Museo dei Grandi Fiumi: il museo sulle civiltà dell’acqua
Il Museo dei Grandi Fiumi è un museo di Rovigo, nel Veneto. Questo museo archeologico raggruppa numerose testimonianze delle civiltà e delle comunità che si sono sviluppate sulle sponde dei fiumi del Polesine. Qui troviamo esposti reperti archeologici che testimoniano le relazioni tra le popolazioni sorte lungo corsi d’acqua.
Il Museo dei Grandi Fiumi è pensato per adulti e bambini. Attraverso il suo percorso innovativo potrai immergerti nella storia del Polesine. In questa esperienza unica scoprirai la sua evoluzione attraverso i vari periodi storici in relazione con il resto d’Europa.
Grazie ai numerosi eventi e laboratori, per tutte le età, sarà ancora più facile apprendere la storia, imparando e divertendosi insieme!
Il Museo dei Grandi Fiumi e la sua storia
Ci troviamo nell’antico Monastero Olivetano di S. Bartolomeo. Il monastero venne eretto nel XIII secolo, ma non fu fin da subito luogo di culto.
Tra il Cinquecento e il Seicento si stabilì l’Ordine degli Olivetani, una congregazione che ha origine a Siena tra 1200 e 1300.
Quando i monaci si trasferirono, ampliarono molto la struttura, aggiungendo due chiostri e due cortili.
I chiostri impreziosiscono questa struttura e fanno dell’edificio uno dei più importanti a Rovigo e nel Polesine. Uno dei chiostri conserva ancora il pozzo, molto suggestivo in primavera, con l’erba verde e la fioritura dei fiori. Non per niente questo luogo è molto gettonato dai rodigini per le foto di matrimonio!
I chiostri dovevano essere luogo di meditazione e preghiera per gli Olivetani. Possiamo ancora assaporarne il silenzio solenne, quasi sacro. I monaci erano amanti dell’arte: troviamo sui davanzali numerose incisioni sacre.
Il Monastero venne in seguito chiuso in età napoleonica, perciò alla fine del 1700. Il Comune decise di restaurare il monastero e nel 2001 venne inaugurato. Qui venne così ospitato il museo civico già presente ed ampliato, creando il Museo dei Grandi Fiumi odierno.
Il museo collabora continuamente con le istituzioni culturali e le scuole, non solo del territorio, ma anche nazionali ed europee. Ciò permette una continua innovazione dei contenuti e una vasta scelta fra eventi o iniziative, apprezzate molto dai cittadini.
La struttura è inoltre sede di campi estivi. Bambini e ragazzi lavorano insieme la terra secondo le tradizioni dei monaci. L’obiettivo è quello di creare una continuità tra passato e presente, per mantenere vive tradizioni secolari. Non mancano ovviamente laboratori archeologici e tanto altro!
Ora che abbiamo parlato della storia di questo edificio, non ci resta che presentare ciò che il museo offre!
Cosa si trova nel Museo dei Grandi Fiumi?
I reperti che compongono il Museo dei Grandi Fiumi provengono in parte dalla raccolta del collezionista Camillo Silvestri. Già nel 1650 egli fondò un museo chiamato Museum Silvestrium. Dopo la sua morte, l’altra parte della sua collezione venne divisa tra Scipione Maffei e il Seminario Vescovile di Rovigo.
I reperti della collezione comprendono ben 5 periodi storici:
- Età del Bronzo
- Età del Ferro
- Età Romana
- Medioevo
- Rinascimento
Senza ombra di dubbio, il Museo dei Grandi Fiumi presenta aspetti innovativi interessanti. Questi aiutano ad apprendere e a visitare in modo scorrevole, senza stufarsi.
Infatti, oltre a trovare le tradizionali sequenze di teche di reperti che si affiancano l’un l’altra, troviamo molto di più. Per esempio, installazioni multimediali, ricostruzioni virtuali, ambientazioni scenografiche, diorami e plastici.
I diorami sono a grandezza reale. Essi ripropongono abitazioni, indumenti ed attività a seconda del periodo storico. Alcuni di questi presentano copie di oggetti che possono essere maneggiati dai visitatori.
Il visitatore è accompagnato così in un viaggio immaginario alla scoperta della sua storia. A Rovigo troviamo un altro luogo ricco di storia che consigliamo di visitare. Il Palazzo Roverella è una pinacoteca che raccoglie numerosi quadri del Polesine, ed è appena a 15 minuti a piedi dal museo!
Potrebbe essere un’ottima occasione per avere il quadro completo delle popolazioni che hanno vissuto fra il fiume Adige e il Delta del Po.
Tu cosa ne pensi? Sei già stato a Rovigo? Scrivici la tua esperienza nei commenti!
Articolo di Asia Colonna
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