
Il Teatro Alfieri a Torino è un luogo che ha subito molteplici sventure, in particolar modo ha subito un’odissea di incendi e ricostruzioni da parte degli architetti nel corso degli anni, a partire dai Panizza. Quello che è sorprendente è la resilienza che caratterizza lo stesso stabile in quanto dopo varie lotte e peripezie, ancora oggi è possibile ammirare la sua bellezza. Così affascinante proprio grazie alle sue tante vite!
Cenni storici
Il teatro nasce nel 1855 per conto del progetto dell’architetto Lorenzo Panizza. Inizialmente il Teatro Alfieri di Torino fu adibito a rappresentazioni liriche ed equestri poiché inizialmente doveva essere un circo.
A distanza di soli tre anni dell’apertura, il Teatro dovette chiudere a causa di un grosso incendio, il 5 gennaio del 1858. Fu poi ricostruito, ma inaugurato nuovamente solo nel 1860.
Anche negli anni seguenti il Teatro ha subito due altri incendi, meno gravi, ma che costrinsero il figlio del Panizza a ricostruire l’intera facciata del teatro. Inoltre, il figlio ridisegnò l’intera sala. Infine, nel 1927, un altro spiacevole incendio distrusse nuovamente il teatro. Vennero strutturati nuovi progetti per riportarlo ancora una volta in vita.
Quanti posti ha il Teatro Alfieri a Torino?
Il Teatro, con ampi spazi al suo interno, poteva ospitare fino a 2000 spettatori. Tuttavia, il periodo della Seconda Guerra Mondiale segnò profondamente la storia del teatro. Gli architetti che seguirono nel corso del tempo continuarono a seguire gli stessi progetti dell’inizio del teatro, ma l’interno subì alcune modifiche. Il Teatro Alfieri venne dotato di un’ampia platea e due gallerie, riducendone la capienza totale. Quella attuale è di circa 1500 posti.
Il momento del riscatto
Il dopoguerra ha segnato un momento molto delicato per il teatro Alfieri. In questo periodo storico di notevole rilevanza è l’intervento di Giuseppe Erba, il quale si occupò completamente della ristrutturazione e della programmazione dell’edificio intero. Erba era un impresario noto nella città di Torino e rese famoso il teatro curando la sua parte storica e la sua parte architettonica. Il Teatro ha riscosso molto successo proprio grazie all’intervento dell’impresario torinese perché le sue idee erano molto originali come a partire dalla proposta per alcune tipologie di spettacolo. Invece di andare sul sicuro con una classica opera lirica, Giuseppe Erba sfidò la sorte organizzando uno spettacolo sul ghiaccio. La sua scelta si rivelò rischiosa ma allo stesso tempo vincente. Lo spettacolo ebbe di fatto un enorme successo. Ma la vera scelta bizzarra da parte di Erba fu un’altra…
Erba decise di partire per la Norvegia e comprare un’enorme balena da usare nei suoi spettacoli. Anche questa volta la sua scelta attirò moltissimi spettatori. Creò quindi il mito della balena a Torino. Ovviamente la balena non era viva, ma lo sembrava in quanto l’impresario mise un motore all’interno della coda per farla muovere. Ancora oggi, rimane una delle mostre più interessanti della storia torinese.
Dove si trova il teatro Alfieri a Torino e curiosità
Il Teatro si trova in una posizione centrale della città, in Piazza Solferino. Lo sapevi che questa piazza è molto famosa per la sua alchimia e magia? Torino è una città esoterica, piena di leggende ed oscilla tra magia nera e magia bianca. La Torino magica è piena di esoterismo, misteri e magia…Scopriamolo insieme! In piazza Solferino i busti delle statue sono orientati verso ovest, punto cardinale legato al tramonto del sole, ed al maligno. I busti delle statue della piazza sono orientati verso ovest, dove tramonta il sole. Quindi, rappresentano il male…sarà un caso che il teatro Alfieri è stato per anni la vittima di incendi e sventure? Scoprilo con un tour della Torino magica per la città!
Gestione attuale del Teatro Alfieri a Torino
La Compagnia Torino Spettacoli nasce negli anni ’60 grazie all’attività dell’impresario Giuseppe Erba e alla sua straordinaria originalità in Italia e nel mondo. Successivamente, con la ristrutturazione nasce il Teatro Erba di Torino in corso Moncalieri, nel 1989.
Gli ultimi vent’anni di attività produttiva della Compagnia hanno visto la presenza di Adriana Innocenti, Arnoldo Foà, Piero Nuti, Pierpaolo Fornaro, Girolamo Angione, Nanni Garella, Enrico Fasella, Ugo Gregoretti, Giancarlo Zanetti e altri. Si sono sviluppate tre linee fondamentali che rispecchiavano i requisiti del progetto. A Torino Spettacoli è affidata la gestione dei Teatri Alfieri, Erba e Gioiello di Torino. L’impegno è mirato a indirizzare l’attività verso un’approfondita, qualificata e continuativa operatività culturale, strumento di educazione permanente allo spettacolo “a tutto tondo”. Il fine del progetto è migliorare le abilità e la qualità della vita. Inoltre, la compagnia si impegna nella diffusione e valorizzazione di una cultura teatrale attiva, capace di superare le frontiere, per le nuove generazioni e nuovi rapporti sociali, morali e spirituali.
Torino Spettacoli
Torino Spettacoli crede nel teatro, nella necessità di dare un impulso efficace e consapevole alla vita teatrale e di favorire le convergenze delle diverse esperienze e identità; crede, insomma, in un teatro per le persone, da inventare e costruire ogni giorno, da “abitare” con continuità e amore. Torino Spettacoli come spazio fisico coagulante, quindi, e “luogo” di proposte qualitativamente valide.
Quello che caratterizza la compagnia è sicuramente l’unione dei tre teatri citati in precedenza. Sono anni di storia che non sono stati persi nel nulla, e in particolar modo il teatro Alfieri è la perla rara che conferma anni di storia e resilienza con l’intervento di architetti e menti come quella di Erba che hanno fatto realmente la differenza. Il Teatro Erba che gestisce gli eventi teatrali è di fatto dedicato all’impresario che ha reso possibile, ancora oggi, godere di una pietra miliare della città. Inoltre, il Teatro collabora con altri teatri locali e non, questo perché vuole creare un circuito dinamico e creativo che può durare nel corso del tempo…quello che fa da più di sessant’anni!
Hai mai visitato il Teatro Alfieri a Torino? Cosa ne pensi della sua storia? Sei mai stato in Piazza Solferino? Scrivilo nei commenti, condividi l’articolo e facci sapere se ti è piaciuto!
Articolo di Eleonora Pisano
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