Isola del Garda, la perla verde del lago - Scoprila con Oj Eventi

Isola del Garda, la perla verde del lago

Isola del Garda

Isola del Garda, la perla verde del lago

 

Isola del Garda

Isola del Garda

Sulla sponda bresciana del Lago di Garda, a 200 metri dalla terra ferma, sorge la splendida Isola del Garda. Oltre ad essere la più grande delle cinque isole del lago, è anche l’unica ad essere abitata. Nel 2002 la famiglia Cavazza, proprietaria dell’isola, ha deciso di aprirla a visite guidate ed eventi. Conosciuta anche come Isola dei Frati o Isola Borghese, l’isola è raggiungibile solo dal lago in barca. La perla verde del lago, con la sua storia millenaria e la sua imponente villa ora è facilmente visitabile.

 

Le origini dell’Isola dei Frati

L’Isola del Garda cambiò spesso il suo nome nel corso del tempo e dipese sempre dal proprietario del momento. Vi sono tracce dell’epoca romana, come le 130 lapidi gallo-romane che oggi vengono conservate al museo di Brescia. L’Isola Cranie, chiamata cosi in epoca romana, decade insieme all’Impero Romano. Nei secoli di declino, i pirati che assaltavano le imbarcazioni del Lago la sfruttarono come rifugio. Nell’879 l’allora Re d’Italia Carlomanno di Baviera, dona l’isola ai frati di San Zeno di Verona. L’Isola rimase di proprietà dei frati per lungo tempo, diventando l’Isola dei Frati. Il fascino dell’isola colpisce anche Dante Alighieri, che arriva a citarla nel canto XX dell’Inferno. Con l’arrivo di San Bernardino da Siena nel 1429, l’eremo si trasforma in un vero e proprio monastero. L’isola diventa un importante e famoso centro di meditazione. Nel 1470 Padre Francesco Licheto fondò una rinomata scuola di teologia e filosofia. L’isola e la sua comunità religiosa perdono importanza nel tempo con la morte di Licheto.

Gli anni del rinnovamento

Nel 1797, Napoleone Bonaparte reclama l’Isola durante la campagna d’Italia. Da questo momento l’isola passa fra diversi proprietari fino al 1817. Questo è l’anno in cui il Conte Luigi Lechi rinnova l’Isola del Garda e fa costruire il porticciolo. La proprietà passa al duca Gaetano de Ferrari di Genova nel 1870. Pochi anni più tardi il duca fa edificare un lussuoso palazzo in stile neogotico-veneziano. Il palazzo viene arricchito da splendide terrazze con giardini all’Italiana oltre che cintato da mura di contenimento. La figlia del conte sposa il principe Scipione Borghese, che ne fa la sua dimora e la arricchisce con piante esotiche. Alla morte del principe nel 1927, la proprietà passa alla famiglia Cavazza. Verso la fine della seconda guerra mondiale nasce la repubblica di Salò. L’ultimo tentativo di riorganizzare l’Italia fascista sposta la sede del nuovo governo sul Lago di Garda. La zona era fra le mete più rinomate d’Europa e possedeva hotel in grado di ospitare l’entourage di Mussolini ed Hitler. Dai Conti Cavazza, diventò quindi dimora dal nipote di Mussolini. L’isola viene sfruttata anche da altri parenti e dal conte Teodorani che curava i rapporti militari. Al termine del conflitto l’Isola del Garda viene restituita alla famiglia Cavazza. Grazie ad Alberta Cavazza, dal 2002, la famiglia Cavazza apre le porte dell’Isola del Garda , per poterla ammirare in tutto il suo splendore.

La visita dell’Isola del Garda

Il Tour in Barca sull’Isola del Garda si divide in tre tappe che permettono di visitare le stanze arredate in stile, il parco e i giardini. Nei giardini, uno all’Italiana e uno all’Inglese, vivono piante ed essenze provenienti da tutto il mondo. Nei pressi della villa crescono palme delle Isole Canarie e sulla terrazza inferiore sono presenti vari alberi da frutto. Il giardino all’Italiana si trova sulla terrazza centrale davanti alla villa. Fra le siepi modellate sapientemente è presente anche lo stemma della famiglia De Ferrari, che ha creato il giardino. La madre di Alberta, Charlotte, in più di 40 anni ha creato e cresciuto il giardino all’Inglese. Charlotte ha ricreato un angolo della sua terra natia, con alberi di kaki, limoni, peri, olivi, arance, pompelmi e capperi. Il giardino infatti è stato creato sul precedente orto-frutteto in riva al lago. Durante la visita verrete accompagnati all’interno di alcune stanze della casa, arredate con mobili d’epoca originali.

Il tour si conclude con un rinfrescante aperitivo che poi vi lascerà liberi di esplorare il parco in autonomia. Inoltre a pochi metri dall’Isola del Garda si trovano gli Scogli dell’Altare, fra i più belli dell’intero lago. L’isola essendo cosi particolare, si presta come soggetto per gli amanti della fotografia, che sicuramente non si faranno sfuggire l’occasione.

I prodotti dell’Isola del Garda

Il paesaggio agricolo della riviera orientale del Garda è dominato da vigne e olivi. L’olivo infatti, è il signore incontrastato del tratto settentrionale e dell’area della Valtenesi. L’olio extravergine di Oliva del Garda ora ha l’europeo DOP. L’olio si caratterizza per la sua leggerezza, la sua facile digeribilità e per i delicati toni fruttati. Alimento base della dieta mediterranea, è ottimo per il suo basso grado di acidità e per qualità terapeutiche. Appena spremuto, secondo la tradizione, va assaporato sulla bruschetta o su patate lesse. Immancabile sulla tavola del Lago di Garda, accompagna tutta la cucina tipica locale. Sicuramente un prodotto da provare dell’Azienda Agricola Borghese Cavazza.

La leggenda dell’Isola del Garda

Nel libro Storie e leggende di fantasmi intorno al Lago di Garda di Carlo Scattorini ci sono alcuni racconti anche sull’Isola del Garda. Per lo più si racconta di apparizioni e strane presenze che aleggiano sull’isola. Alcune voci parlano dei frati che la abitavano un tempo, ma il fantasma più blasonato appartiene ad Anna Maria De Ferrari. Conosciuta anche come “principessa fotografa”, Anna Maria è stata un’importante esploratrice. Dopo una vita all’insegna del viaggio e della scoperta prende casa sull’Isola del Garda e vi muore nel mistero. Secondo alcune ricostruzioni sembra si trovasse su un’altura dell’isola, Capo delle Grotte. Mentre era intenta a piantare delle ghiande, pare sia precipitata nelle gelide acque del lago. Nessuno ritrovò mai Il corpo. Appresa la notizia, Gabriele D’Annunzio, amico della principessa, andò a rendere omaggio nelle acque dell’isola. Rimase in silenzio fissando lo specchio dell’acqua, in totale silenzio, come se fosse in un cimitero, presso una tomba. “Oggi il lago a una cert’ora si è fatto alquanto mosso. Il lago, così, fa paura. Anche le onde sembrano singhiozzare”. Queste parole erano riportate sul giornale “La Sentinella” nell’edizione del 28 novembre 1924. Da allora alcuni ospiti dell’isola giurano di aver visto una figura femminile con abiti candidi aggirarsi sulla scogliera più alta del Garda.

E voi siete mai stati sull’Isola del Garda? Avete visitato i suoi splendidi giardini? Fatecelo sapere nei commenti!

Articolo di Daniele Barbisoni

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