La Basilica di Sant’Anastasia e i suoi gobbi - Oj Eventi

La Basilica di Sant’Anastasia e i suoi gobbi

Basilica di Sant’Anastasia

La Basilica di Sant’Anastasia e i suoi gobbi

 

Basilica di Sant’Anastasia

Situata alla fine dell’omonimo Corso, la Basilica di Sant’Anastasia rappresenta uno straordinario esercizio gotico italiano al cui interno sono conservate opere di imparagonabile valore. Nonostante essa non sia né cattedrale, né la chiesa del patrono, è la più grande della città di Verona ed attira ogni anno migliaia di turisti ed appassionati del genere.

 

Antichità

La costruzione dell Basilica di Sant’Anastasia iniziò verso la fine del 1200 e i lavori si protrassero all’incirca per i due secoli successivi. La sua consacrazione, infatti, risale al 1471.

La chiesa conserva il nome di una chiesetta precedente, costruita durante gli anni dell’impero longobardo, dedicata ad Anastasia: vergine e martire del IV° secolo. L’edificio si trovava a conclusione del decumano massimo: la strada principale della Verona romana che collegava Portoni Borsari a Ponte Postumio (ponte che crollò definitivamente nel basso Medioevo, in un periodo compreso tra il 1097 e il 1239 a seconda delle fonti).

Il 1290 fu l’inizio dell’era dei domenicani che sopra la chiesetta iniziarono la costruzione della Basilica gotica (stile caratteristico dell’epoca, altre chiese della città rispettarono i canoni) dedicata a San Pietro martire, originario di Verona e simbolo per tutti i fedeli della città.

La famiglia Della Scala, sempre attenta alle esigenze dei cittadini e della chiesa, contribuì finanziariamente alla costruzione della Basilica di Sant’Anastasia.

Tra il 1509 e il 1517, conseguentemente alla guerra della lega di Cambrai, il Sacro Romano Impero assunte il controllo di Verona e proprio nella Basilica di Sant’Anastasia si tenne la cerimonia di sottomissione dell’imperatore Massimiliano I d’Asburgo. Poco dopo la città tornò sotto al dominio della Serenissima che proseguì i lavori di costruzione e decoro di Sant’Anastasia.

Nel 1807 per volere di Napoleone, l’ordine dei domenicani venne soppresso, mettendo fine alla loro presenza nella Basilica di Sant’Anastasia di Verona. La chiesa venne quindi affidata al clero diocesano e divenne parrocchia con il beneficio di Santa Maria in Chiavica.

 

Restauro

Negli anni che intercorrono tra il 1878 e il 1881, l’edificio venne sottoposto a diversi lavori di restauro durante cui venne consolidato il magnifico campanile, sostituiti alcuni marmi del portone principale e riparati gli altari delle cappelle

Piccoli lavori di restauro continuarono anche negli anni successivi ma degno di nota è sicuramente quello del 2010 quando venne portato a termine un intervento che coinvolse l’intera basilica e che è da annoverarsi tra i più importanti interventi mai effettuati su un monumento veronese.

 

Architettura

L’esterno della Basilica di Sant’Anastasia è un eccellente esempio di architettura gotica veronese, con qualche anticipo rinascimentale.

La facciata in cotto è a salienti e divisa in tre porzioni, come le sue navate interne. Anche se incompiuta la chiesa risulta solenne e imponente.

Il maestoso portale della Basilica è biforo, e nonostante faccia parte di una struttura gotica, porta con se elementi caratteristici rinascimentali, come le lunette affrescate che raffigurano la Santissima Trinità (nella lunetta maggiore) e l’arrivo dei frati Domenicani a Verona (nelle lunette minori).

Al suo interno la basilica si presenta a schema di “croce latina” ed è suddivisa in tre magnifiche navate congiunte con volte a crociera. Le navate sono separate da alcune colonne in marmo veronese bianco e rosso caratterizzate da capitelli gotici congiunti a magnifiche decorazioni floreali

Alla base delle prime colonne delle navate, spiccano due acquasantiere, particolari e suggestive perché sorrette da gobbi. Quella di sinistra è una scultura riconducibile a Gabriele Caliari (padre del celebre pittore Pietro Caliari, detto “il Veronese”, simbolo del rinascimento italiano) e quella a destra è opera di Paolo Orefice, chiamata dai cittadini di Verona “Pasqualino” perché fu li collocata in occasione della Pasqua.

Entrambe le statue sono un omaggio al popolo veronese, povero e umile, che sprona con la fede la generosità dei ricchi. La leggenda narra che accarezzare la gobba delle statue porti fortuna, chissà, tentar non nuoce.

Nelle navate laterali della Basilica di Sant’Anastasia, sono visibili diversi altari, affreschi e culture, installati negli anni che intercorrono tra il XIV e XVII secolo.

 

Opere più significative

All’interno di Sant’Anastasia tutto è degno di nota e tutto merita di essere visto. Se si dovesse fare creare una top 5 le opere sarebbero sicuramente le seguenti: 

  1. L’altare Fregoso: costruito nel cinquecento dal famoso Michele Sanmicheli; 
  2. L’altare di San Tommaso d’Aquino: ornato da una pala di Girolamo dai Libri, che ritrae la Madonna in trono col Bambino e santi 
  3. La Cappella Cavalli: decorata da numerosi affreschi del XIV secolo, tra cui la splendida Vergine in Trono dell’Altichiero; 
  4. La cappella Pellegrini: arricchita con altorilievi di terracotta raffiguranti scene della vita di Gesù;
  5. Il monumento Seregno: con decorazioni di Nanni di Bartolo e affreschi di Michele Giambono.

L’opera di punta di punta della Basilica merita tuttavia una citazione a parte, stiamo parlando del magnifico affresco di San Giorgio e la Principessa. Questo dipinto è frutto delle mani di Antonio Pisano, detto Pisanello, e massima espressione del gotico internazionale veronese. Esso è visionarie nella Cappella Pellegrini. Fu Eseguito fra il 1433 e il 1438, ed è considerato il più grande capolavoro dell’artista, che in esso ha resuscitato un mondo favoloso e cavalleresco, tracciandolo con tratto elegante e nitido, ricco di ori, argenti e colori suggestivi.

 

Visitare la Basilica di Sant’Anastasia a Verona 

La Basilica di Sant’Anastasia è visitabile con i seguenti orari

  • Dal Lunedì al Venerdì dalle 10.30 alle 17.00; 
  • Sabato dalle 10.00 alle 18.00;
  • Domenica dalle 13.00 alle 17.30.

Per quanto concerne le celebrazioni liturgiche, esse si svolgono alle 18.30 durante i giorni feriali, i sabati e le vigilie. La domenica e le solennità, la santa messa è prevista in cinque diversi orari, rispettivamente alle 9.00, 10.00, 11.00, 12.10 e 18.30.

La prenotazione per la visita non è necessaria. Per maggiori informazioni e possibili consultare il sito web della chiesa.

 

Correrai a scoprire la Basilica di Sant’Anastasia a Verona? Noi lo abbiamo già fatto e ti assicuriamo che non te ne pentirai!

Articolo di Arianna Abbondanza

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