Il Foro Romano e i suoi monumenti: l’Arco di Settimio Severo - Oj Eventi

Il Foro Romano e i suoi monumenti: l’Arco di Settimio Severo

Arco di Settimio Severo

Il Foro Romano e i suoi monumenti: l’Arco di Settimio Severo

 

Arco di Settimio Severo

Nel bellissimo parco archeologico del Foro Romano, si erge il maestoso Arco di Settimio Severo. Il monumento celebra la vittoria dell’omonimo imperatore contro i Parti, popolo nemico dei romani per molti secoli. L’arco trionfale è a tre fornici e si trova a nord-ovest del Foro Romano. Può essere attraversato per mezzo di tre passaggi: uno grande centrale e due laterali più piccoli. 

Il Foro Romano oggi è uno dei siti archeologici più visitati non solo in tutta Italia, ma nel mondo intero. Anche nell’antichità il Foro Romano svolgeva un ruolo fondamentale e fu così fino all’età medievale, in quanto qui avevano sede importanti istituzioni ed eventi che influenzarono la filosofia, la cultura e la politica di tutto l’Occidente.

L’espressione “Foro Romano” indica l’area archeologica racchiusa fra Il Colosseo, Il Palatino, il Campidoglio e Via Dei Fiori Imperiali. Nell’epoca dei romani, era luogo fondamentale non solo dal punto di vista religioso, ma anche economico. Ricordiamo che nella parte orientale del Foro, si trova anche l’Arco di Tito.

 

L’Arco di Settimio Severo: un po’ di storia

Settimio Severo fu un imperatore romano di origine libiche che cercò di combattere la corruzione all’interno dell’Impero Romano. Fece delle riforme sul diritto e apportò delle modifiche nell’esercito. Si distinse per le proprie capacità, non solo sul campo di battaglia. Settimio Severo fece ergere l’opera architettonica in onore dei suoi due figli: Caracalla e Geta. In principio sull’arco era presente un’iscrizione, ma poi da questa venne cancellato il nome di Geta. Questo accadde a causa di una fortissima rivalità fra Geta e Caracalla. Talmente forte da spingere Caracalla a commissionare un gruppo di centurioni per far uccidere il fratello, che morì fra le braccia della madre. Quest’ultima nonostante tutto, cercò di supportare il figlio che le era rimasto, ma dopo pochi anni si lasciò morire di stenti. La cancellazione della presenza di Geta si verificò anche su un altro arco dedicato a Settimio Severo, dal quale il viso di Geta fu rimosso. 

 

L’Arco di Settimio Severo

L’Arco di Settimio Severo è maestoso e riccamente decorato. Quattro sono i pannelli che emergono sugli altri, che raccontano allo spettatore, le campagne belliche di Settimio Severo. Vi ricorda qualcosa? Sicuramente se amate la cultura dell’antica Roma, vi farà tornare in mente ciò che ha fatto Traiano con l’omonima colonna. Raccontare attraverso un monumento, i propri successi e le proprie conquiste. 

In due dei pannelli presenti nell’Arco, vediamo l’imperatore mentre è intento a parlare col suo esercito. Notiamo che Settimio Severo è posto su un piano rialzato e che le proporzioni delle figure non sono precise. Gli studiosi hanno però dimostrato che questa era una spesso una scelta stilistica degli scultori, che avevano la tendenza a realizzare più grandi le figure che avevano più importanza sociale e, di pari passo, più piccoli i personaggi di meno rilievo. 

Al tempo, a Roma giungevano molti artisti, soprattutto provenienti dalle province. Grazie a loro, lo stile mutò: un connubio dello stile classico e del loro. Questo permise la creazione di un’arte più semplice da comprendere e per questo facilmente accessibile anche dal grande pubblico. Vi erano molte novità e sperimentazioni.

L’Arco, nonostante l’influenza degli artisti provenienti dalle province, richiama comunque un gusto classico, nel complesso. Vi è equilibrio fra le figure, ci sono diverse personificazioni e la ricerca del naturalismo. Allo stesso tempo, troviamo elementi originali, come per esempio, nei quattro pannelli. Questi raffigurano scene tratte dalle campagne militari in Oriente, contro i Parti. C’è un parziale abbandono del naturalismo, in favore della sperimentazione e della gestualità.

 

A due passi dall’Arco di Settimio Severo: il Colosseo

Dal Foro Romano è possibile raggiungere a piedi quello che è considerato il più celebre simbolo di Roma a tutti gli effetti: il Colosseo.  

Il Colosseo, o Anfiteatro Flavio, era destinato a giochi che divertivano gli spettatori del tempo. Ma questi spettacoli erano davvero crudeli, ma tutti ne rimanevano affascinati. L’entrata al Colosseo era gratuita, quindi chiunque poteva accedere a questo tipo di intrattenimento. La differenza fra le varie classi sociali però era comunque evidente. Infatti l’assegnazione dei posti non veniva lasciata alla casualità, ma in base al ceto sociale di appartenenza. I giochi prevedevano lotte fra uomini e fiere, lotte fra bestie o vere e proprie gare fra i gladiatori. I gladiatori erano coloro che appunto, combattevano all’interno dell’Anfiteatro, o fra di loro, o contro animali feroci.

 

Un altro celebre arco: l’Arco di Tito

A due passi dal Colosseo si erge un altro importante arco: l’Arco di Tito. Quest’ultimo è un capolavoro indiscusso  dell’arte romana e si tratta del monumento-simbolo dell’epoca flavia. L’Arco di Tito presenta importanti innovazioni in campo artistico-scultoreo, ma anche in quello architettonico-strutturale.
Questo imponente arco venne commissionato dall’imperatore Domiziano, che volle farlo costruire per ricordare suo fratello Tito. In particolare, l’Arco celebra la sua vittoria nella guerra giudaica che è avvenuta nel 70 d.C.

 

Come raggiungere l’Arco di Settimio Severo e il Foro Romano?

L’Arco di Settimio Severo è particolarmente facile da raggiungere a piedi! In una città come Roma, è sconsigliabile prendere la macchina… Nel centro ci sono molte zone ZTL, traffico e difficoltà nel trovare parcheggio. Quello che vi consigliamo è di prendere la metro B e scendere alla fermata “Colosseo”. Vi troverete davanti proprio il simbolo per eccellenza della Città Eterna. Vicino ad esso c’è l’Arco di Tito e tornando sulla strada principale, proseguendo in avanti, fiancheggerete il Foro Romano e vedrete anche l’Arco di Settimio Severo. In generale, per visitare Roma è consigliabile usufruire della metro, che si compone di due linee: la A e la B. La linea che viene considerata “turistica” è la A in quanto questa percorre la maggior parte di attrazioni turistiche romane come: Piazza di Spagna, la Basilica di San Pietro, Piazza Barberini, Piazza del Popolo e altre ancora!

 

E voi avete avuto la fortuna di passeggiare sotto l’Arco di Settimio Severo? Avete visitato il Foro Romano? Fatecelo sapere nei commenti!

Articolo di Teresa Medori

Aggiornato il 21/02/2022 da Teresa Medori

Iscriviti per ricevere news su Roma

Scopri gli eventi su Roma

Entra nella nostra chat telegram

Contattaci per assistenza

[the_ad id=”80262″]