Palazzo Carignano: inusuale bellezza torinese
Superata la centrale Piazza Castello, vero e proprio cuore di Torino, se ci si infila nella storica Via Accademia delle Scienze, dopo poco la via si aprirà in uno spiazzo dominato da un curioso edificio: è il Palazzo Carignano, protagonista indiscusso dell’omonima piazza. Non notare la costruzione è impossibile: la particolarissima facciata conquisterà il vostro occhio non appena entrerete nella piazza. L’aspetto è infatti originalissimo: sinuoso e morbido, completamente rivestito di mattoni rossi. Niente a che vedere con l’usuale estetica sabauda, che vuole invece linee sobrie e colori chiari. Eppure, nonostante la profonda differenza architettonica che lo allontana da altri poli culturali famosissimi di Torino, come il Reale e Palazzo Madama, il Carignano non gode di minore importanza. Al centro non solo della città, ma di tutta l’Italia, questo edificio racconta una storia molto interessante.. pronti a scoprirla?
Palazzo Carignano: una storia da scoprire
Dietro alla costruzione dell’edificio c’è la sapiente mano di Guarino Guarini, l’architetto che nel Seicento lasciò a Torino numerosissimi capolavori: tra gli altri, la Cappella di San Lorenzo che chiude un angolo di Piazza Castello, Palazzo Madama, la Chiesa di San Filippo Neri. A lui venne commissionata, nel 1679, la realizzazione di questa eclettica costruzione da Emanuele Filiberto di Savoia-Carignano. Tra le regali mura vennero alla luce due tra le personalità più influenti di tutto il ramo dei Savoia: Carlo Alberto e Vittorio Emanuele II di Savoia.
Nel 1848 la sinuosa struttura di mattoni venne destinata alla sede del Parlamento Subalpino, che divenne Italiano dopo l’unificazione del 1861. A questi anni risale il progetto di ampliamento (la precedente struttura lo rendeva infatti troppo piccolo per ospitare tutti i parlamentari nuovi) in direzione Piazza Carlo Alberto, magnifica piazza rinascimentale in cui ha sede anche la Biblioteca Nazionale di Torino. Tuttavia, la vorticosa politica nazionale di quegli anni non ebbe tempo di aspettare l’ampliamento, che arrivò solo quando la capitale era già stata spostata a Firenze.
Un centro politico
Palazzo Carignano resta comunque uno dei centri politici principali del capoluogo piemontese. Qui venne letto il proclamo in cui il Principe reggente per conto di Carlo Felice, Carlo Alberto, concedeva lo Statuto Albertino. Si tratta della prima costituzione scritta in Italia e fu un passaggio cruciale degli anni dell’unificazione. Che proprio qui sia avvenuto questo evento dà la misura di quanto fosse centrale la città di Torino in quegli anni.
Forse non tutti sanno, tra l’altro, che proprio dietro queste eleganti mura venne proclamata la nascita del Regno d’Italia da Vittorio Emanuele II, re di Sardegna e duca di Savoia. Insomma, nonostante la particolarità architettonica di questo edificio, possiamo ben immaginare perché sia così importante per la storia della città.
La costruzione fu al centro di un imponente restauro, durato dal 1998 al 2011. Ora è sede della Soprintendenza ai Beni Culturali del Piemonte e del Museo nazionale del Risorgimento Italiano.
Perché visitarlo?
1 – Per scoprire un edificio diverso dalle consuete architetture sabaude. Visitate questo importante polo culturale per scoprire un lato artistico lontano dalle solite costruzioni della città.
2 – Per rivivere la storia nazionale e locale a fondo. Immergetevi nelle stanze dove si è costruita l’Italia e immaginate di prendere parte al Parlamento dell’epoca! Con il Museo del Risorgimento, poi, ripercorrete moti e passaggi politici della nascita del Regno nazionale.
3 – Per scoprire un autentico angolo di Torino: anche gastronomico! Nella Piazza di fronte all’edificio, infatti, potrete gustare sapori piemontesi per tutte le tasche.
E voi? Siete mai stati a Palazzo Carignano? Cosa vi è piaciuto di più? Fatecelo sapere nei commenti e se l’articolo vi piace condividetelo!
Articolo di Aurora Saldi
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