Il Museo dei mobili e delle sculture lignee - Oj Eventi

Il Museo dei mobili e delle sculture lignee

Museo dei mobili e delle sculture lignee

Il Museo dei mobili e delle sculture lignee: vivo simbolo di artigianato meneghino

Museo dei mobili e delle sculture lignee

Museo dei mobili e delle sculture lignee

Il Museo dei mobili e delle sculture lignee rappresenta un gioiello per gli amanti dell’arredamento d’epoca e l’antiquariato. Nella rinascimentale atmosfera del Castello Sforzesco questo storico museo non è di minor stazza dei nomi che lo affiancano. Tutt’altro. La sua forza si esprime senza bisogno di parole. I capolavori al suo interno dicono già tutto. Trasmettere tanta eleganza attraverso un materiale così ruvido non è un’impresa semplice, eppure la grazia la fa da padrona in queste opere. Scopriamo questo luogo e la sua arte!

La manualità della scultura in legno: scultura e intaglio

È doveroso introdurre brevemente la tecnica della scultura in legno per capire l’importanza delle statue e del mobilio esposti. L’intaglio in legno è probabilmente una delle prime, se non la prima, forma di modifica che l’uomo abbia effettuato su un materiale. Ma concentriamoci prima sulla scultura in sé.
Ancor prima di strutturarla per un fare artistico, la scultura del legno serviva a ricavare forme di utilità pratica nella vita quotidiana. Pensate un momento alla mole di strumenti da lavoro, manici, impugnature, oggetti, giocattoli, ma anche case, strutture architettoniche, navi. Tutte queste cose, dalle cose semplici alle più complesse, erano realizzate in legno.

Dalla suo iniziale scopo utilitaristico in breve tempo si è passati all’intaglio vero e proprio. L’intaglio si differenzia inizialmente dalla scultura per la sua valenza sul piano creativo e artistico. Successivamente esso sarà inglobato dalla scultura, ma solo quando anche quest’ultima si affaccerà sul piano creativo.
L’intaglio del legno è una forma di trasformazione della materia antichissima, la cui origine si è persa nel tempo. Infatti è nota l’esistenza di sculture lignee già in epoche precedenti alle civiltà greco-romane.

Ancora oggi il suo apprendimento è praticamente rimasto invariato nel tempo, subendo pochissime modifiche nella tecnica e nei materiali usati. Nell’arte dell’intaglio sono le mani dell’uomo che modellano la grezza materia. E, proprio come nella scultura, possono plasmare questa materia in un’opera d’arte.

Storia del Museo dei mobili e delle sculture lignee: non solo un’esposizione

Il Museo dei Mobili e delle sculture lignee, parte integrante del Museo delle Arti Decorative, si è formato al termine del restauro del Castello Sforzesco, il 10 maggio 1900. Fu inaugurato col nome di “Museo Artistico Municipale” e prese vita grazie a donazioni, lasciti testamentari e con l’acquisto di collezioni private di famiglie nel milanese e nella Lombardia intera.
Il Museo espone una ricca collezione di mobili e arredamenti storici. In particolare pone l’attenzione verso la storia del mobile lombardo. Gli ambienti del Museo sono ordinati cronologicamente a partire dal XIV secolo ad oggi.

I musei di arte decorativa nacquero nell’Ottocento anglosassone come repertorio di oggetti didattici e custodia di modelli per garantire la formazione artigianale e artistica.
Si diffusero rapidamente nel resto d’Europa. In Italia, Milano, forte della sua tradizione nel campo della moda e la decorazione, fu tra le prime città italiane a ospitare uno spazio espositivo del genere.
Oggi il Museo dei mobili e delle sculture lignee si pone ai visitatori come centro d’alto livello per lo studio delle arti decorative in Italia.

