Il Museo di Storia Naturale di Verona rappresenta una tappa imperdibile per tutti coloro che hanno interessi nelle scienze naturali. Grazie alle sue vaste collezioni e al forte impegno nella ricerca possiamo entrare in contatto con la storia del territorio, con la fauna e, soprattutto, con la nostra storia. E a proposito di storia, è importante ricordare anche il Museo Archeologico al Teatro Romano, dove potrete conoscere Verona attraverso un viaggio nell’epoca romana.
Verona è una città ricca di luoghi di cultura, con i suoi palazzi storici, i musei e le sue splendide chiese. Girando per le vie del centro storico, non si può fare a meno di rimanere strabiliati dall’Arena di epoca romana, al Duomo medievale, passando per gli eleganti edifici scaligeri come Castelvecchio e il Palazzo della Ragione e per la Gran Guardia ottocentesca. In poche parole, una città assolutamente da visitare!
Cosa contiene il Museo di Storia Naturale?
Il Museo di Storia Naturale di Verona rappresenta un punto di riferimento molto importante non solo per la città che lo ospita ma anche per la comunità scientifica e universitaria. Vanta infatti un patrimonio naturalistico di grande importanza, con oltre 3.000.000 di esemplari.
Il Museo civico ha la sua sede in un edificio di grande importanza dal punto di vista architettonico e storico, ossia il Palazzo Pompei. Quest’ultimo ospita ben 16 sale espositive suddivise in quattro macrocategorie, quali la sezione dedicata alla Botanica, alla Geologia e alla Paleontologia, alla Preistoria e alla Zoologia. Inoltre, all’interno del museo, sono presenti la biblioteca e delle sale dedicate ad attività didattiche.
Cosa vedere al Museo di Storia Naturale di Verona
Il Museo è suddiviso in quattro sezioni principali. Oltre a quella di preistoria, con la sua vasta collezione di reperti archeologici, la sezione di geologia espone una varietà di minerali e fossili provenienti da tutto il mondo. Offre inoltre una panoramica sulla formazione ed evoluzione dei paesaggi geologici. La zoologia ospita invece una collezione di specie animali, dai mammiferi agli insetti, esposti attraverso esemplari impagliati e scheletri. Infine, la sezione di botanica presenta una collezione di piante provenienti da diverse regioni del mondo.
Scopriamo più in dettaglio le diverse sezioni del Museo.
1. Botanica
BotanicaLa sezione dedicata alla Botanica, nata nel 1964 grazie al direttore Francesco Zorzi, raccoglie circa 260.000 campioni di erbario. Questa campionatura risulta essere una delle più importanti di Italia, sia per numero sia per qualità. Infatti, l’erbario si arricchisce annualmente grazie a donazioni e lasciti di studiosi da tutto il mondo. Dal 2010, la sezione Botanica si è spostata presso la sede della Palazzina di Comando dell’ex Arsenale militare. Le persone che lavorano all’interno di questa sezione si occupano della redazione di studi specialistici per riviste italiane ed estere e di progetti in collaborazione con le Università, per tesi e tirocini. Le collezioni di studio dell’area Botanica comprendono l’Erbario fanerogamico, di oltre 190.000 campioni, l’Erbario lichenologico, composto da 7.450 campioni, L’Erbario micologico, con oltre 17.250 campioni e l’Erbario briologico ed epatologico con 9.000 campioni.
2. Geologia e Paleontologia
Minerali e fossiliCon sede a Palazzo Pompei, uno splendido palazzo rinascimentale sulle rive dell’Adige, invece, troviamo la sezione dedicata allo studio e alla ricerca di Geologia e Paleontologia. Il patrimonio di questa sezione, secondo le stime, ammonterebbe a circa 200.000 campioni tra cui reperti fossili, minerali e rocce. Tra questi troviamo una delle collezioni più importanti e famose in tutto il mondo: la collezione dei fossili di Bolca. Quest’ultima è costituita prevalentemente da fossili delle raccolte storiche che testimoniano una lunga tradizione e passione per le collezioni naturalistiche. Nella collezione attuale si possono contare fino a 9400 esemplari fossili, in parte di proprietà dello stato e in parte di proprietà civica. Dal lato delle collezioni paleontologiche, invece, possiamo stimare circa 50.000 esemplari. Quelle mineralogiche e petrografiche ammontano a 7900 campioni, tra cui una collezione gemmologica di 40 pietre.
Ma di che cosa si occupa la sezione di Geologia e Paleontologia? La sezione, da una parte, è adibita alla conservazione del materiale in esposizione e alla divulgazione degli studi e del valore delle collezioni. Dall’altra, invece, investe nella ricerca, soprattutto attraverso collaborazioni con istituzioni nazionali e internazionali.
3. Preistoria
Continuando il nostro viaggio nel Museo di Storia Naturale di Verona, incontriamo la sezione di Preistoria, che raccoglie reperti che possiamo collocare tra il Paleolitico antico e l’età del Ferro. All’interno della sezione troviamo diverse collezioni, come quella archeologica, che riunisce alcuni materiali provenienti dal Museo Moscardo, un antico museo veronese del XVII secolo.
Degni di nota sono sicuramente i reperti che provengono dalla palafitta di Tombola Cerea, che si possono trovare in una delle parti del sito UNESCO, ovvero “Palafitte Preistoriche dell’Arco Alpino”. Ma la meraviglia della sezione di Preistoria non finisce qui. Infatti, troviamo anche la collezione paleoantropologica, con alcuni dei più antichi fossili umani d’Italia. Questa collezione ospita reperti che provengono da oltre venti insediamenti palafitticoli dell’area del Lago di Garda, dalla pianura veronese e dai siti dei Monti Lessini. Come per la sezione precedente, all’interno della sezione si occupano di attività finalizzate alla ricerca, alla divulgazione così come alla conservazione e gestione delle collezioni.
4. Zoologia
L’ultima sezione che ci rimane da scoprire del Museo di Storia Naturale è quella inerente alla zoologia, anch’essa con sede a Palazzo Pompei. Qui, possiamo trovare al momento circa 2.000.000 di esemplari zoologici conservati. Numero ad ogni modo provvisorio, dato che le ricerche e le donazioni portano alla luce sempre nuovi reperti che arricchiscono la collezione. Nello specifico, in questa sezione troviamo collezioni zoologiche di grande importanza, soprattutto per la fauna italiana. Per esempio, troviamo alcuni gruppi di invertebrati, come anfipodi, ragni, tardigradi, coleotteri mediterranei ed echinodermi.
Se vogliamo farci un’idea più chiara della varietà e della grandezza di questa sezione, ci basta dare un’occhiata ai numeri. Infatti, troviamo circa 8.000 scatole entomologiche, con 1.800.000 esemplari di insetti, 4.000 vasi con circa 620.000 esemplari di invertebrati conservati in alcol, 50.000 esemplari di invertebrati preparati a secco e circa 20.000 esemplari di vertebrati. Come per le altre sezioni, la ricerca è molto attiva e si svolge soprattutto nel territorio veronese. Infine, la sezione di Zoologia si occupa anche dell’organizzazione di mostre temporanee, convegni e seminari anche a livello internazionale.
Ti piacerebbe scoprire le meraviglie del Museo di Storia Naturale di Verona? Faccelo sapere nei commenti!
Articolo di Francesca Proni
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