
KPI: cosa sono e come calcolarli al meglio per la tua azienda
Nel mondo del marketing esistono numerosi termini il cui significato è in facile da intuire, ma ce ne sono anche altri più difficili, KPI è uno di questi. In realtà non si tratta di nulla di troppo complicato, i kpi sono dei semplici indicatori utili alla gestione aziendale. In base al settore in cui opera tua impresa potresti avere necessità di valutare determinate caratteristiche.
Proprio la valutazione degli aspetti di tuo interesse va a comporre quelli che sono gli indicatori di riferimento per il successo della tua azienda. Potrebbe interessarti aumentare il numero delle vendite, oppure quello dei clienti che entrano in negozio. Nel campo del digital marketing potresti utilizzare come indicatore il numero di impression generate da una tua campagna oppure il numero di click. Ogni azienda utilizzerà degli indicatori di riferimento differenti.
Cosa sono i kpi
Il termine kpi è l’acronimo di key performance indicator, ovvero degli indicatori capaci di restituire un quadro delle performance aziendali. Vengono utilizzati per misurare in modo concreto i risultati di un’azienda. In base al tipo di business, cambiano i kpi. Sono indicatori che è bene tenere sotto controllo al fine di gestire al meglio la propria impresa. Sono anche molto utili quando è necessaria la pianificazione di alcune operazioni future.
Dalla valutazione in tempo reale, oppure postuma, di questi indicatori, l’amministrazione potrà prendere le decisioni migliori al fine di aumentare le performance. Ovviamente non sono dati facili da elaborare, infatti molto spesso le aziende scelgono di ricorrere a dei professionisti del marketing.
Intanto, non è facile stabilire a priori quali sono gli indicatori utili al tuo settore. Potrebbe non servirti fare un altro numero di impression sul web, specialmente quando il tuo target ha interessi di nicchia. In questi casi potrebbe essere più importante assicurarsi di raggiungere le persone giuste.
Alcuni esempi di KPI in marketing
Nel mondo della comunicazione e del marketing i kpi sono fondamentali da tenere sott’occhio. In particolare, quando parliamo di strategie di marketing o di campagne pubblicitarie, l’unico modo per poterle valutare in modo oggettivo è fare riferimento a questi indicatori. Mettiamo il caso di due differenti siti web famosi in Italia: bakeca.it e zalando.it
Il primo è una sorta di e-commerce ma, a differenza del secondo, ottiene i suoi guadagni grazie a abbonamenti, sottoscrizioni e pubblicità. Zalando invece ottieni i suoi ricavi dalla vendita diretta. Al primo sito servirà monitorare le visite e gli utenti unici che lo navigano, mentre al secondo interesseranno di più le conversioni in acquisto degli utenti. Ecco perché è importante valutare attentamente quali sono gli indicatori più utili al tuo modello di business. Potremmo fare tantissimi esempi di kpi: le impression, il costo per click, il tasso di conversione, il costo per azione e tantissimi altri. Anche quando prendiamo in considerazione il funnel di marketing, può essere importante valutare i giusti indicatori per capire se il proprio funnel funziona oppure no.
Un caso in ambito turistico
Adesso facciamo un altro esempio in ambito turistico: prendiamo il sito di un hotel e quello di un’agenzia di viaggi. Entrambe le aziende puntano a convertire le visite sul proprio sito in clienti reali. Eppure, l’agenzia di viaggi potrebbe desiderare una maggiore visibilità su internet: mentre l’hotel è in un luogo fisico, chiunque comodamente da casa può acquistare un pacchetto vacanze dal sito dell’agenzia. Quindi una campagna pubblicitaria fatta per promuovere il sito dell’hotel dovrà tenere per forza conto della sua geolocalizzazione. Al contrario, la medesima campagna fatta dal punto di vista dell’agenzia potrebbe rivolgersi a tutto il territorio nazionale. È evidente come, per valutare questa campagna, bisogna fare dei distinguo importanti. Prendendo in considerazione le differenze nei modelli di business, riusciremo anche a stabilire i kpi più adatti alla tua impresa.