Il Naviglio Pavese: capolavoro di ingegneria idraulica tra Milano e Pavia

Il Naviglio Pavese: capolavoro di ingegneria idraulica tra Milano e Pavia

Naviglio Pavese

La zona dei Navigli a Milano non sarebbe così caratteristica senza il Naviglio Pavese. Particolare corso d’acqua che un tempo era utilizzato come canale irriguoper la pesca ed il commercio tra le imbarcazioni mercantili. Oggi a Milano è considerato il fratello minore del più noto Naviglio Grande, lungo le alzaie del Pavese scorre infatti una buona parte della movida milanese della zona. 

Cos’è e dov’è

È il secondo canale fluviale artificiale, nella zona dei Navigli, che collega Milano con PaviaÈ considerato meno importante rispetto al più famoso Naviglio grande, rende unica la zona dei Navigli di Milano. Ha una lunghezza di 33,2 km e una larghezza di 10,8 m sul fondonasce dalla Darsena di Porta Ticinese e si collega al Ticino Pavia.

Il suo percorso ha un dislivello di 56,6 m che è superato per 4,4 m dall’inclinazione del fondo e per 52,2 m attraverso dodici conche di navigazione. Il Naviglio pavese da Milano scorre in direzione sud-ovest fino a Binasco al confine della provincia di Milano

Passato Casarile entra nel territorio Pavese volgendo a sud-sud-est e prosegue di nuovo rettilineo sino a Pavia, che attraversa fino a sfociare nel Ticino, che confluisce nel Fiume Po. 

Cenni Storici

Progettato intorno al 1359 su ordine dei Visconti, per realizzare il sogno di collegare Milano al mare attraverso il percorso del Pavese che si congiunge prima col Ticino e poi col Fiume Po.  Ebbe un impulso decisivo negli anni della dominazione napoleonica e si concluse nel 1819 sotto il dominio degli Asburgo. 

Le acque del naviglio erano utilizzate oltre che per la navigazione e l’irrigazione anche come forza motrice per i mulini e gli opifici posti lungo il canale e quelli secondari. Tra Otto e Novecento, con il fiorire delle prime attività industriali lombarde, il Naviglio di Pavia conobbe il suo periodo d’oro. Lungo il percorso si sviluppò un articolato e significativo sistema economico, con una gran fioritura della navigazione mercantile. Gli ultimi barconi da trasporto lo percorsero nel 1965, quando a seguito del più veloce trasporto su gomma, venne declassato a semplice canale agricolo, utilizzato per l’irrigazione. 

La costruzione del Pavese

La realizzazione del Naviglio fu molto lentae difficoltosa nei secoli. L’idea era quella di collegare con una via d’acqua Milano a Pavia e nel 1359 venne iniziato lo scavo per la realizzazione della nuova via d’acqua. Ma fu solo durante la dominazione spagnola (1535-1705) che si diede inizio ai lavori di costruzione del Naviglio Pavese. Lavori che iniziarono anche per via dell’inadeguatezza e scomodità che si riscontrava nell’utilizzo del naviglio di Bereguardo.

Verso la fine del 1500, il governo spagnolo decise così di creare un nuovo canale per collegare Milano a Pavia, con il progetto risalente al 1595 firmato dallingegnere Giuseppe Meda. Nel 1598 il progetto ottenne l’approvazione direttamente dal Re di Spagna Filippo IIma l’immediata morte dell’ingegner Meda e poco dopo dello stesso sovrano, resero impossibile iniziare i lavori. 

Il Conte de Fuentes e il “Naviglio Fallato” 

Nel 1600 il nuovo Governatore spagnolo, il Conte de Fuentes, ridiede vigore all’opera, nominando alla direzione dei lavori gli ingegneri Francesco Romussi e Alessandro BisnatiNel 1601 iniziarono i lavori ma si ebbero ben presto problemi a causa del ritardo con cui il governo spagnolo pagava gli appaltatori. 

Nonostante le difficoltà, l’anno seguente la direzione decise di adattare alla meglio iprimo tratto scavato – fino aLambro Meridionale – e di organizzare una grandiosa inaugurazione. Questa avvenne alla presenza del Conte De Fuentescon la discesa del primo tratto su un magnifico “bucentoro” allestito per l’occasione. Per tramandare la memoria della grandiosa cerimonia venne posizionato un monumento, il cosiddetto “Trofeo”, eretto sul ponte dove il Naviglio Pavese si stacca dalla Darsena.

Con la morte del Conte De Fuentes nel 1610, grande sostenitore del canale, nel 1611 un decreto ordinò l’abbandono definitivo di tutti i lavori in sospeso. Il tratto di canale già scavato venne destinato al solo uso irriguo, e si incominciò a chiamarlo Naviglio Fallato, ovvero sbagliato. Così anche la sua unica conca di navigazione acquisì la medesima denominazione: la Conca Fallata, nome ancora oggi in vigore. 

