
Nel Parco Nazionale delle Dolomiti Bellunesi si trova Longarone, tristemente famoso per il disastro del Vajont del 1963. La sera del 9 ottobre, una massa di 270.000.000 mc di roccia e terra si staccò dalla montagna precipitando nell’omonima diga. Da qui s’alzò un’onda gigantesca che travolse Longarone ed altri paesi lungo la valle, radendoli al suolo.
All’epoca Longarone aveva circa 4700 abitanti di cui quasi la metà venne travolta dall’acqua e dal fango.
Nel 2000 si è concluso il processo che ha condannato lo Stato, Enel e Montedison a risarcire i comuni danneggiati. Infatti, venne accertato che il disastro poteva essere evitato usando una maggiore diligenza.
Ma Longarone non è famoso soltanto per questo. Infatti, la sua ricostruzione l’ha trasformata in una moderna cittadina che ora costituisce un importante polo di attrazione internazionale.
Vediamo insieme quali sono le 5 ragioni per cui dovresti visitarla.
1. Longarone Fiere
Longarone fiere rappresenta il terzo più importante polo fieristico del Veneto, dopo Verona e Padova. Qui si svolgono fiere nazionali conosciute in tutto il mondo per la loro rilevanza, che richiamano migliaia di visitatori.
- Agrimont si occupa dell’agricoltura e zootecnia di montagna, delle attività forestali, del giardinaggio e dei prodotti tipici. Il mondo rurale montano presenta qui tutte le attrezzature e le risorse che lo contraddistinguono. Espositori specializzati si ritrovano qui ogni anno per presentare le ultime novità del settore. Gli stand con produttori agro-alimentari completano l’offerta per la delizia degli avventori.
- Promotor è un salone per auto, moto e cicli che ha cadenza biennale.
- Expo Dolomiti è la fiera per l’ospitalità e la ristorazione in montagna in cui si incontrano albergatori, ristoratori e aziende che operano nel settore.
- Arredamont è una mostra internazionale dell’arredamento di montagna, dove partecipano le eccellenze del settore mobile-arredo. Il pubblico sempre più numeroso giunge da tutti gli stati confinanti.
- MIG – Mostra Internazionale del Gelato Artigianale che dal 1959 si svolge a Longarone. È un appuntamento di rilevanza internazionale in cui ogni anno s’incontrano gli operatori del settore merceologico del gelato artigianale.
- Optimac è una fiera biennale dedicata alla mostra di macchinari, componenti e materie prime dell’occhialeria
2. Il Parco Nazionale delle Dolomiti Bellunesi
Trova nell’area di Longarone diversi punti di accesso. A piedi, in bici o a cavallo, ci sono centinaia di sentieri, mulattiere e vie ferrate da percorrere. Per apprezzarne in pieno la sua bellezza e godere dei suggestivi panorami. C’è infatti una rete di oltre 200 km di sentieri CAI, oltre a numerosi percorsi tematici e sentieri natura da scoprire. Vediamo insieme i più famosi.
- Il sentiero tematico La Montagna Dimenticata, si snoda sulle vie militari e le antiche strade dei minatori. Comprende 6 tappe in circa 40 km e consente una visuale particolare sulla storia del territorio.
- Il sentiero che porta ai Cadini del Brenton è facile e si completa in circa mezzora. Consente di meravigliarsi di fronte a una sequenza di 15 profonde cavità scavate dal torrente Brenton che si getta da piccole cascate. Vicino si trova un percorso che porta alla terrazza panoramica sulla Cascata della Soffia. Uno spettacolo a tutto tondo da non perdere.
- L’itinerario archeologico dei Covoli in Val Lamen si compone di due anelli, distinti per difficoltà. Ci consente di scoprire i “covoli”, dei ripari rocciosi in cui si rifugiavano le comunità preistoriche.
