Lo sport del kitesurf è divenuto popolare in Italia da alcuni anni e gli appassionati di questo sport lo praticano sulle spiagge più ventose. Questa entusiasmante disciplina sportiva dall’alta adrenalina è in continua crescita e si tratta di uno sport d’acqua amato sia da giovani che meno, ovvero da coloro che inseguono le emozioni forti ed il brivido. Simile al surf e windsurf, non è difficile da imparare ed il suo successo è dovuto in primis al fatto che i risultati sono abbastanza veloci, da raggiungere anche in poco tempo. Ovviamente per mettere in sicurezza se stessi e gli altri, all’inizio è fondamentale affidarsi a degli istruttori altamente specializzati, che trasmettono le dovute tecniche e regole. Tuttavia, anche gli strumenti e le prestazioni devono essere monitorati in base a specifici parametri fisici, al fine che vi sia un’attività sportiva sicura e divertente.
Che sport è il kitesurf?
Questa attività sportiva nasce dall’unione di diverse discipline ed è il risultato di tecniche ed equipaggiamento, che derivano da sport acquatici come surf, windsurf ed aquilonismo da trazione. L’utilizzo degli elementi della natura ha creato uno sport spettacolare, divertente ed adrenalinico. I suoi componenti sono:
- La tavola
- L’ala (la vela)
- La barra
- Il trapezio
Lo sport si pratica stando in piedi su una tavola (simile a un surf) planando sull’acqua sfruttando la forza del vento, mentre si viene trainati da una vela assomigliante ad un aquilone (kite), che si manovra mediante una barra. La postura del corpo con le braccia che tengono la barra prendono il nome di “boma” e solo così la vela si sposta in direzione del vento, dando direzione e velocità. In questo strepitoso sport vengono effettuati incredibili salti che rendono il kitesurf entusiasmante e divertente.
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Come si impara il kitesurf?
Sembrerebbe un’impresa piuttosto ardua riuscire a manovrare per gli inesperti il kite, eppure non è complicato e non vi sono requisiti specifici richiesti, anche se non bastano delle conoscenze di base ed una adeguata attrezzatura per praticare questa affascinante disciplina. Come per tutte le attività che riguardano la natura e l’atmosfera, anche il kitesurf necessita di un approccio consapevole, insegnato solo da insegnanti esperti con il focus sulle misure di sicurezza nella tutela di tutti. La pianificazione ed il monitoraggio delle prestazioni avvengono con dispositivi appositi, che tracciano i parametri sia fisici che la qualità dell’attività sportiva. Alcuni strumenti controllano le tendenze biometriche della salute e sono di grande aiuto per le attività sportive acquatiche con l’impiego di un GPS.
Il kitesurf, alcuni consigli per i principianti:
- Prendere lezioni: non è difficile comprendere il funzionamento di un kitesurf ed acquisirne confidenza all’inizio. Solitamente un corso di una settimana permette di capirne le manovre ed avanzare di qualche metro stando in piedi sulla tavola, senza incappare in nessun rischio. Ma questo è solo uno step introduttivo, poiché si dovranno acquisire anche gli altri step man mano i progressi aumentano. Per tale ragione è consigliato frequentare tutto il corso con continuità seguendo le direttive degli istruttori professionisti, utilizzando delle strutture con strumenti di appoggio, tra cui gommoni e moto d’acqua.
- Farsi consigliare sulle attrezzature: i kitesurf sono di varie tipologie, l’attrezzatura adeguata ad ogni persona si sceglie a seconda del livello di preparazione, alla corporatura e all’uso che ne serve. Vi sono diverse specialità e distintamente ognuna si differenzia da un disegno dell’aquilone ed una forma diversa sulla tavola. Il kitesurf richiede inizialmente l’acquisto di un kit per i principianti ed è essenziale seguire le indicazioni degli istruttori, che consigliano come orientarsi e decidere quali apparecchiature di sicurezza utilizzare, tra cui il caschetto e il giubbotto di galleggiamento.
- Imparare a conoscere il vento: il kitesurf noto anche come kiteboarding, richiede la conoscenza dei venti, è necessario informarsi come sono le correnti in una località dove si intende praticare questo sport d’acqua, per riuscire così ad allenarsi con le dovute precauzioni. Da qui, diviene fondamentale sapere leggere le variazioni del vento presenti in un’area, per divertirsi in sicurezza.
Altri suggerimenti:
- Studiare le regole di navigazione: l’immensità del mare non lo esula dalle regole e chi incomincia a praticare il kitesurf, da principiante deve sottostare a delle regole di navigazione. Al primo posto è doveroso rispettare le norme di precedenza e quelle degli incroci riguardanti le rotte dei kiters e quando ci si trova nelle aree nelle vicinanze dei bagnanti. Ecco perché è imprescindibile essere a conoscenza delle regole sul comportamento di base.
- Verificare il funzionamento delle attrezzature: bisogna garantire la sicurezza ed efficienza di ciò che compone la strumentazione, per ottenere degli obiettivi buoni di successo e planare correttamente sull’acqua. Assicurarsi del corretto funzionamento dei meccanismi di sicurezza e dello sgancio veloce dell’ala, ma anche delle funzionalità e libertà di movimento per le linee di collegamento tra barra e kitesurf.
- La condivisione: le uscite in compagnia sono sia esperienze formative che importanti dal punto di vista personale, così si apprendono nuovi insegnamenti anche dalle vicende vissute dagli altri. Un compagno di navigazione oppure un punto di riferimento in spiaggia, sono di notevole aiuto per risolvere a volte degli imprevisti.
- Curare la preparazione atletica: per mettere in pratica il kitesurf non è indispensabile avere un buon livello di forma fisica, eppure ciò consente una più alta resistenza alla fatica ed aumenta i tempi della permanenza in acqua.
Quanti tipi di kitesurf?
Questa disciplina acquatica è estremamente poliedrica ed offre l’opportunità di cimentarsi in varie specialità, ognuna ha le sue dovute attrezzature, tra cui le tavole mono o bidirezionali e le vele di differenti proporzioni e forme. Il tutto è studiato per permettere una sicura gestione della navigazione ed ottenere i migliori risultati. Altrettanto importante è la dotazione di strumenti per il rilevamento delle prestazioni fisiche, che servono durante l’uscita dall’acqua. Ecco le distinte tipologie di questa sorprendente disciplina sportiva:
- Freeride: è lo stile di base, ciò che conta è bordeggiare in sicurezza, dove si viene trascinati dalla forza del vento, planando lentamente tra le onde.
- Freestyle: consiste in salti e spostamenti aerei incredibili, che vanno sempre più a migliorare. Si tratta di una disciplina acrobatica piuttosto difficile da praticare e strepitosa da guardare.
- Wave Riding: ideale per gli amanti delle onde, visto che vengono cavalcate con la tavola ed è una variante del surf tradizionale.
- Racing: la disciplina del racing assomiglia alle gare di regata per le barche a vela e l’obiettivo è la sfida con altri kiters.
Sei un appassionato di sport acquatici e vorresti praticare il kitesurf? Faccelo sapere, scrivi nei commenti!
Articolo di Elena Canini
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