L’appellativo di ‘Ponte del Diavolo’, si usa oggi in riferimento a molti ponti presenti nel mondo, anche se la maggior parte di essi si trova in Europa. Il nome deriva da una leggenda comune. Anche in Italia si trova questa specie di strutture.Una delle più conosciute è sicuramente quella che si trova nel comune di Cividale del Friuli, in provincia di Udine, in mezzo alla natura. Si tratta di un Ponte del Diavolo molto antico che si trova sul fiume Natisone, caratteristico per le sue acque cristalline color smeraldo. Si può considerare il simbolo della città di Udine e l’attrazione principale di Cividale. Un ponte maestoso che è sicuramente un colpo all’occhio per ogni visitatore che vi si reca e che presenta una storia nefasta e particolare.
Qual è la leggenda del Ponte del Diavolo
Il Ponte del Diavolo di Udine prende questo nome a causa di una famosa leggenda. Si narra che i costruttori del ponte fossero in difficoltà nelle fasi di edificazione. Per questo motivo decidono di chiedere aiuto al Diavolo e invocarlo.
La creatura decide di aiutarli, ma avendo qualcosa in cambio: impossessarsi di un’anima. Quest’ultima doveva essere quella del primo cittadino di Cividale Del Friuli che avesse attraversato il famoso ponte. I cividalesi accettano questo accordo pur di arrivare a costruire il ponte. Secondo la leggenda, dopo questa trattativa il Diavolo edifica il ponte solamente in una notte.
In realtà i cittadini lo ingannano e fanno attraversare la struttura da un gatto o un cane. Il Diavolo lo scopre e decide così di distruggere il ponte, ma i cividalesi, grazie ad una croce, lo mettono in fuga.
Da questa leggenda nasce proprio il nome di ‘Ponte del Diavolo’ con cui oggi la struttura è famosa.
Esiste un’altra versione secondo la quale il Diavolo non abbia costruito interamente il ponte, ma che abbia solo posto la pietra su cui poggia il pilastro al centro del ponte.
Quando fu costruito il Ponte del Diavolo?
Nel XIII secolo, dove oggi si trova il Ponte del Diavolo in provincia di Udine, vi è in realtà una struttura di attraversamento in legno, che va distrutta a causa delle tempeste marittime. Per questo motivo si decide di realizzare un’altra costruzione in pietra. L’architetto Iacopo Dugaro da Bissone progetta il nuovo ponte. Egli stipula il contratto nel dicembre del 1441, ma i lavori proseguono con molta difficoltà.
Infatti i tempi di costruzione sono molto lunghi, a causa di molti intoppi, ed arrivano fino all’inizio del XVI secolo.
La costruzione vera e propria comincia nel 1442. Quando l’architetto Dugaro viene a mancare nel 1445, la direzione dei lavori la riprende Erardo da Villaco, suo fidato collaboratore.
Egli inizia a togliere l’armatura del ponte, ma anche lui poco dopo muore. Nel 1500 il ponte si riveste con la pietra. Successivamente ci sono vari restauri, precisamente nel 1689 e nel 1836.
Nel 1917, durante la disfatta di Caporetto, l’esercito italiano distrugge il ponte. Gli austriaci decidono di ricostruirlo subito, grazie alla direzione di Anselmo Nowak.
La pace dura poco, poiché nel 1945 i tedeschi tentano di farlo saltare in aria, non riuscendoci totalmente, ma provocando comunque dei danni notevoli.
Da allora l’unico elemento differente è la realizzazione del parapetto capace di proteggere il Ponte del Diavolo dal forte vento che vi è durante il periodo invernale.
Il ponte oggi poggia su un macigno naturale , e si suddivide in due arcate. L’altezza raggiunge circa ventidue metri e si presenta asimmetrico. Il ponte sembra quasi essere sospeso su questo masso naturale, che lo rende un esempio di un’architettura del tutto unica e particolare.
Celebrazioni
Oggi, i visitatori che si recano nella chiesa di San Pietro ai Volti, possono vedere una famosa opera realizzata da Jacopo Palma il Giovane nel 1601. Sullo sfondo di questa opera egli decide di raffigurare la veduta del Ponte del Diavolo sul fiume Natisone.
Il pittore esegue questa rappresentazione per commemorare le perdite dovute alla peste avvenuta nel 1557.
Nel 2017, invece, a causa del centenario della battaglia di Cividale, si svolgono degli eventi commemorativi, durante i quali si realizza una pittura sopra il Ponte del Diavolo.
Con questa rappresentazione, realizzata dal pittore Fabio Maria Fedele, gli osservatori possono capire come fosse il ponte dopo i danni del 1917. Si tratta di un’opera anamorfica, chiamata ‘voce dell’effimero apparente’, che si può osservare sui parapetti del ponte e sul pavimento. La scelta dei punti dove porre la pittura si concepisce per ricreare il vuoto prodotto dalla distruzione del Ponte del Diavolo durante la Guerra.
Il Comune di Cividale del Friuli rende possibile quest’iniziativa grazie all’aiuto della Regione Friuli Venezia Giulia e altre associazioni. Collaborano alla realizzazione di quest’opera pittorica anche artisti di strada provenienti non solo dall’Italia, ma da tutto il mondo, come Germania, Austria e Slovenia.
Questo tromp-l’oeil rappresenta una delle più grandi opere anamorfiche realizzate in Europa. Con essa si presenta la Street Art pittorica pavimentale come un’arte ufficiale e riconosciuta istituzionalmente dallo Stato.
Il successo Del Ponte del Diavolo
I visitatori che oggi si recano ad osservare il Ponte del Diavolo in provincia di Udine rimangono incantati dalla sua maestosità ed imponenza. Da una parte si rimane infatti affascinati dalla grandezza della struttura, dall’altra dalla leggenda e la storia particolare che la vede protagonista.
Il Ponte del Diavolo ha nella sua storia di costruzione molti intoppi, ma oggi ciò attira chi lo visita.
Un posto che bisogna andare a vedere almeno una volta nella vita, molto caratteristico e originale. Dalla struttura si può ammirare la vista delle acque del fiume Natisone e le sue sponde verdi e rocciose.
Si può decidere di osservare l’architettura del Ponte del Diavolo dal basso verso l’alto o farsi qualche scalino e salirvi sopra. In ogni caso si potrà scorgere ogni sua particolarità. Vicino alla struttura si trova anche una chiesa con una terrazza da cui vi si possono scattare delle fotografie. Insomma, se ci si trova in Friuli Venezia Giulia è sicuramente una tappa da non perdere!
Cosa ne pensi dell’articolo? Ti piacerebbe visitare il Ponte del Diavolo di Cividale del Friuli in provincia di Udine ricco di storia, leggende e misteri? Facci sapere cosa ne pensi nei commenti qui sotto!
Articolo di Marica Sabbatini
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