- Una passeggiata in Val del Grisol è davvero un’esperienza unica. Di origine marine giurassiche, è una valle silenziosa e perfetta per rilassarsi. L’ambiente è caratterizzato da versanti ripidi e salti rocciosi, da boschi di abete bianco e faggio, da valli e forre umide. Al suo interno convivono numerose specie animali autoctone come gallo cedrone, picchio nero, cervo, capriolo, civetta.
- La Conca di Caiada è racchiusa tra i monti Cimon, Cime di Caiada e Cirvoi. Origina da una imponente frana che circa 30.000 anni fa si staccò dalle cime durante la glaciazione colmando la valle. Caratteristica per i suoi immensi boschi misti di abete bianco e faggio, e per le sue estese radure ondulate. Qui si trova la rarissima orchidea, l’epipogio, anche conosciuta come “orchidea fantasma”. Infatti, fiorisce soltanto durante le primavere umide e miti e può vivere nascosta sotto terra anche per molti anni!
3. Il Museo del Vajont
Dove si trova la testimonianza dell’immane tragedia. Attraverso un percorso cronologico, suddiviso in 4 sezioni, fatto di immagini, reperti, e filmati. La Diga del Vajont che è il simbolo indiscusso di quella drammatica notte, oggi è visitabile in tour guidati.
4. Castello della Gardona
Con la sua caratteristica torre a pianta triangolare, poco distante da Longarone, in località Gardona. Si raggiunge percorrendo un antico sentiero tracciato su una strada romana. Un’escursione ad anello adatta a tutti. Venne eretto nel 1171 e apparteneva al sistema difensivo della contea di Belluno. Nel 1500 ebbe un ruolo fondamentale contro l’invasione tedesca. Oggi ne rimangono soltanto i resti della torre che, grazie ai recenti lavori di restauro, è tornata al suo antico splendore.
5. Longarone
È famosa anche per i suoi monumenti storici.
Ne sono un esempio i cosiddetti murazzi. Una delle poche testimonianze sopravvissute alla tragedia del Vajont, sono una grandiosa opera di ingegneria risalenti al 1550. Terminati soltanto nel 1817, sono costituiti da gradoni sostenuti da muri a secco sui quali avveniva la coltivazione dei terreni.
L’Antica Chiesa Arcipretale, distrutta nel disastro del 1963, rappresentava un simbolo della cittadina con il suo maestoso campanile alto 49 m. I suoi resti sono conservati nel Museo Pietre Vive e all’interno della Chiesa di Santa Maria Immacolata, come la Madonna mutilata e il Gesù crocifisso. Questa chiesa rappresenta oggi il simbolo del rinnovamento di Longarone, la cui prima pietra fu posata nel 1975. È un’opera monumentale che rappresenta la salita al Golgota come testimonianza della tragedia e luogo di rinascita sociale. Caratteristica è la sua rampa a spirale che collega i due piani.
A 1 km dal centro di Longarone si trova il caratteristico Campanile di Pirago. Rimasto miracolosamente illeso dopo il passaggio dell’onda, che invece ha distrutto la chiesa adiacente dedicata a San Tommaso Apostolo del 1400. Un luogo di pace e tranquillità custodito nella natura che lo circonda.
Longarone: come si arriva
Per chi arriva in auto, da sud prendere l’autostrada A27, poi procedere verso Cortina e seguire le indicazioni per Longarone. Per chi arriva da nord, prendere la SS 251 in direzione Longarone.
Chi arriva in treno, scendere alla stazione di Longarone oppure a quella di Belluno, da cui partono i bus per il collegamento diretto.
In autobus, dalla stazione ferroviaria di Belluno partono i collegamenti giornalieri da e per Longarone con la linea Dolomiti Bus.
Chi preferisce l’aereo, gli aeroporti più vicini sono quelli di Venezia, Treviso, Bergamo, Verona e Milano Linate. All’arrivo si può optare per il proseguimento in treno o in pullman seguendo le indicazioni precedenti.
Conoscevi Longarone? Hai mai sentito parlare della tragedia del Vajont? Hai già avuto occasione di visitarla? Facci sapere cosa ne pensi nei commenti!!!
Articolo di Serena Di Nicolantonio
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