Palazzina di caccia di Stupinigi: la corte va in campagna - Oj Eventi

Palazzina di caccia di Stupinigi: la corte va in campagna

stupinigi

Palazzina di caccia di Stupinigi: la corte va in campagna

stupinigi

Da Torino imboccate corso Unione Sovietica e lasciatevi guidare dal lungo rettilineo fino a Stupinigi: pochi chilometri e la grande città sarà solo un ricordo. Presto il paesaggio industriale della periferia lascerà il passo a una fila di cascine e vi sembrerà di essere tornati indietro nel tempo. Il lungo viale alberato cela cortili rustici e insegne risalenti a un’altra epoca. In fondo alla strada, la Palazzina di caccia di Stupinigi, sormontata dall’inconfondibile sagoma di un cervo, chiude in un grande abbraccio la strada che vi ha portato fuori dalla città. Qua, per la nobiltà locale, iniziava la campagna e quindi, per estensione, l’attività di caccia. Ma qual è la sua storia?

 

Storia della Palazzina di caccia di Stupinigi

La palazzina fu dapprima proprietà dei Savoia-Acaia e poi, dal 1400, rimase stabilmente in mano ai soli Savoia. Dista circa 10 chilometri dal centro storico di Torino, come l’altra grande reggia venatoria della nobiltà piemontese, quella di Venaria Reale. Per i reali era infatti importante che le riserve di caccia fossero idealmente molto vicine al cuore del potere, e cioè Piazza Castello, il centro del capoluogo. 

Nell’800 presso Stupinigi soggiornarono anche Napoleone e la sorella, Paolina Bonaparte. Un aneddoto curioso a proposito della Palazzina di caccia è quello relativo alla permanenza di un elefante indiano, donato a Carlo Felice: l’animale, chiamato Fritz, dopo qualche tempo in cattività impazzì e distrusse ciò che aveva intorno. Venne abbattuto e donato all’università di Torino: oggi è in mostra, imbalsamato, presso il Museo di scienze naturali della città. 

Nel 1997, come la Venaria, Stupinigi è stata dichiarata patrimonio dell’umanità UNESCO

 

Il percorso museale

La visita si apre con le scuderie reali, ambienti immancabili nelle residenze di caccia sabaude. Dopo aver visitato la biblioteca e l’antibiblioteca, vi addentrerete nel Salone centrale, che è il vero e proprio cuore della reggia. Godetevi un giro in questa sala straordinariamente affrescata. Da quel punto è possibile accedere ai meravigliosi appartamenti e alle cappelle reali

Un altro modo per visitare questo luogo incantato è avvalersi dei numerosi percorsi e delle visite guidate che la fondazione mette a disposizione: sapevate che ogni mese vengono organizzati tour che mettono a fuoco di volta in volta aspetti diversi della cultura dell’epoca

La Palazzina è poi molto spesso sede di eventi: mostre, manifestazioni culturali e artistiche hanno sempre più spesso luogo nello splendido scenario dei suggestivi corridoi della reggia. 

 

Come raggiungere Stupinigi

In auto: dal centro di Torino percorrere Corso Unione Sovietica e proseguire su Viale Torino sino al complesso. Da fuori città percorrere la tangenziale sud fino all’uscita Stupinigi e proseguire su Viale Torino.

In autobus: linea 4 sino al capolinea e successivamente linea 41 direzione Orbassano (fermata Stupinigi).

Che aspettate, dunque? La Palazzina di caccia è la meta ideale se volete fare un viaggio nel tempo ed immergervi nelle atmosfere incantate

 

Avete visitato altre residenze reali? Quale vi ha colpito di più? Fatecelo sapere nei commenti e se l’articolo vi piace condividetelo! 

Articolo di Aurora Saldi

Iscriviti per ricevere news su Torino

Scopri gli eventi su Torino

Entra nella nostra chat telegram

Contattaci per assistenza