Il Museo dal Novecento in poi

Nel Novecento l’esposizione si è ampliata grazie al deposito di arredi delle residenze dei Savoia, provenienti dal Palazzo Reale e dalle ville di Milano e Monza. Queste ultime sono state lasciate allo Stato e destinate alle collezioni civiche. Nel secondo dopoguerra ci fu una riorganizzazione della mostra, allestita dallo studio BBPR negli anni Sessanta.
Stavolta si stabilì un diverso criterio espositivo che privilegiava la mostra del mobilio di età rinascimentale. Spesso però, i mobili del tempo erano stati rimaneggiati nell’Ottocento. Seguendo questa logica ,fu riaperta nel 1981. Del 2004 è invece l’ultimo riallestimento.
In quest’occasione si va ad alzare l’asticella del tempo, arrivando alla produzione contemporanea di mobili e statue. In fondo una città all’avanguardia come Milano, capitale del design e da duecento anni protagonista nel campo dell’arredamento, poteva rimanere indietro?

Lo scopo dell’esposizione è di mostrare e studiare la cultura del progetto decorativo in Occidente e la sua evoluzione in un arco di tempo plurisecolare. In ciò il Museo dei mobili e delle sculture lignee è inscindibile dalle altre mostre ospitate al Castello. La compresenza della raccolta delle stampe Bertarelli e del Gabinetto dei Disegni infatti unisce nello stesso luogo le opere d’arte e le relative fonti iconografiche. Oltretutto, vi è una raccolta vivamente raccomandata da vedere di stampe xilografiche, altra specialità dell’intaglio in legno.
Tutto questo materiale è raccolto allo scopo di documentare l’evoluzione degli stili nel tempo, le tecniche ed i materiali privilegiati, i canoni estetici, ecc.

L’esposizione e i suoi pezzi più pregiati

Fra le più che rare testimonianze di arredi originali d’epoca rinascimentale, sono presenti il Cassone dei tre duchi, il Calice di Ludovico il Moro e la Camera di Griselda.

Quest’ultima è fra le opere di maggior interesse poiché probabilmente è la più antica di tutta la collezione.
È caratterizzata da decorazioni tardo medievali sull’ultima novella del Decameron, opus magnum del Boccaccio. In aggiunta la stanza è stata ricostruita mantenendo le proporzioni e le caratteristiche originali. Particolare è stata la cura riguardo gli affreschi quattrocenteschi staccati dalla loro originaria locazione, nel parmense Castello di Roccabianca. Sono inoltre esposte anche una serie di sculture lignee come quelle appartenenti ad un gruppo di un Compianto sul  Cristo morto databile al XV-XVI secolo.
Una menzione particolare la merita anche la barocca figura dell’Automa diabolico. La scultura dalle fattezze demoniache, azionata una semplice manovella, è in grado di muovere la testa, gli occhi e le orecchie. Altre particolarità simili sono nella sezione barocca.

L’esposizioni comprende anche opere artigianali di importanti ebanisti sia italiani che internazionali, nonché arredi sia a uso domestico che religioso di diverse epoche. Un occhio di riguardo ce l’ha sempre la corrente lombarda, come testimoniano la serie di poltrone mantovane, datate a metà XVIII secolo, e le ceramiche e i servizi da tavola del XIX secolo, di scuola milanese.

Nella sezione dell’Ottocento e del Novecento sono invece esposti arredamenti  e sculture più varie. Qualche esempio? Cassettoni in palissandro e marmo, tavoli, commode, creazioni in art déco o in stile liberty, sculture a carattere religioso o realizzate in piena avanguardia novecentesca.

E perché non rilassarsi dopo tutto questo muoversi?  Non lontano dal castello c’è il Naviglio Grande una delle zone più vivaci della città. Da sempre luogo di svago molto animato, siate puntali per l’immancabile happy hour!

 

Sai che è possibile visitare il Museo dei mobili e delle sculture lignee con un pacchetto musei completo al Castello? Ti piacerebbe vederlo? Faccelo sapere nella sezione commenti e condividi l’articolo!

 

Articolo di Gianguido Tridente

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