Monterotondo: un comune dal grande valore storico-monumentale! - Oj Eventi

Monterotondo: un comune dal grande valore storico-monumentale!

Monterotondo

Monterotondo: un comune dal grande valore storico-monumentale!

 

Monterotondo

Monterotondo

Tra le due principali strade consolari del Lazio, la Nomentana e la Salaria, si trova il comune di Monterotondo. Si tratta di un territorio ricco di arte e monumenti, ottimale per una gita fuori porta.

L’importanza di Monterotondo è soprattutto storica. Infatti, durante la Seconda Guerra Mondiale, i suoi abitanti si sono distinti per il loro coraggio ed il loro eroismo.  Il comune è circondato da moltissime aree verdi. Tra queste vi si trovano le famose campagne di Tor Mancina e quella della Valle Ricca.

 

Monterotondo: la storia

Le origini di questo comune a pochi passi da Roma, sono molto antiche. I greci fondano Eretum, questo il suo nome originario, prima della creazione di Roma.

Successivamente i Sabini vi si stabiliscono e nell’area  creano circa venti capanne. In questo periodo Monterotondo diviene luogo principale delle varie guerre che si susseguono  tra i romani e i sabini durante il periodo monarchico.

Nel XIII secolo molte famiglie ricche importanti si contendono il territorio, come gli Orsini e i Barberini. La famiglia degli Orsini a quel tempo ha come membro del soglio pontificio Giacinto Orsini, nominato Celestino III. Egli si occupa di valorizzare il territorio ed attuarne una riqualificazione. Tra gli interventi di questo periodo vi è la creazione della Rocca, attuale Palazzo Comunale.

Durante un periodo difficile, tra il 1500 e il 1600, gli Orsini vendono l’area, che passa così ai Barberini. Con loro Monterotondo acquista sempre più importanza, fino a diventare un ducato. Grazie a loro inizia un’altra serie di lavori, tra questi vi è la nascita della strada che va da Piazza del Popolo a Piazza  Duomo.

Successivamente i Barberini cedono il feudo ai marchesi del Grillo, che a loro volta lo donano al duca di Sora. Nel 1814 passa alla famiglia dei Boncompagni. Qualche anno successivo, dopo una lunga battaglia nel 1867, le truppe di Garibaldi conquistano per un breve periodo Monterotondo. Il generale brucia Porta Romana, attuale Porta Garibaldi.

Durante la Seconda Guerra Mondiale, l’esercito e gli abitanti di Monterotondo si distinguono per il loro coraggio e la loro resistenza. Nome di particolare importanza in questo periodo è quello del partigiano Edmondo Riva, che si sacrifica durante degli episodi di lotta partigiana nel 1944.

Oggi Monterotondo si decora della Medaglia d’Argento al Valor Militare per la guerra di liberazione.

 

Il Duomo o Basilica di Santa Maria Maddalena

I Barberini, nel 1629, ordinano la realizzazione della Basilica di Santa Maria Maddalena nel XVII secolo. Si può ammirare nella piazza di Papa Giovanni Paolo II.

Lo stile del complesso segue il filone barocco, come si può intravedere sia dalla facciata a due ordini sia dal campanile a cuspide.

Al suo interno si trovano in totale sei cappelle laterali, dove si trovano affreschi e sculture. Nella cappella della Madonna vi è una statua che rappresenta la Vergine con il Bambino, chiamata ‘Maria Vergine della Purità’, forse copia di un’opera di Sansovino. Tre finestre in vetri policromi illuminano l’abside. L’altare maggiore è caratterizzato da un sarcofago di epoca romana che presenta delle scanalature sinuose parallele, chiamate strigilature ed è in marmo bianco.

Al suo esterno, precisamente in Via San Pio di Pietralcina, si trova la statua omonima della via. Sulla destra del Duomo, invece, si è una terrazza con una fontana, che ricorda il Pincio ed è per questo detta ‘Il Pincetto’.

 

Palazzo Orsini

Palazzo Orsini è una delle maggiori attrazioni storico-artistiche del comune di Monterotondo. La sua costruzione avviene grazie alla famiglia nobiliare degli Orsini. Si tratta di un’antichissima costruzione, poiché già nel 1286 risulta in un documento che testimonia la spartizione fra eredi di un certo Matteo Rosso Orsini. Presenta una facciata che segue lo stile romanico e barocco e vi è un campanile centrale.

Ci sono due ingressi, uno in Piazza Marconi e uno pedonale in Via Giovagnoli che presenta un portale in travertino. Nel 1500 Giacomo Orsini vi introduce delle decorazioni rinascimentali. Tra gli affreschi ce ne sono alcuni di Gerolamo Siciolante da Sermoneta, che ritraggono episodi del mito di Adone, datati intorno al 1553-55. nel 1600 i Barberini ne modificano la struttura. Essi vi introducono alcuni fregi ed il colonnato. Alcuni anni più tardi il feudo, così come il palazzo, passa sotto i marchesi del Grillo che non vi attuano particolari modifiche. Nel 1890 passa sotto l’Amministrazione Comunale di Monterotondo.

Nel 1951 vi è il terremoto di Avezzano, che rovina molto il palazzo, ma subito dopo vi si attua un profondo restauro. Durante la Seconda Guerra Mondiale, le truppe della V Armata Alleata, occupano l’edificio. Oggi il Palazzo, sede del Comune, si presenta ben conservato e al suo interno si può visitare il Museo Archeologico e Multimediale di Monterotondo.

 

La Chiesa di San Rocco a Monterotondo

La Chiesa di San Rocco si trova nei pressi della Porta Garibaldi. Si tratta di un complesso edificato al di sopra di un’antica cappella. L’inizio della sua costruzione si annovera nel 1560. Insieme alla struttura principale si costruisce anche l’Oratorio, di cui poi, dal 1627, si occupa la Compagnia del Sacco Nero, detta anche Compagnia della Morte.

Quest’ultima chiede ai Barberini di finanziare i lavori, che vengono proseguiti dall’architetto Domenico Castelli. Oggi, sopra l’altare, si può ammirare il dipinto della cosiddetta Madonna del Diluvio, eseguita da un artista sconosciuto. Al suo interno la chiesa presenta uno stile molto semplice e tradizionale. La facciata ha uno stile a capanna e presenta un portale sormontato da un timpano triangolare in pietra. All’interno è presente un’unica navata, quattro nicchie, due finestre nel presbiterio e due coppie di finestre che si trovano lungo le pareti laterali.

Il complesso ha una muratura fatta da pietra di cava, mentre la copertura esterna ha un tetto a due falda composto da tegole in laterizio.

Al centro vi si trova una coppia di colonne in stile composito e un timpano spezzato. Il pavimento si compone di lastre in marmo, mentre il soffitto si copre da un contro-soffitto in legno. Si tratta di una chiesa di piccole dimensioni, ma molto caratteristica.

 

Cosa ne pensi di Monterotondo? Ti piacerebbe passarci una gita fuori porta e conoscere meglio questo piccolo comune? Faccelo sapere nei commenti qui sotto!

Articolo di Marica Sabbatini

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