Lago di Sorapis: consigli e leggende di un lago speciale - Oj Eventi

Lago di Sorapis: consigli e leggende di un lago speciale

lago di sorapis

A sud-est della famosissima Cortina d’Ampezzo vi è il meraviglioso lago di Sorapis, che attrae ogni anno migliaia di turisti. Raggiungibile tramite un percorso di 11 km, è un lago naturale scavato nella roccia, che viene alimentato dai ghiacciai circostanti. Le sue acque di colore turchese lo rendono una meta molto gettonata, una delle più conosciute delle Dolomiti bellunesi. Rappresenta una tappa obbligatoria per coloro che visitano la zona e per chiunque voglia ammirarne la bellezza e la peculiarità.

Un tesoro da preservare

Il lago di Sorapis non è balneabile, non è quindi il posto ideale in cui recarsi per rinfrescarsi. Ci sono ovviamente validi motivi dietro al divieto di balneazione che rendono l’idea di come questo lago sia di fatto un paradiso vulnerabile che va a tutti i costi protetto.

Innanzitutto, si è giunti a questa soluzione drastica per via dei numerosissimi turisti che inquinavano l’ambiente e rendevano il lago sporco e poco agibile. In realtà se i turisti si fossero comportati in maniera educata, il loro numero elevato non sarebbe più di tanto un problema. I rifiuti lasciati sulle rive del lago o addirittura al suo interno però, stavano davvero compromettendo il delicato ecosistema del lago e il suo magnifico colore.

Un luogo strategico

Il lago di Sorapis è un luogo perfetto da scegliere se ci si trova nelle sue vicinanze, poiché risulta non troppo lontana da tutte le altre destinazioni più gettonate delle Dolomiti bellunesi. Si può infatti raggiungere facilmente Cortina d’Ampezzo, Auronzo e Dobbiaco, ma anche tante altre città. Ci sono numerose piste da sci se si ama questo sport, e sentieri da percorrere se si ama passeggiare nella natura. Immancabile per i ciclisti è “La Lunga Via delle Dolomiti” che collega Cortina con i paesi più piccoli circostanti, tra cui la caratteristica San Vito di Cadore.

Il colore e il nome

Come già accennato, il lago presenta un’insolita colorazione. Quest’ultima è il motivo per cui in molti conoscono questo lago e decidono di visitarlo, ma da dove arriva il turchese che tanto contraddistingue il lago di Sorapis? La causa è da ricercare proprio dal modo in cui il lago viene alimentato, ovvero dal ghiacciaio. Le polveri presenti in esso si vanno a depositare sul fondo, facendo sì che le acque assumano queste sfumature molto peculiari.

Il suo nome invece deriva dalla sua cascata detta “El Piss”. Il gruppo montuoso che sorge sopra di essa viene chiamata “Sora el Piss” perché si trova appunto sopra la cascata e da lì è nasce la parola Sorapis che dà il nome a lago e montagna.

I due aspetti del lago

Se visiterete il lago durante la bella stagione, lo troverete al massimo del suo riempimento, proprio a causa delle alte temperature che fanno sciogliere rapidamente l’acqua dei ghiacciai. D’estate il lago è adornato dalla fitta vegetazione rigogliosa, mentre spostando lo sguardo verso l’alto spiccano le montagne circostanti, tra cui le famosissime Cime di Lavaredo.

Durante l’inverno invece avviene il fenomeno dell’abbassamento delle acque. In realtà il fenomeno è perfettamente normale e fisiologico, ed è prova che i ghiacciai sono in salute. Ciò che avviene infatti è semplicemente un minor scioglimento del ghiaccio dovute alle rigide temperature.

La leggenda del monte Sorapis

Il nome del lago deriva da quello di una delle montagne che lo sovrasta: il Monte Sorapis. Dietro questa montagna si cela una leggenda che coinvolge anche il vicinissimo lago di Misurina.

Il Re Sorapiss aveva un’unica figlia, la Principessa Misurina, che crescendo senza madre veniva viziata molto dal padre ed era diventata capricciosa. Il giorno del suo compleanno la principessa chiese un oggetto proibito come regalo, voleva lo specchio della fata che viveva all’interno del monte Cristallo.

Il Re Sorapiss inizialmente le negò il regalo, ma dopo un po’ cedette e accontentò sua figlia. La accompagnò dalla fata che non era convinta di voler assecondare la principessa e che anzi cercò di persuaderla. Infine, la fata decise di accontentare Misurina ponendo però una condizione pesante. Sperava con quest’ultima di far arrendere la principessa, facendole capire le proprie priorità. La condizione era la seguente: in cambio dello specchio il re si sarebbe trasformato in una montagna. Il re accettò pur di rendere felice sua figlia, che al contrario, non si accorse nemmeno di ciò che stava accadendo e pensava solo al suo specchio.

Misurina si trovò senza accorgersi sulla cima del papà ormai montagna e a causa di una vertigine cadde e morì. Pochi secondi prima della trasformazione totale, il Re Sorapiss pianse talmente tanto per la morte della principessa che dal monte nacquero due ruscelli che a valle formarono il lago di Misurina.

Come arrivarci

Per arrivare al lago di Sorapis, si può prendere la macchina o i mezzi pubblici ed entrambe le opzioni portano fino al Passo Tre Croci. Dopodiché si hanno due opzioni.

La prima prevede l’attraversamento della Forcella Marcoira, in questo modo si ha la possibilità di percorrere un percorso meno gettonato, senza privarsi di panorami mozzafiato. In questo caso si prenderanno i sentieri n° 213 e 216. L’altra possibilità è quella di prendere invece il percorso n° 215 e passeggiare per il bosco fino ad arrivare al rifugio Vandelli, dove si potrà mangiare, riposarsi e ammirare la bellezza del lago dall’interno di un anfiteatro naturale.

Consigli pratici

Per chiunque voglia visitare il lago si raccomanda di partire abbastanza presto per evitare la troppa confusione delle ore di punta e godersi meglio il panorama. Si consiglia un certo tipo di abbigliamento. Servono sicuramente calzature adatte alle escursioni e giacche a vento per i temporali improvvisi. Data la lunga esposizione al sole, soprattutto nei mesi estivi, è meglio munirsi di crema solare e nel caso in cui ci siano bambini è opportuna anche una corda di sicurezza. Sarebbe comunque meglio avere un minimo di esperienza sia con la montagna che con le escursioni e si raccomanda di seguire attentamente le indicazioni fornite per evitare spiacevoli incidenti.

Se è una meta così tanto conosciuta è perché chiunque scopre della sua esistenza non può fare a meno di vederlo con i propri occhi. E tu, ci sei già stato al lago di Sorapis? Ti piacerebbe? Faccelo sapere nei commenti!

Articolo di Sonia Di Terlizzi

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