune le caratteristiche della maschera che impersonifica Pantalone. Questo è forse il personaggio più longevo della commedia dell’arte, infatti è riuscito ad attraversare indenne quasi tre secoli di opere teatrali. Magari cambiando qualche sfumatura del suo carattere, ma mantenendo sempre fede alle proprie origini.
Che lavoro faceva Pantalone?
La maschera di Pantalone nasce a Venezia intorno al 1500, e impersonifica il classico mercante veneziano, avaro, lussurioso e dispotico. Le sue prime apparizioni vengono fatte risalire alle commedie rinascimentali, anche se un personaggio molto simile lo ritroviamo in alcuni spettacoli dove impersonifica il ruolo del Magnifico, un ricco proprietario terriero, molto legato alla sua famiglia e al nome che essa porta.
Numerosi sono stati gli attori che lo hanno reso grande, il primo fu Giulio Pasquati. Padovano di origine, recitò nella più grande e importante compagnia della commedia dell’arte, la compagnia dei Gelosi. In questo Pantalone veniva inscenato come un uomo robusto, molto sgraziato e con indosso solo una calzamaglia, che poteva essere sia rossa che verde. Altro nome da ricordare, per l’importanza che ha avuto nel far conoscere questo personaggio, è Cesare D’Arbes, della compagnia Medebach. Fu lui a salire sul palco nelle vesti di questo personaggio negli spettacoli di Carlo Goldoni, nell’intramontabile Sior Todero Brontolon
Chi rappresenta Pantalone?
La maschera di pantalone è tra le più note e amate del teatro. Quasi nessuno riesce a farsi riconoscere dal pubblico come questo personaggio. Questo dipende dalla verosimiglianza alla realtà. Difatti, il carattere di questa maschera prende spunto da una storpiatura satirica del tipico mercante veneziano. Questo era visto come una figura maligna, attaccato ai soldi e allo sfarzo, sempre pronto a fiutare ogni singolo affare che gli capiti a tiro. Ovviamente, non tutti i mercanti dell’epoca erano così, ma la visione che il popolo aveva di queste figure era questa.
Oltre a ciò, Pantalone presenta anche altre caratteristiche che lo distinguono, come la lussuria e l’amore per le giovani donne. Queste peculiarità non sono inserite a caso in un personaggio già di per se negativo, ma vanno a sottolinearne la natura malvagia e approfittatrice. Non a caso, in tutta la storia teatrale e letteraria, il ruolo del farfallone è sempre visto con disprezzo. Come lo stesso Dante Alighieri, che creerà un girone infernale apposito per queste tipologie di persone.
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Brighella e Pantalone: due personaggi, una sola maschera
Per quanto ci possa sembrare strano, la maschera di pantalone e la maschera di brighella hanno in comune molto di più di quanto pensiamo. Infatti, nonostante abbiamo origini geografiche molto distanti, la loro nascita è legata a doppio filo alla figura della Zanni bergamasco. Ma che cos’è lo Zanni? È il classico servo di padroni, solito combinare guai, mettersi nei pasticci e imbrogliare la gente che lo circonda.
Caratteristiche che entrambi i personaggi condividono. Oltre a ciò, ambedue le figure hanno iniziato proprio negli spettacoli dove lo Zanni era protagonista, Brighella come spalla e pantalone come antagonista. Sarà poi Carlo Goldoni a unificare i due personaggi, rendendoli molto più simili tra di loro e più adatti ad un tipo di commedia che non è più la commedia dell’arte, seguita principalmente dalla classe più povera, ma la commedia borghese. Anche dal punto di vista visivo sono molto simili, entrambe le maschere coprono buona parte del viso, ed entrambe presentano delle folte sopracciglia.
Rosaura, figlia di Pantalone
Chi pensa che la mela cada non lontano dall’albero, in questo caso si dovrà ricredere. Pantalone, infatti, ha una figlia, Rosaura. Per quanto i due condividano lo stesso sangue, in realtà hanno poco a che fare tra di loro. Lui è avaro, cattivo, un approfittatore di prima classe. Rosaura invece è molto differente. Presenta le classiche caratteristiche della bella gentildonna veneziana.
È bellissima, al contrario del padre, con lunghi capelli biondi e un viso molto dolce. È follemente innamorata di Florindo, suo coetaneo, che proviene da una famiglia rivale a quella di Pantalone. Ha un ottimo rapporto con i suoi servi, tra le più strette amicizie che si ritrova c’è Colombina, proprio la sua cameriera, che l’aiuterà nella difficile relazione con il suo amante. Inoltre, Rosaura durante lo spettacolo non indosserà mai la maschera. Questo gesto, per quanto banale, sta a indicare quanto lei si stacchi dalla figura del padre, per vestire un ruolo nuovo, un ruolo dove l’amore, e non in soldi, governa la persona.
Il carnevale: dove ogni maschera è Pantalone
Com’è vestito Pantalone? L’abbigliamento comprende un copricapo di lana in stile greco, una giacca di colore rosso e pantaloni dal taglio marinaretto. Alla cintura sono appese una spada, un fazzoletto o una borsa. Porta anche un mantello nero, talvolta con fodera rossa, e calza delle ciabatte nere.
Il carnevale è la festa del divertimento per eccellenza. La sua storia inizia in tempi antichi, quando durante questo periodo ogni persona si lasciava andare e poteva essere ciò che voleva, grazie all’ausilio di maschere e vestiti. Venezia ne è l’esempio perfetto. Qui, tutta popolazione si organizzava lasciar fuoriuscire la sua parte più nascosta. Ma non solo feste in maschera, questi giorni erano usati da tutti per prendersi delle piccole rivincite rispetto la vita di tutti i giorni, una pausa dal vivere comune, dalla monotonia.
Si potevano celebrare amori proibiti, tra nobili e popolani, e si poteva, per una volta, essere tutti uguali, anche mostrando la propria parte peggiore. È chi meglio di Pantalone e la sua maschera incarna a pieno lo spirito di questo periodo, un personaggio come lui, con tutte le sue contraddizioni e i suoi lati negativi, ci mostra che, più che reprime quella parte nascosta di noi, dobbiamo imparare a conviverci e a capirla. Senza falso buonismo, ogni singola persona, dal più ricco mercante veneziano, alla più povera serva, ha dentro di sè quelle caratteristiche che noi tanto odiamo di Pantalone.
Allora, ti hanno incuriosito pantalone e la sua maschera? Facci sapere come ne pensi nella sezione commenti.
Articolo di Paolo Callino
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