Melzo: cosa vedere in città e nei dintorni - Oj Eventi

Melzo: cosa vedere in città e nei dintorni

Melzo

Nelle campagne a sud di Gorgonzola, si trova Melzo, comune di 20 mila abitanti in provincia di Milano, dalla vocazione mercantile. Una delle sue particolarità è quella di avere sul territorio il primo cinema Dinamico in Italia, il Cinema Arcadia.

Per circa duecento anni Melzo rimase sotto il dominio della famiglia dei Trivulzio, grazie alla quale moltissimi dei monumenti oggi visitabili sono stati costruiti. Si tratta di una città ricca di storia, ma anche di monumenti che la ripercorrono.

Le origini di Melzo

Si dice che Melzo abbia avuto origini etrusche, poiché viene collegata all’antica città di Melpum, di cui si trova traccia negli scritti di Plinio il Vecchio. Purtroppo però, non è possibile esserne certi, in quanto non esiste alcun ritrovamento archeologico in grado di confermarlo.

Anche la continuità tra le due città è dubbia, laddove Melpum è stata distrutta all’inizio del IV secolo a.C., mentre le prime menzioni della città di Melzo nel XII secolo d.C. Il toponimo è ad ogni modo di origine prelatina.

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I monumenti storici di Melzo

Palazzo Trivulzio

Palazzo Trivulzio

Il centro storico si trovava all’interno delle mura, di cui conserva il disegno a raggiera intorno alle piazze centrali. Qui si trova la Torre civica risalente al XVI secolo, originariamente pensato come campanile della mai realizzata chiesa di Sant’Ambrogio. I Trivulzio avrebbero l’avrebbero voluta come sede plebana, ma l’edificio incompleto fu abbattuto per lasciare spazio alla piazza del mercato.

Nelle vicinanze è possibile visitare l’oratorio di Sant’Antonio anche una sorta di pantheon a pianta ottagonale dei Trivulzio. Da non dimenticare il Palazzo Trivulzio, una costruzione dalle origini medievali costruita per rispondere a esigenze difensive. L’edificio è legato alla grande casata milanese che dominò il luogo per circa due secoli, a partire dalla fine del Quattrocento e fino alla morte senza eredi dell’ultimo signore, nel 1678. Il palazzo presenta una fronte neoclassica, ma è di origine cinquecentesca su una base preesistente di castello medievale, di cui si individuano le tracce. Il Palazzo divenne residenza di campagna della famiglia da cui prende il nome dal 1499 al 1678. Nel 1987 l’amministrazione comunale, che ormai possedeva l’immobile, decise di realizzare un intervento di recupero edilizio per recuperare l’originaria struttura e il patrimonio pittorico più antico.

Le chiese

La chiesa di Sant’Andrea, dalle origini trecentesche e rinnovata nel Quattrocento, presenta caratteristiche proprie dell’architettura rurale a cui è stato sovrapposto un ampliamento in stile gotico-lombardo. La particolarità di questa chiesa è la presenza di affreschi, come la Madonna col Bambino in trono tra san Gerolamo, santa Caterina e due committenti risalente al 1487.

La Chiesa di Sant’Antonio da Padova è stata eretta anch’essa per volere della famiglia Trivulzio. Fu costruita in stile barocco intorno al 1640 e fu denominata così in nome dell’antica contrada di Sant’Antonio che conduceva alla piazza. Nella chiesa sono conservate alcune prestigiose opere come la statua di Sant’Antonio risalente all’Ottocento e l’affresco seicentesco che ritrae il Santo nella tipica iconografia che comprende putto, breviario e giglio. Anche la Chiesa di San Francesco è stata edificata nel 1847 ancora una volta grazie alla famiglia Trivulzio.

Lo stemma del Comune di Melzo sembrerebbe derivare dallo stemma dell’antica famiglia lombarda dei de Melzo, che, potrebbe aver tratto nome e origine da questa terra.

Arcadia: storia del primo cinema digitale

A Melzo è possibile trovare il Cinema Arcadia, il primo cinema italiano a proiettare film in digitale. Inoltre, è uno dei due cinema italiani che ancora oggi proietta i rarissimi film in 70 millimetri, vale a dire partendo da una pellicola larga il doppio di quella standard da 35 millimetri, nonché la più diffusa prima dell’avvento del digitale.

La sala Energia, che si trova all’interno di questo meraviglioso cinema, è tra le più grandi d’Europa, con uno schermo largo 30 metri e alto 16 metri e mezzo e un impianto audio unico in Italia.

Il merito della fama di questo cinema è da attribuire a Piero Fumagalli, che lo aprì nel maggio 1997, quando i film erano ancora tutti su pellicola e quasi tutti da 35 millimetri. La genialità di Fumagalli è stata quella di introdurre tre finestrelle nelle stanze, sopra e dietro gli spettatori, da cui si proiettano i film, e una in mezzo per proiettare i film in digitale, prevedendo il loro arrivo. Si, perché i film in digitale non erano ancora stati diffusi.

Nei primi tre anni di vita, infatti, al cinema Arcadia si proiettavano solo film in pellicola. Solo nel 2001, con il film d’animazione Disney Atlantis, L’impero perduto, che arrivò nel cinema all’interno di un hard drive, ovvero un disco rigido contenente l’intero film, fu proiettato per la prima volta un film in digitale.

Di tanto in tanto le vecchie pellicole vengono tirate fuori e riproiettate. Perciò, se capitate a Melzo proprio in quei rari momenti potrete approfittarne e godervi un bel film, magari in 70 millimetri. Un formato che secondo qualcuno, tra cui registi come Quentin Tarantino e Christopher Nolan, è il migliore in assoluto.

Cosa vedere nei dintorni di Melzo

Gorgonzola

Gorgonzola

Nei dintorni di Melzo è possibile svolgere diverse attività, soprattutto dedicate agli amanti della natura.

  • L’Oasi naturalistica della Martesana, un’area naturalistica di oltre 30 ettari caratterizzata dalla presenza di uno specchio d’acqua, un sentiero didattico, stagni e tanta natura. Si trova tra i comuni di Pozzuolo Martesana e Melzo. L’area era stata inizialmente individuata per creare una cava di sabbia e ghiaia per realizzare un’autostrada. Una volta terminata l’attività estrattiva, però, la cava è stata sottoposta a interventi di recupero e riqualificazione ambientale. Oggi è un’area verde che ospita una varietà di specie vegetali e animali, anche specie protette e di prestigio.
  • Il Cammino di San Giovanni è legato alla figura di San Giovanni Battista. Partendo da Melzo si attraversano le campagne lodigiane, le bellezze del parco dell’Adda fino a Borgo San Giovanni, attraversando Lodi, per congiungersi infine con il Cammino dei Monaci e la Via Francigena.
  • È sempre un’opzione visitare i borghi nelle vicinanze. Come Gorgonzola, città che da il nome proprio al famoso formaggio, o Cassina de’ Pecchi e Pozzuolo Martesana.

E voi, siete curiosi di visitare Melzo? Fatecelo sapere nei commenti.

Articolo di Simona Losito

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