
Il Ponte Sant’Angelo e la sua storia, immerso in una città incredibile in cui in ogni angolo il tuo sguardo si può perdere. Immerso nell’arte e nelle cultura.
Quando è stato costruito il Ponte Sant’Angelo?
Ponte Sant’Angelo e la sua storia. Collega la piazza omonima al lungotevere Vaticano, a Roma. Inizialmente, era chiamato Ponte Elio dall’imperatore Publio Elio Adriano che lo fece costruire tra il 130 ed il 135 d.C. dall’architetto Demetriano come via d’accesso al Mausoleo di Adriano. La solidità del ponte è davvero straordinaria. Infatti, nessuna piena del Tevere è mai riuscita a travolgerlo o a danneggiarlo.
La visione dell’Arcangelo Michele
Durante il Medioevo, cambiò nome in Ponte San Pietro, perché rappresentava l’unico accesso diretto alla Basilica Vaticana dalla città.
Il nome attuale si deve a una tradizione che risale al 590 d.C.. Si narra che, mentre Papa Gregorio Magno attraversava il ponte durante una processione, vide l’arcangelo Michele che, sulla sommità di Castel Sant’Angelo, riponeva nel fodero la sua spada. Questa visione fu interpretata come segno di buon augurio, a significare la fine della pestilenza che affliggeva Roma.
Da allora il nome Sant’Angelo si estese al ponte ed al Castello, sulla cui cima è stata collocata la statua dell’angelo per ricordare l’avvenimento.
L’esposizione degli impiccati
Niccolò V fece innalzare sul ponte due piccole cappelle espiatorie dedicate a Santa Maria Maddalena ed ai Santissimi Innocenti. Le due chiesette dovevano ricordare un incidente provocato da cavalli imbizzarriti durante il Giubileo del 1450, quando centinaia di pellegrini morirono accalcandosi sul ponte mentre affluivano dal Vaticano.
Per molti anni, Ponte Sant’Angelo diventò luogo di esecuzione della pena capitale e di esposizione dei corpi dei condannati. Nel 1500, ben 18 impiccati furono appesi sul ponte. Negli anni seguenti furono talmente numerose le impiccagioni, che divenne proverbiale il detto: “Ce sò più teste mozze su le spallette che meloni al mercato”.
Il sacco di Roma e le statue di San Pietro e San Paolo
Nel 1533 Clemente VII, durante il Sacco di Roma, capì che le cappelle erano rifugi per gli archibugieri nemici verso chi si affacciasse dalle mura del castello. Ordinò, pertanto, la demolizione delle chiesette, facendole sostituire con le statue di San Pietro e di San Paolo, realizzate rispettivamente da Paolo Romano e dal Lorenzetto.
Nel 1536, in occasione del solenne ingresso di Carlo V a Roma, Paolo III affidò a Raffaello da Montelupo l’incarico di ornare il ponte con otto statue. Le sculture raffigurano i quattro evangelisti ed i quattro patriarchi.
Chi ha scolpito gli angeli di Ponte Sant’Angelo?
Le nuove statue si rovinarono in breve tempo. Perciò, nel 1668, per volere di Clemente IX, Gian Lorenzo Bernini progettò il restauro del ponte. Balaustrate di pietra e cancellate di ferro sostituirono i parapetti. Alle sculture di San Pietro e San Paolo ne vennero affiancate altre dieci, gli angeli della Passione di Cristo.
È stato soggetto a una tassa sotto il regno di Papa Clemente VII nel XVI secolo, i cui proventi furono destinati alla creazione di statue rappresentanti San Pietro e San Paolo. Successivamente, nel 1688, il ponte è stato impreziosito con dieci statue di angeli, cinque su ciascun lato, tutte progettate da Lorenzo Bernini e realizzate principalmente dai suoi allievi. Ogni angelo porta con sé un simbolo della passione e della sofferenza di Gesù.
L’angelo con la colonna rappresenta il sostegno al quale Cristo fu legato mentre subiva le frustate. Il secondo angelo, con il flagello, mostra lo strumento di tortura utilizzato dai romani su Gesù.
La corona di spine, posta sulla testa di Cristo, è rappresentata da un altro angelo.
L’angelo con il Sudario mostra il Velo della Veronica, con l’impronta del volto di Gesù. Questo angelo presenta segni di danneggiamento dovuti alla difesa del Vaticano nel 1870.
La scultura dell’angelo con la veste ed i dadi raffigura il momento in cui i soldati romani giocavano per la veste di Cristo. I chiodi utilizzati per crocifiggere Cristo sono rappresentati dall’angelo con i chiodi. L’angelo con la croce, scolpito da Ercole Ferrata. L’angelo con il cartiglio, replica di un lavoro di Bernini. Quello con la spugna rievoca il momento in cui Gesù fu offerto aceto su una spugna.
Infine, l’angelo con la lancia rappresenta l’arma usata per trafiggere Gesù.
La trasformazione di Ponte Sant’Angelo
Nel 1892 si fecero dei lavori per la costruzione dei muraglioni e si rese necessario aumentare la larghezza del letto del fiume fino a 100 metri. Pertanto il ponte subì una grossa trasformazione, assumendo l’aspetto attuale. Furono aggiunte due nuove arcate alle due estremità, per sostituire i due piccoli archi minori della costruzione originale. Si scoprì, anche, un’antica rampa romana ancora lastricata e parte dei parapetti originari.
Come arrivare a Ponte Sant’Angelo?
Vediamo come puoi arrivare facilmente a Ponte Sant’Angelo. Prenderemo come punto la Stazione Termini per la tua partenza per raggiungere il Ponte.
- Se scegli l’autobus. Gli autobus Atac di Roma offrono un servizio di trasporto davvero efficiente. Se consideri il traffico di Roma è davvero un modo veloce per raggiungere le tue destinazioni grazie alle corsie preferenziali. La linea 64 arriva direttamente al Ponte, dovrai percorrere dall’ultima fermata, ponte Vittorio Emanuele, a piedi solo 250 metri e sarai a destinazione. arriva ogni 5 minuti circa e la durata del percorso è di circa 20 minuti. Ci sono diverse possibilità di acquisto di biglietti, da quello orario a quello valido per alcuni giorni.
- In taxi dalla stazione Termini sono circa 7 minuti di percorrenza per un prezzo che può arrivare intorno ai 12-15 euro. Quando siete lì chiedete maggiori informazioni riguardo i prezzi direttamente ai tassisti.
- Se preferisci la metro, con circa 2 euro puoi arrivare molto comodamente grazie alla fermata proprio sotto stazione Termini. La durata del percorso è di circa 7 minuti scendendo a Lepanto.
- Ti piace camminare? È la soluzione perfetta perchè così puoi gustarti Roma nel profondo. Il Ponte Sant’Angelo dista circa 3,5 chilometri dalla stazione e con un’andatura media, in massimo 45 minuti potrai arrivare. Ma sono sicura che durante il percorso ti fermerai a vedere le meraviglie della città Eterna.
E tu, conoscevi tutte queste curiosità su Ponte Sant’Angelo? Ci sei mai stato? Raccontaci la tua esperienza!
Articolo di Renata Tanda
Iscriviti per ricevere news su Roma