Palazzo del Capitano del Popolo: la storia di una città

palazzo del capitano del popolo

Il Palazzo del Capitano del Popolo si presenta come la facciata più caratteristica del centro storico di Reggio Emilia. L’edificio risale al 1280 e sin dalle origini è stato al centro delle vicende storiche, artistiche e politiche della città.

Chi era il Capitano del Popolo?

Nel 1278, per mettere ordine nella città – divenuta da poco libero comune – viene istituita una nuova figura di magistrato: il capitano del popolo. Questi, che doveva essere forestiero ed avere più di 30 anni, affiancava il podestà nella gestione di Reggio. Per esempio comandava le milizie popolari.

Nel 1326 la città cadde in mano ai Gonzaga, in seguito ai Visconti e poi agli Este. Cessarono definitivamente le libertà comunali e di conseguenza finì la carica del Capitano.

Storia del Palazzo del Capitano del Popolo

In seguito alla nomina del Capitano, il Comune stabilì nel 1280 la costruzione di un palazzo in cui egli potesse risiedere e lavorare.

Dal 1326, quando la città cedette al dominio delle signorie, il palazzo ospitò cariche diverse. Per molto tempo vi ebbe sede il massaro ducale e per pochi anni anche la zecca. Verso la fine del 1400 il comune restaurò l’edificio più volte per ospitare personalità importanti come la Duchessa Visconti Sforza e il luogotenente Sigismondo d’Este.

In seguito all’abbandono, il Palazzo attraversò un momento di decadenza. Il comune, non avendo i mezzi per risollevarlo, lo affidò ai fratelli Balburelli degli Scaruffi. Dopo una ristrutturazione, la costruzione di alcune botteghe e di una stalla, il palazzo divenne una locanda chiamata Osteria del Cappello Rosso (1515).

Curiosità: il Palazzo del Capitano del Popolo conservò questa funzione di ospizio nei secoli e nel 1913 prese il suo posto il più moderno Albergo della Posta. Oggi continua ad essere l’Hotel Posta.

Elementi del Palazzo

Le facciate visibili sono due: la principale dà su Piazza del Monte e l’altra sulla via Emilia. L’elemento che più salta all’occhio è la merlatura ghibellina posta sulla sommità della prima parete: ciò che rende il palazzo e il suo stile medievale immediatamente riconoscibili.

L’esterno è decorato con gli stemmi dei primi capitani e con il sigillo della Società di San Prospero.

Il balcone, in marmo veronese, ha un affaccio privilegiato sulla piazza ed è stato aperto nella Sala dei Difensori: un vasto salone in cui si tenevano i consigli della comunità.

L’interno conserva dipinti e decorazioni interessanti, solitamente però, non è accessibile in quanto sede di un hotel.

Curiosità: la Società di San Prospero del Popolo e delle Arti era un potente partito della città ed il primo promotore dell’elezione del Capitano.

Reggio Emilia e i palazzi che hanno fatto la storia

Palazzo del Capitano del Popolo è cambiato nel tempo in aspetto e funzione: secondo il periodo storico e a seconda di chi deteneva il potere politico della città. Così, se inizialmente era un palazzo che raffigurava l’indipendenza del comune, divenne in seguito sede delle figure appartenenti alle signorie che dominarono Reggio Emilia.

Palazzo del Capitano del Popolo è sicuramente uno degli edifici più antichi della città, ma non è l’unico a racchiudere in sé anni di storia e testimonianze architettoniche e artistiche.

Nel centro storico di Reggio si trovano molti edifici, risalenti ai secoli precedenti, da visitare e di cui scoprire la storia. A pochi passi da Palazzo del Capitano del Popolo, sulla via Emilia si trova per esempio Palazzo Spalletti Trivelli, nel passato elegante dimora nobiliare.

Un altro palazzo esemplare è il da Mosto, costruito sotto il dominio estense e oggi suggestiva ambientazione per eventi culturali.

Se ti trovi a Reggio Emilia non perdere l’occasione per immergerti in racconti del passato visitando i palazzi del centro!