L’arrivo di Napoleone 

Nel 1805 Milano era sotto il controllo francese e in quell’epoca di cambiamento per la città, tornò alla ribalta anche il progetto del Naviglio pavese, il cui piano venne ripreso per espresso decreto di Napoleone datato 20 giugno 1805.

Venne nominato direttore generale delle Acque e strade, il conte Giovanni Paradisi che a capo della commissione composta da matematici e ingegneri tenne per buono il progetto precedentemente determinato dall’ingegnere Frisi.

Il piano dei lavori della commissione del 1805 nella primavera dell’anno seguente dopo esser stato analizzato e confermato dal Governo di Milano, venne spedito per l’approvazione di Napoleone a Parigi, approvato definitivamente nel giugno 1807. Non mancando però di migliorare alcune opere presenti nel progetto.  

La prosecuzione dei lavori 

lavori ebbero prontamente inizio nel 1809 sotto la direzione dell’ingegnere Carlo Parea, con molta esperienza in lavori idraulici nel Milanese. Venne restaurata e riformata la Conca Fallata e di conseguenza venne inaugurato il giorno 28 agosto del 1809 il tratto fino a Rozzano. L’anno successivo la navigazione arrivò fino a Moirago, nel 1811 a Binascocon una variazione di linea del canale fino a Campeggi. 

Nel 1812 si iniziarono contemporaneamente a scavare la tratta da Binasco a Casarile e quelle da Casarile a Nivolto (resa navigabile l’anno dopo) e da Nivolto a Torre del Mangano. In questa località, il Naviglio avrebbe intersecato il viale che porta alla Certosa. Nel 1814 la navigazione giunse fino a Torre del Mangano. 

L’inaugurazione sotto la dominazione Austriaca. 

Tornata Milano in mano austriaca, la costruzione del canale, fortunatamente non venne interrotta. Il 17 luglio del 1816 l’acqua finalmente arrivò a Porta Milano, rendendo il canale navigabile fino a Pavia

Nel giugno del 1819 il Naviglio Pavese venne finalmente completato e venne ufficialmente inaugurato due mesi più tardi, il 16 agosto, alla presenza dei Sovrani dell’Austria. Da quel momento ebbe inizio un periodo d’oro di circa 50 anni in cui il Naviglio venne percorso da un intensissimo traffico di imbarcazioni, destinate ai traffici mercantili ma anche al trasporto passeggeri. 

Le conche di Navigazione 

Il Naviglio Pavese è conosciuto, oltre a caratterizzare Milano con la sua via d’acqua, per essere un capolavoro di ingegneria idraulica. Il canale congiunge Milano a Pavia attraverso il suo sistema di conche di navigazione che permettono di superare il dislivello di 56,6 m, di cui 4,4 m sono superati dall’inclinazione del fondo.

 Il percorso del Pavese presenta dodici conche, o chiuse, che sono una sorta di “ascensore per le barche, che permettono di salire o scendere il “gradino” che si è creato a causa del dislivello dell’acqua dei Navigli. La barca che giunge in prossimità del salto d’acqua entra nella vasca di riempimento della conca che si apre e chiude grazie alle porte ideate da Leonardo Da Vinci, rigorosamente in legno. 

Tutto il sistema dei Navigli di Milano sfrutta il principio delle conche di navigazione, grazie alla forza dell’acqua, ma il Naviglio pavese è quello che ne ha il numero maggiore, tutt’oggi sono ancora in funzione. 

Come arrivare

Naviglio Pavese

Naviglio Pavese

Arrivare in zona Navigli è molto facile e comodo, è ben servita dai mezzi pubblici. Puoi prendere la linea della metropolitana M2 Verde e scendere alla fermata di Porta Genova, il Naviglio Pavese è raggiungibile con una breve camminata.

 In alternativa puoi prendere il tram numero 9 che dallaStazione Centrale arriva sempre a Porta Genova, oppure dal Duomo si possono prendere le linee 2, 14 e 3. Se ami camminare, puoi facilmente raggiungere quest’area a piedi sempre dalla centralissima Piazza Duomo in soli 15 minuti. Se invece sei in macchina, puoi far sostare l’auto a pagamento in uno dei parcheggi dedicati dell’area.  

Per conoscere davvero il Naviglio Pavese, apprezzare il paesaggio che cambia da Milano a Pavia, è consigliatissimo percorrere l’alzaia del Pavese in biciPartendo dalla Darsena di Porta Ticinese il percorso è tutto in discesa e il fondo stradale è quasi completamente asfaltato. Il paesaggio cambia attraversando le campagne pavesi. La zona della Certosa di Pavia, a Binasco, è uno dei tratti più caratteristici del percorso. 

Stai pensando di fare una visita ai Navigli per conoscere questa zona di Milano? Poi raccontaci la tua esperienza qui di seguito, nei commenti!

Articolo di Enrico Brogliato