Le maschere veneziane, tra mistero e seduzione - Oj Eventi

Le maschere veneziane, tra mistero e seduzione

maschere veneziane

Le maschere veneziane, tra mistero e seduzione

 

maschere veneziane

Quando una persona pensa a Venezia non può fare a meno di immaginare le maschere veneziane, bellissime, eleganti, dai colori sgargianti e dalle forme più strane. Ma sotto questa veste si cela un mondo di perversione, malaffare e mistero che rivela la vera anima del passato di Venezia. Spesso tendiamo a dimenticare da dove derivano le nostre tradizioni, anche quelle più comuni, e come hanno fatto a sopravvivere nel tempo. 

 

La storia sociale delle maschere

Le prime prove delle maschere veneziane le abbiamo nel 1286 quando la Repubblica di Venezia emana una legge che impedisce alle persone di indossarle al di fuori delle feste private e del periodo del carnevale. Con il passare del tempo la Repubblica di Venezia cercherà sempre di fermare il decadimento sociale attribuito al mascherarsi, con scarsi risultati. Ad esempio, nel 1700 la legislatura che regolava l’utilizzo di queste era molto stringente, solo le donne potevano indossarle e solo quando si recavano a teatro.

Finito il dominio di Venezia e subentrato l’impero austriaco questa tradizione viene ancora più soppressa, limitandola alle sole feste private. Le pene per chi trasgrediva erano molto severe, per gli uomini due anni di carcere e 500 lire di multa, mentre per le donne c’era la fustigazione in pubblica piazza e la messa alla gogna tra le colonne di San Marco. Alla fine, con l’arrivo dello stato italiano, le regole diventano molto meno restrittive, ma oramai i veneziani avevano sviluppato una certa diffidenza verso i vari potenti dell’epoca, testimoniando la forte natura indipendente e il grande amore verso la propria storia e la propria cultura. 

 

Amori e maschere

Le maschere da sempre rimandano al mistero, al voler nascondere qualcosa, e proprio questa mentalità che fa vivere alle maschere veneziane un periodo d’oro che va dal 1200 al 1800. All’inizio queste venivano utilizzate durante tutto l’anno per poter incontrare i propri amanti, lontani da occhi indiscreti e malelingue. Ma non solo per questo, ogni attività in città veniva accompagnata dall’uso delle maschere, come l’andare a teatro, l’incontrarsi con un uomo d’affari ect. Numerose sono le testimonianze di amanti incontrati grazie ad un travestimento, ancor più numerosi sono le feste mascherate dove si consumavano tradimenti e amori proibiti.

Celebre è l’utilizzo della maschera da parte di uno dei più grandi amanti della storia: Giacomo Casanova. Celeberrimo per le sue innumerevoli conquiste amorose, utilizzava due strumenti per sedurre le sue amanti: il cioccolato fondente, da sempre considerato un alimento proibito, e la sua nota maschera. È proprio quest’ultima che diventerà famosa in tutto il mondo e sarà il simbolo di una Venezia misteriosa, intrigante e sensuale, una Venezia che resiste alle imposizioni e ai soprusi e che mantiene intatte le sue tradizioni. 

 

I tipi di maschere

Di maschere veneziane ne esistono moltissimi tipi, con colori sgargianti, con le forme più stravaganti.  Tuttavia, nel passato di Venezia ne esistevano solo 2/3 tipologie e si differenziavano principalmente per gli adorni che presentavano. Non a caso il numero massimo di botteghe produttrici di maschere che Venezia ha raggiunto nel suo passato è stato 12, poche se le mettiamo a paragone con l’enorme richiesta. La maschera più famosa di tutte è la “Larva” che copre occhi e naso, ma lascia libera la bocca.

Questa veniva utilizzata principalmente da uomini e donne per recarsi a teatro e poter mangiare e bere liberamente durante lo spettacolo e spesso veniva indossata con un cappello tricorno e il famoso Tabarro, un corto mantello nero. L’insieme di questi tre elementi formavano la famosa Bauta, ovvero il completo classico per il travestimento veneziano. La fantasia faceva il resto inventando combinazioni di abiti sempre più complesse e sempre più vistose. Poi con il passare degli anni questi oggetti hanno sempre aumentato il loro valore fino ad arrivare ad essere dei veri e propri segni distintivi delle classi più abbienti. E così, una tradizione secolare e distintiva di una città si è sempre più diffusa nel mondo, fino a diventare quel fenomeno globale che noi tutti conosciamo.

 

Com’è fatta una maschera veneziana

La preparazione di una maschera veneziana è molto complessa e richiede molti passaggi, fatti da mani esperte. Pochi sono gli artigiani che rispettano ancora le regole tramandate dal passato. Ma vediamo questi step un po’ più da vicino:

  • Il primo consiste nel creare un modello per la nostra maschera. Questo è il passaggio più creativo e consiste nel modellare un blocco di argilla donandogli delle sembianze umane.
  • Poi si versa sopra questo modello della polvere di gesso alabastro unita ad acqua. 
  • Successivamente, si lascia asciugare per circa 90 minuti e si lascia riposare.
  • A questo punto il gesso si sarà solidificato e va staccato per dal modello, in questo modo avremo una sorta di stampo negativo del volto che vogliamo realizzare.
  • Con lo stampo pronto si comincia la vera e propria creazione della maschera, stendendo della carta “cartalana” al suo interno
  • Si lascia riposare per circa 24 ore in ambiente caldo umido.
  • Il risultato finale dovrebbe essere un volto di carta “cartalana”, molto leggere liscio. Se così è, adesso basterà rifinire gli occhi, colorare la nostra maschera e decorarla.

Il carnevale, la festa di Venezia

Il carnevale a Venezia ha da sempre un’importanza enorme. Non solo per il significato culturale e religioso, ma anche per una tradizione tutta veneziana che proviene dal suo passato. Infatti, questa festività, come tutti i carnevali dell’età antica, prende spunto dai riti pagani che si svolgevano nello stesso periodo. Così anno dopo anno, la Serenissima l’ha inglobata nel suo folklore, mantenendo le vecchie tradizioni che caratterizzavano questa festa.

È nota, infatti, la natura libertina del carnevale, dove tutti i cittadini potevano travestirsi ed essere veramente se stessi, lasciando libero sfogo ai propri amori e alle proprie passioni. Così le maschere veneziane, che servivano per travestirsi, cominciano ad assumere sempre più valore e sempre più importanza, diventando un simbolo di libertà e spensieratezza. Oggi, il Carnevale di Venezia, famoso in tutto il mondo cerca con tutte le sue forze di mantenere in vita questa tradizione secolare fatta di amori, segreti e misteri che nonostante il tempo continua a vivere.

 

Conoscevi la storia delle maschere veneziane? Facci sapere cosa ne pensi nei commenti!

Articolo di Callino Paolo

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